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Definiti gli elementi fondamentali di un moderno strumento di politica di sicurezza

3003 Berna, 24 ottobre 2001

Informazione per i media

Definiti gli elementi fondamentali di un moderno strumento di politica di
sicurezza

Con la sua decisione in merito alla legge militare, il Consiglio federale ha
definito l'esercito come uno strumento moderno, modulare e flessibile della
politica di sicurezza. La difesa resta la competenza fondamentale dell'
esercito, in grado inoltre di prestare impieghi sussidiari di sicurezza e
impieghi militari d'aiuto in caso di catastrofe, componenti essenziali di
una moderna architettura di sicurezza - non da ultimo in considerazione
degli eventi dello scorso 11 settembre. Con i contributi al sostegno
internazionale alla pace l'esercito concretizza il principio della
"Sicurezza attraverso la cooperazione" anche nei confronti della comunità
internazionale.

Esercito XXI in breve

Il nuovo esercito consiste dello Stato maggiore generale, delle Forze
terrestri e delle Forze aeree. Gli elementi modulari fondamentali delle
Forze terrestri sono i battaglioni e i gruppi, con i quali (compresa la
riserva) sarà possibile costituire quattro brigate di fanteria, due brigate
di fanteria di montagna, due brigate blindate, una brigata logistica e
quattro regioni territoriali. Le Forze aeree dispongono di numerose
squadriglie di velivoli da combattimento, elicotteri e velivoli da
trasporto, di formazioni d'aerodromo e di gruppi di difesa contraerea.

Con 120'000 militari nell'esercito attivo, 20'000 reclute e una riserva di
80'000 persone soggette all'obbligo di prestare servizio militare, Esercito
XXI disporrà di un effettivo nettamente inferiore a quello dell'esercito
attuale (effettivo regolamentare: 350'000; effettivo reale: ca. 524'000).
Questo ridimensionamento è una conseguenza del mutato contesto e dell'
evoluzione della tecnica militare. Esso consentirà di ridurre la durata dell
'obbligo di prestare servizio per i militari di milizia. Affinché l'esercito
non ne risulti indebolito, le risorse rese disponibili grazie all'effettivo
inferiore saranno impiegate per la modernizzazione e il miglioramento dell'
istruzione, dell' equipaggiamento e dell'armamento.

La realizzazione di Esercito XXI non equivale a un programma di risparmio.
Le misure inerenti al progetto "Difesa XXI", appena avviato, dovranno
tuttavia essere realizzate con coerenza affinché sia garantita la prevista
modernizzazione. Ciò comporta, oltre a ulteriori misure volte all'incremento
dell'efficienza, una riduzione socialmente compatibile del personale dell'
amministrazione. Il supporto a un esercito di dimensioni ridotte dovrà
essere garantito da un'amministrazione anch'essa ridimensionata e
ottimizzata.
Esercito XXI resta un esercito di milizia. In caso di idoneità e di
disponibilità adeguate, per principio i quadri di milizia comandano le
formazioni fino al livello di battaglione/gruppo e possono anche assumere a
tempo parziale la funzione di comandante di brigata.

Come finora, la scuola reclute sarà assolta all'età di 20 anni, ma durerà 21
settimane. Anche se non è stata introdotta la scuola reclute di 24
settimane, come auspicato in origine, 21 settimane consentiranno comunque di
migliorare l'istruzione. La rinuncia a tre settimane supplementari comporta
tagli incisivi nell'ambito dell'istruzione di reparto, tagli che devono
tuttavia essere accettati in considerazione della situazione di partenza a
livello politico.

Dopo la scuola reclute, i soldati prestano sei corsi di ripetizione annuali
di 19 giorni e sono successivamente incorporati per quattro anni nella
riserva. Con la concentrazione negli anni giovanili dei giorni di servizio
da prestare si soddisfa un'istanza fondamentale dell'economia e si facilita
l'armonizzazione delle esigenze dell'attività professionale, della famiglia
e dell'esercito.

