Il Consiglio federale
si è espresso oggi sullo stato dei nuovi negoziati bilaterali con l'UE e ha
fissato i mandati relativi all’iter ulteriore, senza però entrare nel merito
degli stessi.
Tenuto conto di
quanto offerto sostanzialmente dalla Svizzera il Consiglio federale si è detto
deluso che i negoziati vertenti sulla conclusione di un accordo volto a
contrastare le frodi si siano arenati. Stando così le cose, il Consiglio
federale ritiene importante disporre di una visione d’assieme politica
sull’andamento dei negoziati per poi valutare a fondo la
situazione.
Nella discussione, il
Consiglio federale ha ribadito la sua ferma volontà di portare a termine con
successo il secondo ciclo di negoziati bilaterali con l’Unione europea. Il
presupposto è tuttavia che si giunga a un risultato complessivamente
equilibrato.
Il Consiglio federale
ha sempre sottolineato che il segreto bancario svizzero non è negoziabile. Le
attività criminali non sono però protette dal segreto bancario. Occorre trovare
una forma adeguata di assistenza giudiziaria che tenga conto sia del segreto
bancario sia delle esigenze della collaborazione
internazionale.
La Svizzera è
disposta a intavolare negoziati sull’imposizione fiscale degli interessi già il
prossimo 8 maggio, sempre che l’UE abbia nel frattempo conferito i mandati
decisi dalla Commissione e che per il dossier Gioventù e istruzione sia data
quanto meno un’assicurazione scritta e vincolante secondo cui questo mandato
sarà trattato entro un determinato termine.
Berna, 24 aprile
2002