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L'ATEC intende continuare a garantire il servizio pubblico della Posta

COMUNICATO STAMPA

L'ATEC intende continuare a garantire il servizio pubblico della Posta

Come si potrà continuare a garantire in futuro il servizio universale della
Posta? Il Consiglio federale deciderà in merito nel mese di maggio e
sottoporrà al Parlamento il rapporto "Visione d'insieme dello sviluppo
futuro del settore postale". Il documento è attualmente in preparazione
all'ATEC.

La Segreteria generale dell'ATEC sta conducendo una consultazione interna
degli Uffici in relazione alle possibilità di garanzia di un servizio
universale di qualità su tutto il territorio del Paese.

Il Consiglio federale esaminerà la visione d'insieme nel mese di maggio e la
trasmetterà al Parlamento, che se ne occuperà probabilmente il prossimo
autunno/inverno. Oltre al rapporto, sarà proposta anche una
ricapitalizzazione dell'azienda. Sarà presentato inoltre il parere del
Consiglio federale in merito all'iniziativa parlamentare della Commissione
trasporti e telecomunicazioni del Consiglio nazionale concernente la rete di
uffici postali.

Un servizio universale di qualità continua ad essere garantito su tutto il
territorio

La politica del Consiglio federale è quella di garantire un servizio
universale di alta qualità su tutto il territorio del Paese e a prezzi
convenienti, anche in un contesto europeo in mutamento.

Bilancio intermedio positivo della riforma postale del 1998

Innanzitutto il rapporto stila un bilancio positivo della riforma postale
del 1998, che nel complesso ha dato buoni risultati. La qualità dei servizi
è stata buona, i relativi prezzi contenuti, anche nel confronto
internazionale, l'accesso ai servizi eccellente rispetto agli altri Paesi.
Più dell'80% della popolazione svizzera può raggiungere un ufficio postale
in meno di dieci minuti. Il servizio universale dovrà essere garantito anche
in futuro, senza restrizioni.

Disposizioni legali sulla rete di uffici postali

Il rapporto propone delle disposizioni di legge sulla rete di uffici
postali, riconoscendo che il forte interesse pubblico per la rete di uffici
postali giustifica una direzione politica. Il Parlamento deve includere
nella legge sulle poste il principio secondo il quale la Posta deve gestire
una rete di uffici postali operante su tutto il territorio nazionale. Il
Consiglio federale disciplinerà i dettagli nell'ordinanza. Un'altra proposta
riguarda lo svolgimento di sondaggi annuali indipendenti sulla soddisfazione
dei clienti in merito agli uffici postali. Gli esiti dei sondaggi saranno
resi noti.

Cautela nella liberalizzazione del mercato

La visione d'insieme fa riferimento ai contenuti del rapporto sulla
consultazione relativa al pacchetto complessivo Posta/Swisscom del gennaio
2001. Già in questo rapporto, il Consiglio federale aveva espresso le sue
prime osservazioni su un'ulteriore liberalizzazione del mercato, proponendo
innanzitutto quella del mercato dei pacchi. A proposito del finanziamento,
già allora era stata precisata la priorità data all'ottimizzazione dei costi
della Posta e alla creazione di nuovi settori di attività dell'azienda.
Queste intenzioni sono state accolte favorevolmente nell'ambito della
consultazione Posta/Swisscom. Parere positivo ha suscitato soprattutto
l'idea di procedere ad una liberalizzazione graduale, più cauta cauta e
moderata rispetto a quella in atto in Europa.

Nel rapporto relativo alla visione d'insieme sono concretizzate le proposte
del Consiglio federale. In una prima fase, prevista per la metà di maggio
2003, viene proposta la liberalizzazione del mercato dei pacchi. Si discute
inoltre di un'ulteriore liberalizzazione per i 100 grammi a partire dal
2006: sono interessate da questa proposta, ad esempio, le lettere maxi. Il
90% del mercato delle lettere sarà comunque sempre soggetto al monopolio. In
confronto ad altri Paesi, la Svizzera continua quindi a mantenere un grosso
monopolio nel settore. Attualmente, il limite vigente nell'Unione europea è
di 350 grammi. Sempre nell'UE questo limite scenderà a 100 grammi nel 2003 e
a 50 grammi nel 2006. Il mercato dei pacchi è invece già stato liberalizzato
da anni.

Un finanziamento e un servizio universale sicuri

Anche in futuro sono garantite le seguenti possibilità di finanziamento per
il servizio universale:

? monopolio;
?
? ottimizzazione dei costi e nuovi settori di attività della Posta.
?
A metà del 2003 saranno introdotte le disposizioni di ordinanza per
l'introduzione di un obbligo di concessione per fornitori privati di
determinati servizi postali. I principi relativi ad un sistema di
concessioni soggette a tasse sono definiti nella legge attuale. Secondo
quanto previsto, i servizi pacchi privati dovranno richiedere una
concessione, quando esisteranno le basi legali necessarie per la riscossione
di una tassa sul fatturato dei fornitori privati. La tassa può essere
introdotta, se la Posta non riesce più a coprire le spese del servizio
universale.

Se queste possibilità di finanziamento dovessero rivelarsi insufficienti,
potrebbero essere versate delle indennità a favore del servizio universale.

Berna 14 aprile 2002

ATEC  Dipartimento federale dell'Ambiente,         dei Trasporti,
dell'Energia e delle Comunicazioni
Servizio stampa
Informazioni: Claudine Godat Saladin, portavoce ATEC, tel. 079/408 69 04