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Partenariato per la pace/Rapporto sull'attività della Svizzera nel Consiglio di Partenariato euro-atlantico e nel Partenariato per la pace nell'anno 2000

3003 Berna, 24 ottobre 2001

Informazione per i media

Partenariato per la pace

Rapporto sull'attività della Svizzera nel Consiglio di Partenariato
euro-atlantico e nel Partenariato per la pace nell'anno 2000

 Il bilancio relativo alle attività nell'anno appena trascorso è positivo.
Il Partenariato per la pace (PfP) e il Consiglio di Partenariato
euro-atlantico (EAPC) stanno diventando sempre di più strumenti essenziali
negli sforzi internazionali per assicurare la pace e la stabilità in Europa.

Per quanto riguarda la partecipazione svizzera nel Partenariato per la pace,
l'anno 2000 è stato un anno di sviluppo mirato. Le esperienze senz'altro
positive dell'anno precedente hanno trovato conferma. Il rapporto giunge
alla conclusione che gli obiettivi chiari e realistici per i singoli settori
di cooperazione si sono dimostrati validi.

In Europa, il Consiglio di Partenariato euro-atlantico e il Partenariato per
la pace hanno acquistato ulteriore importanza nell'ambito della politica di
sicurezza. Essi consentono alla Svizzera di rappresentare i suoi interessi e
le sue posizioni nei confronti della NATO e degli altri Stati partner e, in
ambiti scelti, di cooperare sempre più strettamente con loro.

I contatti regolari, tra i quali figurano anche vertici a livello di
ministri degli esteri e della difesa, sono continuati. Accanto a temi d'
attualità in materia di politica di sicurezza, è stato segnatamente discusso
l'ulteriore rafforzamento del Partenariato.

Le priorità della partecipazione svizzera nell'ambito del Programma di
Partenariato individuale si situavano, come finora, nei settori seguenti:
istruzione in materia di politica di sicurezza, controllo democratico delle
Forze armate, rafforzamento del diritto internazionale umanitario, servizio
sanitario, di ricerca e di salvataggio, controllo degli armamenti e disarmo
nonché miglioramento della capacità dell'esercito di partecipare a
operazioni internazionali di mantenimento della pace e umanitarie su mandato
dell'ONU e/o dell'OSCE. Il contributo della Svizzera al mantenimento della
pace internazionale è diventato più visibile e incontra ampi riconoscimenti
a livello internazionale. Ciò è particolarmente evidente nel caso della
partecipazione svizzera nell'ambito della KFOR (SWISSCOY).

Il rapporto giunge alla conclusione che i nostri obiettivi per i singoli
settori di cooperazione si sono dimostrati validi e che il quadro
finanziario prescritto dal Consiglio federale ha potuto essere rispettato.
Nel 2000, la Svizzera ha offerto ai propri partner complessivamente 27
attività di partecipazione ed essa stessa ha partecipato a circa 250
attività di Stati
partner.

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