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Blocco degli averi in Svizzera di Jean-Claude Duvalier e del suo seguito

Berna, 14 giugno 2002

Communicato stampa

Blocco degli averi in Svizzera di Jean-Claude Duvalier e del suo seguito

Il Consiglio federale ha deciso oggi di bloccare gli averi in Svizzera di
J.-C. Duvalier e del suo seguito e ha incaricato il DFAE di assistere le
parti nella ricerca, in un ambito appropriato, di una via d'uscita che possa
soddisfarle. Questa decisione interviene nel contesto di una probabile
chiusura della procedura di assistenza giudiziaria iniziata nel 1986.

La decisione si fonda sull'articolo 184, paragrafo 3 della Costituzione
federale, in materia di relazioni con l'estero. Secondo questa disposizione,
il Consiglio federale può emanare ordinanze e decisioni "se la tutela degli
interessi del Paese lo richiede. La validità delle ordinanze dev'essere
limitata nel tempo".

Con questa decisione, il Consiglio federale manifesta la sua ferma volontà
di far rispettare l'ordine giuridico svizzero nel suo insieme, d'impedire
che la piazza finanziaria svizzera serva da rifugio al provento di atti
illeciti e di operare, nella misura possibile, affinché gli averi aquisiti
in modo illecito siano restituiti.

Il Consiglio federale ha fatto uso a diverse riprese di questa facoltà
(sulla base dell'articolo 102, cifra 8 della costituzione federale
precedente), in particolare quando ha deciso nel 1986 di bloccare gli averi
dell'ex-Presidente filippino Marcos, e nel 1997 dell'ex-Presidente della
Repubblica dello Zaire Mobutu.

Questo caso è particolarmente complesso. Il suo inizio risale al 4 aprile
1986, allorché Haiti richiese alla Svizzera, tramite rogatoria
internazionale, il blocco e il sequestro degli averi di J.-C. Duvalier e del
suo seguito, e la comunicazione di tutte le informazioni relative a quegli
averi nonché la restituzione degli stessi.

La rogatoria era stata trasmessa per esecuzione a diversi cantoni, nei quali
gli averi di J.-C. Duvalier e del suo seguito - per un valore totale di
circa 7,5 milioni di franchi - erano stati bloccati. La procedura iniziata
nel cantone di Zurigo si è conclusa nel 1999. L'esecuzione della rogatoria è
tuttora pendente nei cantoni di Vaud e Ginevra.

La Svizzera a fatto tutto quanto in suo potere per assistere Haiti.
Tuttavia, la corretta applicazione del diritto penale e delle sue procedure
potrebbe condurre, a breve termine, al rifiuto delle autorità competenti di
entrare nel merito della rogatoria presentata dalle autorità di Haiti.

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