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Richiedenti l'asilo africani: attuate le prime misure

Berna, 11.10.2002. La priorità è accordata al trattamento delle domande di
richiedenti l'asilo provenienti da Stati africani. È altresì data la
priorità all'esecuzione dei rinvii di richiedenti l'asilo condannati o dal
comportamento asociale. A motivo del crescente numero di domande d'asilo di
cittadini provenienti dall'Africa occidentale, la consigliera federale Ruth
Metzler-Arnold ha deciso di adottare un pacchetto di misure incaricando
l'Ufficio federale dei rifugiati (UFR) di applicarlo immediatamente.

Un gruppo di lavoro dell'UFR è stato incaricato di analizzare le cause della
crescente migrazione di cittadini provenienti dall'Africa occidentale e di
proporre strumenti adatti per poter contrastare tale sviluppo. Il relativo
rapporto è reperibile su Internet (www.ufr.admin.ch).

Secondo tale rapporto le domande d'asilo di cittadini africani non
rappresentano un fenomeno nuovo. Da dieci anni, il numero di domande d'asilo
oscilla tra 2'500 e 5'500 all'anno, e questo vale anche per il 2001 (4'700).
Durante i primi mesi del 2002, tuttavia, si è registrato un aumento più
sostenuto, ragion per cui l'UFR ha deciso di trattare tali domande d'asilo
in via prioritaria.

Rinvii accelerati
Su incarico della consigliera federale Ruth Metzler-Arnold, l'UFR introdurrà
immediatamente le misure che permettono di stabilire l'identità, l'età e
l'origine del richiedente l'asilo già durante il soggiorno nel centro di
registrazione. Dall'inizio del mese di agosto del 2002, presso ogni centro
di registrazione si trova una sezione di procedura d'asilo che tratta in via
prioritaria le domande dei cittadini provenienti dall'Angola, dalla
Repubblica Democratica del Congo, dalla Nigeria, dalla Sierra Leone e dalla
Guinea.

Anche la Divisione rimpatrio dell'UFR si adopera per eseguire celermente i
rinvii di cittadini africani condannati o dal comportamento asociale. Se
necessario, tali rinvii sono effettuati mediante voli speciali.
Parallelamente, l'UFR elabora i programmi di aiuto al ritorno verso i
principali Paesi d'origine al fine di promuovere i ritorni volontari. I
primi programmi saranno già applicati nei prossimi mesi.

Per garantire la riammissione da parte dei Paesi d'origine, sono necessari
accordi di riammissione o di transito. Le negoziazioni di tali accordi sono
difficili per cui sarà necessario intensificarle e concluderle il più
rapidamente possibile. Con il Senegal è già stato possibile parafare un
accordo di transito.

Inoltre, l'UFR rafforza insieme all'Ufficio federale di polizia (UFP) la
lotta contro i gruppi criminali che sfruttano a proprio vantaggio i
richiedenti l'asilo africani. Visto che questo fenomeno può essere
contrastato soltanto adottando misure transfrontaliere, le autorità
intensificheranno i loro sforzi per combattere il traffico e la tratta di
esseri umani.

Altre informazioni:
Brigitte Hauser-Süess, Media & comunicazione UFR, 031 325 93 50
Dominique Boillat, Media & comunicazione UFR, 031 325 98 80