Una parte delle persone soggette all'obbligo di prestare servizio militare
avrà la possibilità di effettuare l'intero servizio militare in un unico
periodo di 300 giorni. Grazie alla disponibilità sull'intero arco dell'anno
di tali militari, detti «militari in ferma continuata», l'esercito sarà in
grado di effettuare impieghi sussidiari con rapidità e anche per lunghi
periodi. Questo complemento al sistema di milizia non mette fondamentalmente
in discussione il sistema tradizionale con una scuola reclute e dei corsi di
ripetizione. Inoltre la ferma continuata sarà accessibile unicamente su base
volontaria.

Esercito XXI rinuncia per principio ai livelli del reggimento, della
divisione e del corpo d'armata. Ciò costituisce una differenza di rilievo
per rapporto a Esercito 95. Gli elementi fondamentali di Esercito XXI sono i
battaglioni e i gruppi che, nell'articolazione di base, sono ripartiti in
brigate. In vista di un impiego concreto, questa articolazione di base può
essere adeguata in maniera modulare. Con la nuova struttura si tengono in
considerazione le esigenze di radicamento regionale delle formazioni, senza
rinunciare alla necessaria flessibilità.

Prontezza differenziata

In base all'attuale minaccia, sarebbe poco efficiente mantenere tutte le
parti dell'esercito in un'elevata prontezza permanente. I militari di
professione e a contratto temporaneo, nonché i militari in ferma continuata,
saranno impiegabili in permanenza per garantire un'elevata capacità di
reazione. In caso di necessità supplementari, potranno essere impiegate le
scuole reclute nella fase dell'istruzione di reparto o le formazioni in
corso di ripetizione. A un ulteriore livello di prontezza si potranno
chiamare in servizio altre truppe o addirittura attivare la riserva. Se
necessario, il Consiglio federale e il Parlamento possono incrementare l'
effettivo dell'esercito (tale processo è designato con il termine di
"potenziamento").Ciò esige tuttavia la capacità di individuare
tempestivamente i rischi e i pericoli imminenti e pertanto un'efficiente
acquisizione delle informazioni.

La Svizzera rimane fedele alla neutralità permanente e armata; essa non
aderisce ad alcuna alleanza militare. Esercito XXI è orientato a garantire
la missione principale di difesa ricorrendo, nel limite del possibile, alle
proprie forze. Come sinora, l'opzione della cooperazione in campo difensivo
con altri Stati ed eserciti continuerà a restare aperta nel caso in cui si
verifichi lo scenario peggiore. Lo sviluppo della capacità di cooperare con
altri eserciti serve a tutelare la libertà d'azione. Nel contempo resta
salvaguardata la capacità di difesa autonoma nei confronti di attacchi ai
quali possiamo far fronte con i nostri mezzi.

Concretizzazione di Esercito XXI dopo la procedura a livello politico

Il Concetto direttivo Esercito XXI e il messaggio concernente la revisione
della legislazione militare saranno licenziati dal Consiglio federale il 24
ottobre 2001 a destinazione del Parlamento, il quale deciderà in merito
prevedibilmente durante la sessione primaverile 2002 e nella sessione estiva
2002. Qualora fosse lanciato un referendum, la relativa votazione potrebbe
aver luogo nell'estate 2003. Se la proposta del Consiglio federale sarà
accettata, la concretizzazione di alcuni elementi essenziali di Esercito XXI
(scuole reclute, parti dell'istruzione dei quadri e corsi di ripetizione)
sarà avviata, conformemente all'attuale pianificazione, il 1º gennaio 2004.

(Il Concetto direttivo Esercito XXI e il messaggio concernente la revisione
della legislazione mili-tare sono stati licenziati dal Consiglio federale il
24 ottobre 2001 a destinazione del Parlamento, il quale deciderà in merito
prevedibilmente durante la sessione primaverile 2002 e nella sessione estiva
2002. Qualora fosse lanciato un referendum, la relativa votazione potrebbe
aver luogo nell'estate 2003. La concretizzazione di alcuni elementi
essenziali di Esercito XXI (scuole reclute, parti dell'istruzione dei quadri
e corsi di ripetizione) sarà avviata, conformemente all'attuale
pianificazione, il 1º gennaio 2004).

Il testo completo del Concetto direttivo Esercito XXI è disponibile all'
indirizzo www.esercito.ch