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Il Consiglio federale prende atto del rapporto "Estremismo di destra"

 

Berna, 27.03. 2002. Il Consiglio federale ha preso atto mercoledì del rapporto del gruppo di lavoro interdipartimentale relativo alla lotta contro l'estremismo di destra e ha incaricato il DFGP di sottoporgli delle proposte sull'ulteriore modo di procedere. Nel rapporto sono state proposte diverse misure nell'ambito della prevenzione di polizia e della repressione nonché della ricerca, della sensibilizzazione e della formazione.

Nell'ottobre 2000, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), di coordinare le misure contro l'estremismo di destra e di informarlo sulla loro efficacia. Questo compito è stato assegnato a un gruppo di lavoro interdipartimentale condotto dall'Ufficio federale di polizia (UFP), assieme a rappresentanti del DFGP, del Dipartimento federale dell'interno (DFI) e del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Il gruppo di lavoro era diretto da Urs von Daeniken, capo del Servizio di analisi e prevenzione nell'UFP. I risultati sono riassunti nel rapporto "Coordinamento e attuazione dei provvedimenti nell'ambito dell'estremismo di destra". Conoscenze supplementari si evincono dal rapporto "Ausstiegshilfen für Extremistinnen und Extremisten auf der Rechten – Möglichkeiten und Potenziale für die Schweiz" (ndt.: "Reinserimento di estremisti di destra, possibilità e potenziale per la Svizzera"), che è stato redatto su incarico del gruppo di lavoro dal Forum svizzero per lo studio delle migrazioni. In questo rapporto complementare in questione, gli esperti tra l'altro sconsigliano per l'estremismo di destra il modello di reinserimento condotto a livello nazionale, mentre raccomandano la redazione di un manuale per gli organi responsabili dei modelli di reinserimento nei Comuni e nei Cantoni.

 

Confisca di materiale propagandistico

Il gruppo di lavoro sostiene nel suo rapporto alcune raccomandazioni: il sequestro e la confisca della propaganda razzista o che incita alla violenza devono essere disciplinati nella legge federale sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna (LMSI). Inoltre si dovrebbero estendere le competenze della Confederazione nell'ambito delle misure preventive, in modo tale da poter perseguire oltre al terrorismo e all'estremismo violento anche l'estremismo orientato alla violenza, permettendo in tal modo la loro tempestiva individuazione.

Perseguire la simbologia e le associazioni razziste

Il gruppo di lavoro propone di integrare nel Codice penale una nuova fattispecie penale. In questo modo si potrebbe perseguire l'impiego di emblemi razzisti come la croce uncinata e la costituzione di associazioni razziste. Inoltre nella legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni dovrebbero essere annoverati anche quei reati che sono suscettibili di essere posti sotto sorveglianza.

Promuovere il lavoro di sensibilizzazione e continuare la ricerca

Il gruppo di lavoro raccomanda di potenziare il lavoro di sensibilizzazione della Commissione federale contro il razzismo nei Cantoni e nei Comuni. Appoggia gli sforzi per la costituzione di una rete a livello nazionale di consultori per le vittime delle discriminazioni a sfondo razziale.

Il gruppo di lavoro consiglia inoltre di promuovere le ricerche come il Programma nazionale di ricerca per l'"estremismo di destra" (PNR40). La ricerca elabora basi importanti per le misure preventive a lungo termine.

Il Consiglio federale, prendendo atto del rapporto, ha incaricato il DFGP di esaminare le raccomandazioni del gruppo di lavoro e di mettere le modifiche di legge proposte in relazione con il contesto generale degli altri progetti legislativi esistenti nell'ambito della sicurezza interna e di sottoporgli una proposta sull'ulteriore modo di procedere.

Altre informazioni: Jürg Bühler, Ufficio federale di polizia, tel. 031 322 36 07