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Case da gioco: il Consiglio federale ha deciso l'assegnazione delle concessioni

Il Consiglio federale ha oggi respinto altre 20 domande. È intenzionato ad assegnare in totale 22 concessioni per case da gioco

Ieri, mercoledì, il Consiglio federale, tenendo conto delle raccomandazioni della Commissione federale delle case da gioco (CFCG), ha preso la decisione di principio di assegnare una concessione per casa da gioco a 21 progetti. Si tratta segnatamente dei progetti seguenti:

Concessione A:

(7)

Baden, Basilea/Aeroporto, Berna, Lugano, Lucerna, Montreux e

San Gallo.

 

Concessione B:

(14)

Arosa, Bad Ragaz, Crans, Courrendlin, Davos, Friburgo/Granges-Paccot, Interlaken, Mendrisio, Meyrin, Muralto, Pfäffikon, Sciaffusa,

San Moritz e Zermatt.

Il Consiglio federale ha pertanto respinto le altre 20 domande ancora in lizza.

Il Consiglio federale è cosciente che le sue attuali scelte lasciano una regione senza concessione, segnatamente l'area Uri / Nidvaldo / Obvaldo. È pertanto disposto a prendere in considerazione un'ulteriore concessione B per questa regione. I potenziali interessati hanno tempo fino al 30 giugno 2002 per presentare le relative domande.

Insieme ai 21 progetti già approvati, si avrebbero così le 22 concessioni che il Consiglio federale intende assegnare in questa prima fase.

Con 22 case da gioco la Svizzera vanta una densità di casinò fra le più alte al mondo. In considerazione di questo fatto, il Consiglio federale ha deciso di non aumentare il numero delle case da gioco che nelle sue linee direttive del 1999 aveva fissato a 20-25 al massimo.

Il Consiglio federale reputa necessaria una limitazione del numero delle case da gioco al fine di garantire loro una certa redditività. La legge sulle case da gioco pone infatti la redditività come una condizione speciale della concessione. Impone inoltre alle case da gioco tutta una serie di obblighi che in parte esigono grande disponibilità di mezzi. Di qui la necessità di garantire alle case da gioco un determinato bacino d'utenza che permetta un guadagno sufficiente per adempire i loro obblighi legali.

In seguito alla limitazione del numero delle case da gioco, il Consiglio federale ha infatti dovuto respingere tutta una serie di domande che di per sé avrebbero soddisfatto le condizioni per l'ottenimento della concessione.

Per arrivare alle sue scelte, il Consiglio federale, oltre ai principali criteri per la concessione come redditività, mezzi finanziari propri, provenienza di tali mezzi, buona reputazione, know how, offerta di giochi, concezione di sicurezza, concezione sociale, applicazione delle disposizioni contro il riciclaggio di denaro e interesse economico per la regione, ha valutato anche altri aspetti come la concorrenza diretta, la ripartizione sul territorio nazionale e il promovimento del turismo.

Dopo aver preso le decisioni di cui sopra, il Consiglio federale ritiene ora importante dare al mercato svizzero delle case da gioco il tempo necessario per assestarsi. Di conseguenza non considera opportuna, a breve termine, l'apertura di una seconda tornata di concessioni. Propone, durante un certo periodo, di osservare l'andamento del mercato e acquisire esperienze. Al più presto fra cinque anni, il Consiglio federale farà il punto della situazione ed esaminerà l'opportunità di procedere a una seconda tornata di concessioni.

Una concessione può essere assegnata definitivamente soltanto se il Cantone e il Comune di ubicazione l'approvano. Come prossimo passo, il Consiglio federale ha quindi incaricato la CFCG di raccogliere i pareri dei Cantoni e dei Comuni di ubicazione dei 21 progetti per i quali ha dato l'approvazione di principio ieri mercoledì.

La decisione di principio sulle concessioni delle case da gioco è dunque stata presa. Spetta ora ai richiedenti, cui è stata prospettata la speranza di una concessione, intraprendere i necessari passi per realizzare il loro progetto. Nel frattempo il Consi-glio federale ha incaricato la CFCG di preparare gli atti di concessione.

Poiché i vari progetti di casa da gioco si trovano in stadi di realizzazione diversi, i singoli casinò apriranno il loro esercizio in tempi diversi.

I kursaal che beneficiano di una concessione B provvisoria e la cui domanda è stata ora respinta devono cessare la loro attività entro il 31 marzo 2002. In casi motivati e su richiesta, la CFCG può prolungare tale termine fino al 30 giugno 2002 al massimo.

 

Berna, 25 ottobre 2001

Altre informazioni:

Benno Schneider, presidente CFCG, 079 / 475 60 20;

Yves Rossier, capo del segretariato CFCG, 031 / 322 46 40