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Visita in Svizzera di Jonathan Danforth, incaricato speciale del presidente degli Stati Uniti per il negoziato di pace nel Sudan

DIPARTIMENTO FEDERALE
DEGLI AFFARI ESTERI
Berna, 16 luglio 2002

Comunicato stampa

Visita in Svizzera di Jonathan Danforth, incaricato speciale del presidente
degli Stati Uniti per il negoziato di pace nel Sudan

Giovedì prossimo 18 luglio, l'incaricato speciale del presidente degli Stati
Uniti per il negoziato di pace nel Sudan, l'ex senatore del Missouri
Jonathan Danforth, giungerà in Svizzera per una visita di lavoro. È prevista
una serie di incontri a Berna, presso il Dipartimento federale degli affari
esteri, per uno scambio di vedute in merito alla situazione attuale in
Sudan.

La visita in Svizzera dell'incaricato speciale americano si situa nel quadro
del seguito dell'accordo di cessate il fuoco nei monti Nuba (Sudan
centrale), che il Governo della Repubblica del Sudan e l'Esercitá popolare
di liberazione del Sudan (SPLA/Nuba) hanno concluso il 19 gennaio 2002 al
Bürgenstock (NW) grazie alla mediazione congiunta di Svizzera e Stati Uniti
d'America.

In occasione degli incontri a Berna, si proseguirà nell'attuazione dell'
accordo di cessate il fuoco concluso al Bürgenstock (NW) e nelle trattative
in corso dal 17 giugno scorso in Kenya tra le due parti nel conflitto, sotto
l'egida dell'organizzazione regionale IGAD (Intergovernmental Authority on
Development) con il sostegno degli Stati Uniti.

Il negoziato in vista di un cessate il fuoco nella regione dei monti Nuba in
Sudan ha costituito l'elemento principale dell'approccio in quattro punti
elaborato dall'incaricato speciale americano. Gli altri punti prevedono la
cessazione dei bombardamenti della popolazione e delle installazioni civili,
la definizione di periodi e zone di tregua per realizzare campagne di
vaccinazione e la cessazione della tratta di civili (essenzialmente di donne
e bambini) ridotti in schiavitù.

L'accordo di cessate il fuoco prevede non solo una tregua, rinnovabile, di
sei mesi, ma implica parimenti un importante disimpegno militare al fine di
facilitare il ritorno della popolazione, l'invio dell'aiuto d'urgenza, lo
sminamento della regione e la ripresa delle attività agricole e degli
scambi.

Una commissione per la supervisione del cessate il fuoco ("Joint Military
Commission"), che riunisce sotto la presidenza di un generale straniero (ora
norvegese) rappresentanti delle due parti in conflitto e osservatori
internazionali, vigila sull'applicazione dell'accordo.

Gli osservatori internazionali sono messi a disposizione da una serie di
Paesi appartenenti a un gruppo informale di "Paesi amici dei monti Nuba":
durante i primi sei mesi di applicazione dell'accordo, che scadrà il 19
luglio prossimo, hanno fornito osservatori la Norvegia (6), gli Stati Uniti
(5), la Svizzera (4), la Svezia (3), la Francia (3), l'Italia (2), il Regno
Unito (2) e i Paesi Bassi (1).
Benché geograficamente limitato alla sola regione dei monti Nuba, l'accordo
firmato al Bürgenstock ha costituito un doppio precedente di grande
importanza per il seguito dei negoziati in Sudan:
- si tratta del primo accordo formalmente negoziato e concluso tra il
Governo sudanese e l'Esercitá popolare di liberazione del Sudan (SPLA)/
Movimento di liberazione popolare del Sudan (SPLU) dall'inizio della guerra
nel 1983;
- con l'istituzione della Commissione per la supervisione del cessate il
fuoco, il principio di una supervisione internazionale di cessate il fuoco è
ora accettato dai due belligeranti.

A poco meno di sei mesi dalla sua firma, si constata che sul campo l'
applicazione dell'accordo di cessate il fuoco è rispettata. La tregua è
stata accolta in modo favorevole soprattutto dalla popolazione locale. I
combattimenti sui monti Nuba sono cessati. Dopo un periodo difficoltoso, gli
aiuti d'urgenza e l'assistenza internazionale sono sempre meglio garantiti.
Le due parti al conflitto, vale a dire Governo sudanese e SPLA, hanno
formalmente annunciato la decisione di prolungare di un ulteriore periodo di
sei mesi, dal 19 luglio prossimo, il cessate il fuoco.

Una conferenza stampa avrà luogo alle ore 16h00 nella sala dei giornalisti.