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Concetto direttivo Esercito XXI e Concetto direttivo per la protezione della popolazione - esito in gran parte positivo della consultazione

3003 Berna, 3 agosto 2001

Informazione per i media

Concetto direttivo Esercito XXI e Concetto direttivo per la protezione della
popolazione - esito in gran parte positivo della consultazione

 La procedura di consultazione sulla riforma Esercito XXI e sulla riforma
della protezione della popolazione è terminata. Il capo del DDPS, il
Consigliere federale Samuel Schmid, presenterà al Consiglio federale ancora
nel corso del mese di agosto le sue proposte in merito all'ulteriore modo di
procedere.

Concetto direttivo Esercito XXI (CDEs XXI)

La procedura di consultazione sulla riforma Esercito XXI (Concetto direttivo
per l'esercito e revisione della legge militare) si è conclusa il 31 luglio
2001. La necessità di una riforma dell'esercito è ampiamente condivisa.

I Cantoni, il Partito liberale-radicale svizzero (PLR), il Partito popolare
democratico svizzero (PPD), il Partito liberale svizzero (PLS), l'
Economiesuisse, l'Unione svizzera delle arti e mestieri, la Società Svizzera
degli Ufficiali (SSU), l'Associazione Svizzera di Sottufficiali, la
Federazione svizzera dei tiratori e numerose altre organizzazioni
considerano il CDEs XXI in linea di massima un fondamento valido per la
riforma dell'esercito.

Il ridimensionamento degli effettivi (120 000 - 140 000 militari in servizio
attivo, 80 000 nella riserva), la diminuzione dell'età dell'obbligo di
prestare servizio militare, il ripristino del ritmo annuale dei corsi di
ripetizione, la possibilità di assolvere (su base volontaria) il servizio
militare obbligatorio in un unico periodo, la creazione della funzione di
capo dell'esercito, il mantenimento del tiro obbligatorio fuori del servizio
e lo smantellamento delle truppe cantonali hanno perlopiù trovato un'eco
positiva nelle prese di posizione delle organizzazioni summenzionate.

Esse auspicano tuttavia una rielaborazione più o meno marcata del progetto
di riforma, una serie di precisazioni e una ridefinizione delle priorità. Da
una prima analisi dei pareri pervenuti risulta che tali richieste
concernono, tra l'altro, l'analisi della minaccia, la neutralità, il sistema
di milizia, la concezione dell'istruzione (soprattutto l'aspetto della
durata della scuola reclute) e le risorse.

Le prese di posizione del Partito socialista svizzero (PSS), dell'Unione
Democratica di Centro (UDC), dei Democratici Svizzeri (DS), dell'Unione
Democratica Federale (UDF) e dell'Azione per una Svizzera neutrale e
indipendente (ASNI) sono fondamentalmente contrarie al CDEs XXI.

Per il PSS la pianificazione di Esercito XXI è basata su un'errata analisi
della minaccia. I socialisti propongono un modello di esercito alternativo
con 15'000 militari a contratto temporaneo e 45'000 riservisti. L'UDC è del
parere che Esercito XXI non soddisfi o soddisfi solo in parte i requisiti
necessari per promuovere un esercito di milizia efficiente, in grado di
difendere l'indipendenza e la neutralità del Paese.

Per il Consigliere federale Samuel Schmid, capo del Dipartimento federale
della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), le
prese di posizione pervenute confermano le linee di fondo della riforma
Esercito XXI. Nel contempo, Samuel Schmid ha preso atto dell'esigenza di un
riesame del progetto di CDEs a partire dalle diverse richieste di
chiarimenti e di ridefinizione delle priorità. L'effettiva portata delle
esigenze di rielaborazione e le conseguenze sulla tabella di marcia della
realizzazione di Esercito XXI potranno essere valutate solo dopo un'analisi
approfondita di tutte le prese di posizione pervenute.

Concetto direttivo per la protezione della popolazione

Le linee di fondo del progetto di riforma, formulate nella nuova legge
federale e nel Concetto direttivo per la protezione della popolazione, sono
state nel complesso largamente approvate. Sono state pertanto confermate le
decisioni politiche di principio prese d'intesa con i Cantoni nella
primavera del 2000 sulla base degli elementi fondamentali tracciati nelle
linee direttive. Il Concetto direttivo comprende principalmente gli elementi
seguenti:
orientamento di principio della protezione della popolazione alla gestione
delle catastrofi e delle situazioni d'emergenza;
competenza di principio dei Cantoni per la protezione della popolazione e
corrispondente adeguamento della suddivisione dei compiti tra Confederazione
e Cantoni nonché passaggio nell'ambito della protezione civile da un sistema
fondato sui sussidi federali a un sistema basato sul finanziamento da parte
degli organi competenti;
concezione della protezione della popolazione come sistema integrato civile
costituito di cinque organizzazioni partner (polizia, pompieri, sanità
pubblica, servizi tecnici e protezione civile) che fanno capo a un organo di
coordinamento e di condotta civile;
netta riduzione degli effettivi delle organizzazioni di milizia (gli
effettivi dei pompieri passano da ca. 160 000 a ca. 110 000, quelli della
protezione civile da ca. 275 000 a ca. 105 000);
mantenimento in misura nettamente ridotta dell'obbligo di costruire rifugi e
salvaguardia del valore delle costruzioni di protezione necessarie anche in
futuro;
aiuto sussidiario da parte dell'esercito.
Tutti i Cantoni si sono dichiarati d'accordo con le nuove modalità di
finanziamento della protezione civile. In futuro i costi della protezione
civile saranno a carico dei Cantoni e della Confederazione in funzione delle
rispettive competenze. L'attuale sistema fondato sui sussidi federali sarà
soppresso. La maggioranza dei Cantoni ha tuttavia auspicato la creazione di
un sussidio di base della Confederazione, ad esempio per l'istruzione di
base dei militi della protezione civile. Dovranno essere ulteriormente
precisati alcuni dettagli relativi ad esempio alla tassa d'esenzione dall'
obbligo militare e all'indennità per perdita di guadagno.
Alcuni Cantoni auspicano che siano ridefiniti in un secondo momento gli
obblighi di prestare servizio. È stato ad esempio proposto un obbligo
generale di prestare servizio, che però renderebbe necessaria una modifica
della Costituzione. Il Partito socialista svizzero e l'Unione sindacale
svizzera auspicano l'abolizione dell'obbligo di servizio nella protezione
civile e dell'obbligo di costruire rifugi.

Il capo del DDPS presenterà al Consiglio federale ancora nel corso del mese
di agosto la sua valutazione dei risultati della consultazione sui due
progetti e le relative proposte sull'ulteriore modo di procedere.

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