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Ampio consenso in merito alla revisione della legge sul servizio civile

COMMUNIQUE DE PRESSE / Berna, le 24.8.2001

Ampio consenso in merito alla revisione della legge sul servizio
civile

Da inizio maggio a fine luglio 2001 si è svolta la procedura di
consultazione riguardante la revisione della legge sul servizio
civile. 75 i pareri pervenuti (da 7 partiti, tutti i Cantoni, 37
organizzazioni e 5 privati). L'avamprogetto di revisione in complesso
è stato accolto favorevolmente. Solo tre partecipanti alla
consultazione (l‘UDC, il Canton San Gallo ed economiesuisse) ritengono
che non vi siano sufficienti motivi per una revisione della legge in
vigore.
In merito alle principali proposte di revisione, i partecipanti alla
consultazione si sono espressi nel modo seguente:
1.	Procedura di ammissione:
- Nella legge riveduta le esigenze relative all'esposizione credibile
di un conflitto di coscienza con il servizio militare dev'essere
definita più precisamente (art. 1 e 18b dell'avamprogetto di
revisione). Questa intenzione è stata in linea di principio accolta
favorevolmente. In particolare, è stata approvata da tutti i Cantoni.
Le precisazioni proposte riprendono i criteri d'ammissione sviluppati
nella prassi. Alcuni partecipanti alla consultazione (PSS, cerchie
degli oppositori del servizio militare, organizzazioni padronali e la
Commissione di ammissione) temono, tuttavia, che in futuro
l'ammissione al servizio civile possa essere ostacolata dalle nuove
disposizioni. Il PSS, il PEV e il PCS sono per principio propensi a
rinunciare all'esame dei motivi di coscienza delle persone che
vogliono prestare un servizio civile invece del servizio militare.
- L'informazione riguardante il servizio civile destinata al pubblico
dovrà essere migliorata (art. 15a dell'avamprogetto). Solamente
l'Unione svizzera delle arti e mestieri non ritiene necessario
intervenire in questo ambito.
- In futuro si dovrà poter presentare la domanda d'ammissione già dopo
la giornata d'orientamento delle competenti autorità militari, senza
dover attendere il reclutamento (art. 16 dell'avamprogetto). Questa
proposta ha sollevato critiche solo da parte di tre Cantoni.
- Il mantenimento della disposizione in base alla quale la domanda di
ammissione al servizio civile dev'essere presentata al più tardi tre
mesi prima del prossimo servizio militare (art. 17 della legge in
vigore), non è gradito alle cerchie di sinistra, che propongono
l'accorciamento del termine a due mesi.
- Reazioni controverse sono scaturite attorno al fatto che tutti i
richiedenti continuino di regola ad essere sentiti personalmente da
una commissione in relazione alla loro domanda di ammissione e che
vengano esonerati dall'audizione soltanto coloro che appartengono a
determinate comunità religiose e che adempiono chiaramente le
condizioni di ammissione (art. 18a dell'avamprogetto di revisione). Il
PSS e alcune cerchie di sinistra chiedono che siano sentiti soltanto i
richiedenti le cui domande non sono chiare, mentre per tre Cantoni,
due associazioni padronali e un gruppo religioso la deroga a favore
delle comunità religiose si spinge troppo lontano: questi ultimi
esigono che tutti i richiedenti, senza eccezioni, continuino ad essere
sentiti.
- Il PSS, gruppi di sinistra e il Canton Turgovia esigono che sia
eliminata una nuova disposizione (art. 18e dell'avamprogetto) che
conferisce all'organo d'esecuzione la competenza di accertare
l'idoneità al servizio militare dei richiedenti che intendono prestare
un servizio civile.
2.	Durata del servizio civile
L'avamprogetto di revisione prevede, all'articolo 8, una riduzione
della durata complessiva del servizio civile a 1,3 volte i giorni di
servizio militare non ancora prestati. Fra i partiti più importanti,
il PPD è l'unico ad approvare questa proposta. L'UDC si attiene
all'attuale fattore 1,5, mentre il PSS chiede un pari trattamento del
servizio militare e del servizio civile e quindi un fattore 1,0. Il
PEV chiede un fattore 1,2, mentre per i Verdi la riduzione del fattore
è ancora troppo esigua. Tutti i Cantoni, tranne due, che vorrebbero
mantenere il fattore 1,5 si sono espressi favorevolmente per il
fattore 1,3. Due associazioni padronali (economiesuisse e l'Unione
svizzera delle arti e mestieri) e la Società svizzera degli ufficiali
ritengono che non vi sia motivo di ridurre il fattore. Cerchie di
sinistra e l'Unione sindacale svizzera si allineano alla posizione del
PSS (fattore 1,0) o propongono un fattore inferiore a 1,3 (Gruppo per
una Svizzera senza esercito: fattore 1,1 quale compromesso; FSSC:
fattore 1,2).

3.	Soppressione della Commissione di riconoscimento
La proposta di sopprimere la Commissione di riconoscimento (art. 42 e
43 della legge vigente) non ha incontrato una grande opposizione.
Solamente le organizzazioni padronali e l'Unione Svizzera dei
Contadini sono favorevoli al mantenimento della Commissione: sono
infatti del parere che anche in tempi di recessione che vedono
aumentare la disoccupazione, l'accertamento della neutralità del
mercato del lavoro in relazione al riconoscimento di nuovi istituti di
impiego debba essere garantito da specialisti.

4.	Obiettivi precisi per il servizio civile
La proposta di stabilire nella legge gli obiettivi precisi del
servizio civile (art. 3a dell'avamprogetto) è stata accolta con
favore. In proposito, ha dato adito a osservazioni soprattutto il
ruolo assegnato al servizio civile nell'ambito della politica di
sicurezza della Confederazione. Il PSS e cerchie di sinistra ritengono
che se il servizio civile si avvicinasse eccessivamente all'esercito e
alla protezione civile nell'ambito della cooperazione nazionale in
materia di sicurezza, il suo carattere indipendente sarebbe messo a
rischio. L'Unione svizzera delle arti e mestieri ed economiesuisse
temono, dal canto loro, un'assimilazione tra il servizio militare e il
servizio civile. Per la Società svizzera degli ufficiali la
disposizione proposta è invece troppo poco incisiva: ritengono infatti
che il servizio civile potrebbe essere inglobato senza difficoltà
nella politica nazionale in materia di sicurezza.
La valutazione dei risultati della procedura di consultazione e il
messaggio relativo alla revisione della legge sul servizio civile
saranno trasmessi al Consiglio federale nel settembre 2001.
Quest'ultimo deciderà in merito all'ulteriore procedura.

Informazioni:
Samuel Werenfels, capo del servizio civile, Thun, tel. 033/228 19 90