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Il DFAE spiega la propria politica dei diritti dell'uomo a una delegazione del Falun Gong

DIPARTIMENTO FEDERALE DEGLI AFFARI ESTERI
Berna, 23 agosto 2001

Comunicato stampa

Il DFAE spiega la propria politica dei diritti dell'uomo a una delegazione
del Falun Gong

Una delegazione di seguaci del Falun Gong è stata accolta oggi a colloquio
da rappresentanti della Sezione politica dei diritti dell'uomo del
Dipartimento federale degli affari esteri. I rappresentanti del DFAE hanno
colto quest'occasione per presentare la politica svizzera in materia di
diritti dell'uomo.

La Svizzera è molto preoccupata in relazione alla campagna di repressione
alla quale il movimento Falun Gong è esposto da due anni. Concretamente il
nostro Paese ha richiamato la Cina al rispetto della libertà di culto, di
opinione e dei diritti individuali dei cittadini cinesi. Nell'ambito del
vertice della Commissione dei diritti dell'uomo dell'ONU dello scorso marzo
2000, il ministro degli affari esteri Deiss ha espresso le proprie
preoccupazioni in merito alla massiccia repressione di gruppi e minoranze
religiose, i cui diritti fondamentali sono regolarmente calpestati.

Da quasi una diecina di anni la Svizzera intrattiene un dialogo sui diritti
dell'uomo con la Cina. Anche in futuro continuerà a impegnarsi a favore del
rispetto del diritti fondamentali in Cina, in particolare quelli dei seguaci
di Falun Gong, soprattutto quando vengono imprigionati. La prossima
occasione dovrebbe presentarsi quest'anno, quando una delegazione svizzera
si recherà in Cina per incontrarsi con diverse autorità e organizzazioni.
Gli importanti temi - come la libertà di culto, l'esecuzione delle pene e il
divieto della tortura - che verranno esaminati, concernono anche il
movimento Falun Gong.