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Nessuna regolamentazione generalizzata per gli stranieri senza permesso di dimora

Il Consiglio federale respinge le richieste di coloro che occupano una chiesa

Il Consiglio federale non intende disciplinare con una soluzione globale lo statuto degli stranieri che soggiornano illegalmente in Svizzera. Lunedì, in occasione dell'ora delle domande nel Consiglio nazionale, il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), la consigliera federale Ruth Metzler-Arnold, ha sottolineato -rispondendo a una domanda del vodese Josef Zisyadis - che l'Ufficio federale dei rifugiati continuerà a esaminare singolarmente ogni caso. Questa posizione vale anche per le richieste che da diverse parti vengono mosse da qualche tempo a favore dei richiedenti l'asilo respinti e dei cosiddetti "sans papiers". Una regolamentazione globale o un'amnistia per questa cerchia di persone non entra in linea di conto.

Per dare maggior peso alle loro richieste, i comitati "En quatre ans on prend racines" (Losanna) e "Collectif sans-papiers" (Friburgo) hanno organizzato l'occupazione di chiese nei loro rispettivi comuni. I comitati sono sostenuti da diverse associazioni e da numerosi privati. Nell'ambito di un'azione mirata sono pervenute alla consigliera Metzler 750 lettere standard di protesta firmate che le chiedono di rinunciare a espellere le persone in questione.

Il capo del DFGP ha espresso comprensione per le difficoltà in cui si trovano le persone senza statuto di dimora. Per tale motivo è tuttora pronta a trovare soluzioni adeguate per i casi di rigore. È possibile – soprattutto nel caso di richiedenti l'asilo respinti – concedere un permesso di dimora per motivi umanitari. Il Consiglio federale respinge però di regolare generalmente e arbitrariamente lo statuto delle persone senza permesso di dimora. Una tale soluzione per i "sans papiers" potrebbe indurre altre persone a entrare illegalmente in Svizzera nella speranza di ottenere un'amnistia.

Nell'ora delle domande, la consigliera federale Metzler-Arnold ha ricordato che, nel caso di decisioni d'allontanamento o di decisioni d'asilo negative, è possibile presentare ricorso alla Commissione di ricorso in materia d'asilo che è indipendente dall'Amministrazione. Nell'ambito della procedura di ricorso, inoltre, si esamina se è dato un caso di rigore personale grave che permetta di concedere un'ammissione provvisoria, sempreché, trascorsi quattro anni dalla presentazione della domanda d'asilo, non sia ancora stata pronunciata una decisione definitiva. Se entro tale termine è stata presa una decisione d'allontanamento cresciuta in giudicato, la persona interessata deve tuttavia lasciare la Svizzera indipendentemente dalla durata di permanenza trascorsa nel nostro Paese.

Nel quadro di un'azione umanitaria, il Consiglio federale aveva deciso nel marzo del 2000 di accogliere provvisoriamente 15'000 persone entrate in Svizzera prima della fine del 1992.

Berna, 11 giugno 2001