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Condanna dell'ultimo attentato suicida di Gerusalemme - Iniziativa del DFAE a favore di un dialogo umanitario in Medio Oriente

DIPARTIMENTO FEDERALE
DEGLI AFFARI ESTERI
Berna, 18 Giugno 2002

Comunicato stampa

Condanna dell'ultimo attentato suicida di Gerusalemme -
Iniziativa del DFAE a favore di un dialogo umanitario in Medio Oriente

Il DFAE condanna in maniera assoluta l'attentato suicida di stamattina a sud
di Gerusalemme che è costato la vita a 18 persone e ne ha ferite 30, tra cui
molti giovani. Il consigliere federale Joseph Deiss, capo del Dipartimento
federale degli affari esteri (DFAE) esprime le proprie condoglianze alle
famiglie delle vittime di questo ultimo attentato terroristico. Attentati
suicidi contro civili violano regole fondamentali umanitarie, come ogni atto
di violenza indifferenziato. La Svizzera si impegna a favore del rispetto
del diritto internazionale umanitario e di una sua maggiore considerazione
negli sforzi volti a portare la pace in Medio Oriente.

Come mostra quest'ultima prova dell'uso della violenza e del terrore contro
civili nel contesto generale mediorientale, il rispetto del diritto
internazionale umanitario rappresenta un primo passo necessario per
interrompere la tragica spirale di violenza. È il mezzo e la base sui quali
ricostruire e fondare un rapporto di fiducia in un processo globale di pace.
La Svizzera si impegna con decisione a favore del rispetto del diritto
internazionale umanitario.

Il capo della Direzione politica del DFAE, l'ambasciatore Blaise Godet, è in
visita nella regione dal 14 giugno. In occasione di contatti bilaterali, in
particolare con i fronti opposti, l'ambasciatore Godet illustra l'impegno
svizzero a favore del diritto internazionale umanitario spiegando le
proposte concrete per una sua migliore applicazione: costruzione di un
dialogo internazionale umanitario, cioè di un dialogo politico incentrato
sul diritto internazionale umanitario, e di un meccanismo di monitoraggio
internazionale. Gli argomenti del dialogo potrebbero essere in primo luogo
la sicurezza e l'accesso di operatori umanitari, la libertà di movimento per
le ambulanze, la violenza contro i civili, nella quale rientrano anche gli
atti di terrore, le punizioni collettive, l'uso inappropriato della
violenza, il trattamento dei prigionieri, la distruzione della proprietà
privata.

L'ambasciatore Godet discuterà oggi di queste questioni con il presidente
Yasser Arafat, e giovedì con il governo israeliano, condannando in
particolare anche l'attentato odierno.

Dopo la decisione del Consiglio federale del 10 aprile 2002, il Dipartimento
federale degli affari esteri ha esaminato con l'UE ed i suoi singoli Stati
membri, con gli USA, con la Russia, con l'ONU e con la Norvegia nonché, in
occasione del viaggio dell'ambasciatore Godet, con l'Arabia Saudita, con l'
Egitto e con la Lega Araba la necessità di un ruolo più incisivo del diritto
internazionale umanitario nel processo di pace in Medio Oriente.

Ancor oggi, l'ambasciatore Godet si recherà in Israele sul luogo dell'
attentato odierno insieme all'ambasciatore Ernst Iten, il rappresentante
della Svizzera in Israele.