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Risultati della consultazione: approvata la revisione totale della legge sugli stranieri

Pareri contrastanti in merito all'avamprogetto di legge

Il Consiglio federale ha preso atto venerdì dei risultati della procedura di consultazione relativa all'avamprogetto della nuova legge sugli stranieri (LStr), incaricando il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare un pertinente messaggio. La revisione totale della legge federale del 26 marzo 1931 concernente la dimora e il domicilio degli stranieri (LDDS) è stata accolta, in generale, positivamente. Per quanto riguarda orientamento e contenuto della nuova legge vi sono tuttavia pareri divergenti.

Si distinguono fondamentalmente due posizioni:

  • da un canto è criticato il fatto che l'avamprogetto di legge crea troppi diritti non giustificati per i cittadini di Stati non membri dell'UE/AELS. Ciò rischierebbe di aumentare gli abusi e di complicare inutilmente le procedure;
  • dall'altro è espressa l'opinione secondo cui l'avamprogetto sia permeato dalla "paura dell'inforestieramento". I nuovi diritti e le semplificazioni proposti dall'avamprogetto sarebbero insufficienti, segnatamente rispetto all'Accordo bilaterale sulla libera circolazione delle persone con l'UE. L'inasprimento proposto delle disposizioni penali e dei provvedimenti volti a lottare contro gli abusi non sarebbe considerato necessario.

Alcune cerchie consultate di entrambi i campi respingono l'avamprogetto in base a considerazioni di fondo ed esigono una nuova versione più conforme alle loro aspettative. Sono particolarmente criticate le disposizioni relative all'ammissione di stranieri esercitanti attività lucrativa nonché al ricongiungimento familiare.

La concezione di base dell'avamprogetto della nuova legge sugli stranieri può tuttavia essere mantenuta. Il Consiglio federale terrà conto delle riserve e delle proposte fondate, espresse in sede di consultazione, e cercherà di trovare una soluzione suscettibile di ottenere il consenso della maggioranza.

Previsti per l'autunno il messaggio e il disegno di legge

Il messaggio e il disegno della nuova legge saranno sottoposti al Consiglio federale verosimilmente nel corso dell'autunno prossimo. A tutt'oggi non è ancora nota la data dell'entrata in vigore dell'Accordo con l'UE sulla libera circolazione delle persone. Dato che esso costituisce un elemento essenziale della futura politica migratoria, è previsto di licenziare il messaggio soltanto quando vi sarà chiarezza in merito all'Accordo con l'UE sulla libera circolazione delle persone.

La nuova legge si applicherà soprattutto a persone non appartenenti all'UE

La LStr si applicherà in prima linea a cittadini di Stati terzi. L'Accordo sulla libera circolazione delle persone tra Svizzera e UE prevede per i cittadini degli Stati dell'UE un disciplinamento globale della circolazione delle persone (soprattutto per quel che concerne l'entrata, l'ammissione, la regolamentazione del soggiorno, dell'attività lucrativa e del ricongiungimento familiare). Per queste persone l'avamprogetto della nuova LStr sarà applicabile in maniera sussidiaria soltanto nei pochi casi in cui l'accordo e le previste disposizioni d'applicazione non prevedono alcun disciplinamento o se il disciplinamento nella LStr è più favorevole.

Dal mandato legislativo fino all'avamprogetto della LStr

Con la mozione Simmen il Consiglio federale fu incaricato, nel marzo del 1993, di elaborare una legge sulla migrazione. Su incarico del capo del DFGP, l'allora direttore dell'Ufficio federale dei rifugiati, Peter Arbenz, elaborò un rapporto sulla politica migratoria svizzera. Nel settembre 1996, il Consiglio federale istituì la commissione peritale "Migrazione", incaricata di elaborare proposte concrete per la futura politica migratoria sulla base del rapporto Arbenz nonché dei risultati della pertinente procedura di consultazione. La commissione presentò il suo rapporto nell'agosto del 1997. Nella sua presa di posizione dell'8 giugno 1998, il Consiglio federale dichiarò che le conclusioni e le proposte della commissione coincidevano ampiamente con i suoi obiettivi nel settore migratorio.

Per vari motivi, il Consiglio federale respinse l'idea di una legge migratoria unitaria. La richiesta avanzata dalla mozione Simmen per una politica più coerente in materia di stranieri e di rifugiati fu tuttavia presa in considerazione mediante l'introduzione di nuovi strumenti di coordinamento nel contesto della riforma del Governo e dell'Amministrazione e l'intensificazione della collaborazione tra l'Ufficio federale degli stranieri e l'Ufficio federale dei rifugiati.

Genesi della revisione totale

Il 10 settembre 1998, il Consiglio federale incaricò una commissione peritale di elaborare un avamprogetto di revisione totale della LDDS. Onde garantire una situazione iniziale chiara, il 13 dicembre 1999, il Consiglio federale decise di rimandare la procedura di consultazione a dopo la votazione del 21 maggio 2000 concernente l'Accordo bilaterale con l'UE sulla libera circolazione delle persone. Il 5 luglio 2000, il Consiglio federale approvò l'avamprogetto del DFGP, posto in consultazione fino al 10 novembre 2000.

 

Berna, 15 giugno 2001

Altre informazioni:

Albrecht Dieffenbacher, Ufficio federale degli stranieri, tel. 031/325 95 42; Christoph Müller, Ufficio federale degli stranieri, tel. 031/325 90 32