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1'440 milioni di franchi nel Fondo per lo smaltimento delle scorie radioattive prodotte dalle centrali nucleari

COMUNICATO STAMPA

1'440 milioni di franchi nel Fondo per lo smaltimento delle scorie
radioattive prodotte dalle centrali nucleari

Il Fondo per lo smaltimento delle scorie radioattive prodotte dalle centrali
nucleari, istituito dal Consiglio federale, ha beneficiato dei primi
contributi. L'anno scorso infatti gli esercenti di centrali nucleari hanno
versato al Fondo 1'440 milioni di franchi. Il Fondo per lo smaltimento si
prefigge di coprire i costi di smaltimento delle scorie radioattive e degli
elementi combustibili usati dopo la messa fuori servizio delle centrali
nucleari svizzere.

Con l'ordinanza del Consiglio federale del 6 marzo 2000, è stato creato il
Fondo per lo smaltimento delle scorie radioattive prodotte dalle centrali
nucleari. Il Fondo copre i costi esistenti di smaltimento delle scorie
radioattive e degli elementi combustili usati dopo la messa fuori servizio
delle centrali nucleari. Negli anni 2000 e 2001, la commissione
amministrativa del Fondo ha stabilito la sua organizzazione ed elaborato le
direttive d'investimento. Inoltre, è stato istituito un deposito centrale e
sono stati impegnati dieci amministratori patrimoniali. Dell'istituzione
della Commissione è stata incaricata l'organizzazione economica ATAG SA con
sede a Berna.

Nel 2001 si sono dovuti versare per la prima volta i contributi al Fondo. Le
quattro società esercenti di centrali nucleari hanno portato nel Fondo un
totale di 1'440 milioni di franchi. Nel 2002 vi confluiranno circa 180
milioni di franchi. Secondo l'ordinanza, oltre ai contributi ordinari, entro
cinque anni gli esercenti devono versare al Fondo i contributi che avrebbero
dovuto pagare se il Fondo fosse esistito sin dall'inizio dell'esercizio
delle loro centrali (fa eccezione la centrale di Leibstadt fino al 2009).

L'ammontare dei contributi è determinato dai presumibili costi di
smaltimento. Per far fronte a questi costi, secondo gli esercenti, sono
necessari grosso modo 13 miliardi di franchi (base di calcolo 31.12.1998). I
mezzi finanziari per la copertura dei costi di smaltimento devono essere
creati e accantonati a tappe successive dalle singole società esercenti.
Circa un terzo dei costi si accumula prima della fine dell'esercizio e viene
pagato dagli esercenti mediante iscrizione in conto corrente oppure con
l'utilizzo di riserve. I contributi già versati alla fine del 2000
ammontavano all'incirca a 3,4 miliardi di franchi. Al momento, si stanno
aggiornando i costi di smaltimento che verranno poi esaminati dalla
Divisione principale per la sicurezza degli impianti nucleari (DSN).

Oltre al Fondo per lo smaltimento, dal 1984 è in vigore il Fondo per lo
spegnimento di impianti nucleari. Quest'ultimo serve a coprire i costi per
lo spegnimento e lo smantellamento di impianti nucleari, così come per la
gestione delle scorie prodotte durante queste operazioni. Questi costi si
aggirano attorno a 1,5 miliardi di franchi (base di calcolo 31.12.1998).
Alla fine del 2000 il capitale accumulato era di 940 milioni di franchi. Al
momento, anche per i costi di spegnimento, è in fase di elaborazione il
nuovo calcolo.

Berna, 14 febbraio 2002

ATEC Dipartimento federale dell'Ambiente, dei Trasporti, dell'Energia e
delle Comunicazioni
Servizio stampa