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Legge sulla cittadinanza: urge agevolare la naturalizzazione per i giovani stranieri

 

Il Consiglio federale ha approvato mercoledì il messaggio relativo alla naturalizzazione agevolata per giovani stranieri e alla revisione della legge sulla cittadinanza. Nel contempo si è pronunciato in merito all'Iniziativa parlamentare della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale che chiede di anticipare il trattamento del diritto di ricorso contro le decisioni di naturalizzazione discriminatorie.

 

Cambiamenti previsti dalla revisione

  • Naturalizzazione agevolata per persone straniere della seconda e terza generazione

I giovani stranieri della seconda generazione cresciuti in Svizzera, che hanno effettuato almeno cinque anni della scuola dell'obbligo nel nostro Paese, che da allora vi risiedono e che, come almeno un genitore, sono al beneficio di un permesso di dimora durevole, potranno essere naturalizzati in via agevolata. I richiedenti devono risiedere per almeno due anni nel relativo Comune e la domanda deve essere inoltrata tra il quindicesimo e il ventiquattresimo anno d'età. La competenza resterà ai Cantoni, ma la naturalizzazione dovrà avvenire secondo questi criteri unitari di diritto federale.

Il figlio di genitori stranieri nato in Svizzera e appartenente alla terza generazione, otterrà la cittadinanza svizzera alla nascita, purché un genitore abbia frequentato almeno cinque anni della scuola dell'obbligo nel nostro Paese e, alla nascita del figlio, disponga da almeno cinque anni di un permesso di dimora o di domicilio.

 

  • Termine di residenza più corto

Il termine di residenza di dodici anni per la naturalizzazione ordinaria è assai elevato al confronto internazionale. Esso va pertanto abbassato a otto anni. Il termine di residenza cantonale e comunale non deve inoltre superare i tre anni.

 

  • Semplificazioni procedurali

La Confederazione è coinvolta nel processo di naturalizzazione in procedura ordinaria. Secondo il diritto vigente essa concede un'approvazione federale di naturalizzazione prima della naturalizzazione definitiva nel Cantone e nel Comune. Si tratta di una procedura pesante e che comporta inutili doppioni. In avvenire la Confederazione si limiterà pertanto a esercitare un semplice diritto di approvazione.

Ciò le consentirà di continuare a svolgere la sua funzione di sorveglianza e impedire che siano naturalizzate persone che non osservano l'ordine giuridico svizzero o che minacciano la sicurezza interna o esterna della Svizzera.

 

  • Tasse di naturalizzazione ragionevoli

Secondo il diritto attuale, Cantoni e Comuni sono del tutto liberi nel fissare l'ammontare delle tasse di naturalizzazione. In certi casi esse si elevano fino a più salari mensili, rischiando di indurre persone che pur adempiono le pertinenti condizioni a rinunciare alla naturalizzazione per sole ragioni di ordine finanziario. In avvenire sarà posto rimedio a tale situazione in quanto potranno essere prelevate tasse volte alla sola copertura delle spese procedurali.

  • Introduzione di un diritto di ricorso

La regolamentazione vigente a livello federale in materia di naturalizzazione consente ai Comuni e ai Cantoni di negare la naturalizzazione in ogni momento e senza indicarne i motivi, anche se il richiedente è perfettamente integrato nel nostro Paese e gode di una reputazione irreprensibile. Dal punto di vista dello Stato di diritto, tale fatto è preoccupante ed è valso di recente parecchie critiche al nostro sistema di naturalizzazione. Si vuole pertanto introdurre un diritto di ricorso contro le decisioni di naturalizzazione negative, a condizione tuttavia che si tratti di decisioni arbitrarie o discriminatorie. Tale è il caso, ad esempio, per le decisioni motivate della sola appartenenza del richiedente a un determinato Paese o gruppo etnico.

  • Ulteriori modifiche della legge sulla cittadinanza

In avvenire, i figli di padre svizzero non coniugato con la madre otterranno la cittadinanza svizzera alla nascita nel nostro Paese. I fanciulli apolidi potranno essere naturalizzati in via agevolata dopo cinque anni di dimora in Svizzera. La disparità di trattamento prevista dalla legge attuale per le svizzere che hanno ottenuto la cittadinanza prima del 1992 automaticamente per matrimonio e le svizzere che l'hanno ottenuta per naturalizzazione, discendenza o adozione, appare oggigiorno priva di senso e sarà pertanto soppressa.

Gli agevolamenti per la naturalizzazione delle persone straniere della seconda e terza generazione e la sostituzione dell'autorizzazione federale di naturalizzazione mediante un semplice diritto di approvazione della Confederazione necessitano obbligatoriamente una modifica costituzionale. A tal fine occorre il voto favorevole della maggioranza del popolo e dei Cantoni. Il messaggio precitato verte inoltre sulle modifiche di legge previste in seguito alla modifica costituzionale.

Iniziativa parlamentare

L'iniziativa parlamentare della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale chiede che il diritto di ricorso sia anticipato, così da poter essere trattato prima degli altri punti di revisione contenuti nel messaggio sulla cittadinanza. Il Parlamento tratterà presumibilmente la revisione della regolamentazione in materia di cittadinanza assai rapidamente. Questa modifica necessita di una revisione della legge sulla cittadinanza. Il Consiglio federale lascia che sia il Parlamento a decidere se trattare separatamente questo punto della revisione.

Berna, 21 novembre 2001

Altre informazioni:

Roland Schärer, Ufficio federale degli stranieri , tel. 031 / 322 42 84

Daniel Babey, Ufficio federale degli stranieri , tel. 031 / 322 43 49

Christoph Müller-Tragin, Ufficio federale degli stranieri , tel. 031 / 325 90 32