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Chi si assume i costi derivanti dai siti contaminati? La legislazione va rivista.

COMUNICATO STAMPA

Chi si assume i costi derivanti dai siti contaminati? La legislazione va
rivista.

La legge sulla protezione dell'ambiente va modificata: è necessario rivedere
l'assunzione dei costi nel settore dei siti contaminati.  Ciò è quanto
emerge dalla procedura di consultazione di un progetto di revisione promosso
da una commissione del Consiglio nazionale. Singole proposte del progetto
sono tuttavia controverse o considerate eccessive. Viene respinta l'
introduzione di una responsabilità solidale limitata a carico di coloro che
hanno causato la contaminazione di un  sito, mentre la maggioranza dei
Cantoni si oppone a cambiamenti che potrebbero generare costi o compiti
aggiuntivi.

Il progetto di modifica della legge sulla protezione dell'ambiente è
incentrato sulle questioni relative all'assunzione dei costi derivanti dal
trattamento di siti contaminati e alle misure che giustificano contributi
federali ai Cantoni. Il progetto si basa sull'iniziativa parlamentare del
Consigliere nazionale Peter Baumberger, che è stata completata dalla
Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'
energia del Consiglio Nazionale (CAPTE-N) e inviato in procedura di
consultazione nell'autunno 2001. L'Ufficio federale dell'ambiente, delle
foreste e del paesaggio (UFAFP) ne ha esaminato i risultati e ha riassunto
le conclusioni tratte in un rapporto destinato alla Commissione.

La valutazione della procedura di consultazione dimostra che la necessità di
procedere alla revisione della legge è quasi unanime. Nessuna delle proposte
di modifica avanzate viene osteggiata da una grande maggioranza si oppone.
Le parti interpellate hanno accolto quasi all'unanimità la proposta di
ampliare, ripartendole sul trattamento globale dei siti contaminati, le
disposizioni vigenti concernenti la distribuzione dei costi di risanamento.
In tal modo si coprirebbero anche i costi generati dalle indagini che non
sfociano in un risanamento del sito. Non solleva opposizioni neanche il
fatto che la Confederazione debba finanziare in parte non solo il
risanamento, bensì anche le indagini e le misure di controllo. Per contro, l
'introduzione di una responsabilità solidale limitata a carico di coloro che
hanno causato la contaminazione di un sito viene respinta, anche se solo di
misura.  Una simile responsabilità implicherebbe ad esempio che un
proprietario fondiario dovrebbe risarcire parte dei costi di risanamento
causati in passato da un altro attore non più in grado di assumerseli.

Le risposte concernenti altri articoli di legge sono invece parzialmente
contraddittorie. I partiti politici e le associazioni economiche
appoggiano, per lo più in modo chiaro, tutti gli altri cambiamenti, mentre i
Cantoni respingono, in parte fermamente, alcune delle nuove prescrizioni. Si
tratta segnatamente dell'ampliamento del principio di causalità applicato
allo smaltimento del materiale di scavo inquinato, e della proposta  di
obbligare nuovamente le autorità a intervenire nei casi evidenti e stabilire
i diritti contrattuali privati di coloro che sono all'origine della
contaminazione, p. es. nel caso di contratti fondiari.

Per concludere, l'iniziativa Baumberger viene accolta con favore dai
partiti, dall'economia e dai due grandi Cantoni di Berna e Zurigo, mentre
viene respinta dagli altri Cantoni. Questi ultimi si esprimono così contro
la parziale assunzione dei costi delle indagini nel caso di siti iscritti in
un primo momento nel catasto dei siti inquinati, ma che poi, contro ogni
aspettativa,  risultano non contaminati. Infine, una serie di Cantoni chiede
aggiunte, in particolare una soluzione globale concernenti i contributi
federali per il risanamento di impianti di tiro.

Sulla base dei risultati emersi dalla procedura di consultazione, la
Sottocommissione Siti contaminati della CAPTE-N procederà ora all'esame di
ogni singolo punto del progetto di revisione. La Commissione plenaria
sottoporrà poi  detto progetto al Consiglio nazionale.

Berna, 24 maggio 2002

ATEC         Dipartimento federale dell'Ambiente,
dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni
Servizio stampa

Informazioni:

Pierre Jeanneret, segretario Commissione dell'ambiente, della pianificazione
del territorio e dell'energia CAPTE, tel. 031 322 97 34

Sul sito Internet del Parlamento è possibile consultare il progetto di legge
e il rapporto esplicativo:
http://www.parlament.ch/poly/Framesets/f/Frame-f.htm