La Svizzera partecipa alla seduta dei Ministri della difesa che si terrà, nell'ambito delle attività del Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico, il 6 e il 7 giugno 2002 a Bruxelles.

3003 Berna, 6 giugno 2002

Informazione per i media

La Svizzera partecipa alla seduta dei Ministri della difesa che si terrà,
nell'ambito delle attività del Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico, il
6 e il 7 giugno 2002 a Bruxelles.

Il 6 e il 7 giugno 2002, a Bruxelles avrà luogo la seduta dei Ministri della
difesa del Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico (EAPC). La Svizzera sarà
rappresentata dall'ambasciatore Philippe Welti, capo della Direzione della
politica di sicurezza del DDPS. I temi centrali trattati nella seduta
primaverile, oltre alla situazione nei Balcani, saranno il futuro del
Partenariato e il suo ruolo nella lotta contro il terrorismo internazionale.

La Svizzera parteciperà alla seduta primaverile dei Ministri della difesa
dell'EAPC che avrà luogo il 6 e il 7 giugno a Bruxelles. La delegazione
svizzera sarà diretta dall'amba­sciatore Philippe Welti, capo della nuova
Direzione della politica di sicurezza del DDPS. A tale scopo gli sarà
conferito il titolo di Segretario di Stato.

L'allargamento ad Est della NATO solleva questioni riguardanti il futuro
ruolo dell'EAPC. In quest'ultima seduta che precede il vertice della NATO e
dell'EAPC previsto a Praga, i Ministri prenderanno in esame le possibilità
di sviluppare ulteriormente l'EAPC e il «Partenariato per la pace» (PfP). Il
secondo tema centrale sarà il ruolo del Partenariato nella lotta contro il
terrorismo internazionale. I Ministri della difesa si esprimeranno in merito
alla situazione nei Balcani e ai piani per la ristrutturazione della Forza
multinazionale di stabilizzazione (SFOR) nonché della Forza multinazionale
per il mantenimento della pace in Kosovo (KFOR).

L'EAPC, la cui istituzione risale al maggio del 1997 e di cui la Svizzera è
entrata a far parte all'atto di fondazione, è un foro consultivo per le
questioni in materia di politica di sicurezza al quale aderiscono 19 Paesi
membri della NATO e 27 Paesi partner. Le sue strutture consentono inoltre di
concretizzare la collaborazione pratica nell'ambito del PfP.

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