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Progetto di legge sulla lotta contro il lavoro nero

COMMUNIQUE DE PRESSE / Berna, le 16.1.2002

Progetto di legge sulla lotta contro il lavoro nero

Convinto della necessità di migliorare e armonizzare gli strumenti di
lotta contro il lavoro nero, il Consiglio federale ha trasmesso alle
Camere federali un progetto di legge che, mediante varie misure,
intende diminuire l'attrattiva del lavoro nero, in particolare
rafforzando i controlli e inasprendo le sanzioni.

Il lavoro nero è un fenomeno grave e dannoso. Esso è infatti
all'origine di numerosi problemi: minaccia per la protezione dei
lavoratori, distorsione della concorrenza in seno alle branche
economiche, perdite di entrate per l'amministrazione fiscale e le
assicurazione sociali, ecc.
Importanti lavori preparatori condotti sia presso i Cantoni che presso
diversi attori economici dimostrano che, dal profilo materiale, gli
strumenti legislativi intesi a vietare il lavoro nero esistono e sono
sufficienti, ma l'esecuzione pone invece dei problemi. In effetti, la
nozione di lavoro nero comprende situazioni disparate (quali l'impiego
clandestino di lavoratori stranieri, la non dichiarazione di attività
lucrative al fisco o la mancata dichiarazione di lavoratori alle
assicurazioni sociali) alle quali corrispondono una pluralità di leggi
e di autorità d'esecuzione. Ne consegue che ogni autorità procede a
controlli secondo una sistematica propria e senza alcun coordinamento
con le altre autorità. Inoltre, ognuna di esse vigila solo
sull'applicazione della «propria» legislazione. Il risultato di questa
situazione è una dispersione di forze e l'assenza di una visione
d'insieme della portata del fenomeno.
Allo scopo di colmare queste lacune, il progetto prevede le seguenti
quattro categorie di provvedimenti:
agevolazioni amministrative nel quadro delle assicurazioni sociali per
facilitare la procedura di dichiarazione di attività economiche di
portata limitata (servizi prestati nelle economie domestiche, attività
saltuarie o molto limitate);
obbligo per i Cantoni di designare un servizio cantonale o una
commissione di controllo con competenze allargate e possibilità per le
parti sociali di partecipare all'applicazione degli strumenti che sono
stati predisposti;
messa in rete dei dati amministrativi e obbligo di comunicare i
risultati dei controlli dei datori di lavoro;
inasprimento delle sanzioni nel settore del diritto degli stranieri e
delle assicurazioni sociali nonché introduzione di una nuova sanzione
che consiste nella possibilità di esclusione dalle procedure di
aggiudicazione degli appalti pubblici.
In un secondo tempo il progetto sarà completato con una campagna
d'informazione, allo scopo di sensibilizzare gli attori economici
coinvolti.

Informazioni:
Daniel Veuve, seco, Direzione del lavoro, Servizio giuridico, tel. 031
322 29 31