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Piccola revisione della legge sulla protezione dei dati

Il Consiglio federale conferma la sua posizione e incarica il DFGP
dell'elaborazione del messaggio

Berna, 30.09.2002. La revisione intende in primo luogo migliorare
l'informazione delle persone di cui sono raccolti dati personali. La maggior
parte delle modifiche proposte in sede di procedura di consultazione è stata
accolta favorevolmente. Alcuni punti invece non hanno trovato l'accordo
delle cerchie consultate: mentre le cerchie economiche hanno soprattutto
respinto l'inasprimento degli obblighi d'informazione, numerosi Cantoni e
associazioni di tutela dei consumatori ne hanno auspicato un ampliamento.
Considerati questi risultati, il Consiglio federale ribadisce
sostanzialmente le sue proposte iniziali. Il DFGP elaborerà presumibilmente
entro la fine di quest'anno il messaggio relativo alla revisione della legge
sulla protezione dei dati.

La revisione della legge sulla protezione dei dati crea per le persone
interessate dalla raccolta e dal trattamento di dati, una maggiore
trasparenza circa l'impiego dei dati. In tale contesto è previsto un obbligo
d'informazione più ampio per ditte e privati che trattano o comunicano dati
a terzi. Se sono raccolti e trattati dati sensibili (ad es. dati concernenti
la salute o l'appartenenza religiosa) si devono osservare determinate
esigenze minime d'informazione; i detentori dei dati devono inoltre
informare in modo attivo. Mentre nel caso di dati non sensibili, occorre
semplicemente rendere riconoscibile alla persona interessata la raccolta dei
dati personali e la finalità del trattamento. È sufficiente se ciò risulta
chiaro dalle circostanze della raccolta dei dati; non è richiesto per ogni
caso un'informazione esplicita. La revisione della legge prevede nel
contempo una procedura che consentirà in modo semplice alle persone
interessate sia di impedire ai detentori di dati di trattare ulteriormente i
loro dati personali sia di imporre loro la rettifica o la cancellazione dei
dati.

La domanda, se si vuole dare la possibilità alle autorità federali di
avviare in futuro trattamenti automatizzati (ad es. nuove banche dati)
durante una fase transitoria in base unicamente a un'ordinanza del Consiglio
federale (e non come è avvenuto finora sulla base di una legge federale) è
stata lasciata in sospeso. Tale punto necessita di ulteriori accertamenti.
Questa proposta di modifica ha suscitato pareri controversi in sede di
consultazione.

La revisione garantisce inoltre un livello minimo di protezione dei dati in
tutta la Svizzera. A tale scopo sono definite esigenze minime che i Cantoni
devono rispettare quando eseguono diritto federale.

Firma del protocollo aggiuntivo
Il Consiglio federale intende infine firmare il protocollo aggiuntivo alla
Convenzione per la protezione delle persone in relazione all'elaborazione
automatica dei dati a carattere personale. Il protocollo aggiuntivo contiene
disposizioni sulle autorità di controllo e la trasmissione transfrontaliera
di dati. La firma del protocollo aggiuntivo è stata accolta favorevolmente
dalla stragrande maggioranza delle cerchie consultate.

Altre informazioni:
Monique Cossali Sauvain, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 322 47 89
Stephan Brunner, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 323 44 56