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Convenzione delle Alpi: Confederazione e Cantoni d'accordo sulla ratifica dei protocolli d'applicazione

COMUNICATO STAMPA

Convenzione delle Alpi: Confederazione e Cantoni d'accordo sulla ratifica
dei protocolli d'applicazione

Il 6 giugno si è svolto a Glarona l'incontro tra i rappresentanti dei
Governi dei Cantoni di montagna e i rappresentanti di numerosi uffici
federali. Al centro delle discussioni, la ratifica dei protocolli
d'applicazione della Convenzione delle Alpi e la loro futura attuazione. La
conferenza si è svolta sotto la direzione del presidente della Conferenza
dei governi dei Cantoni di montagna, il Consigliere di Stato glaronese
Pankraz Freitag, mentre il prof. Pierre-Alain Rumley, direttore dell'Ufficio
federale dello sviluppo territoriale (USTE), era a capo della delegazione
federale. Nel 2002, le Camere federali si troveranno probabilmente
confrontate con la proposta del Consiglio federale di ratificare i
protocolli. I rappresentanti cantonali e federali erano concordi
nell'affermare come la ratifica rientri negli interessi della Svizzera e i
protocolli possano fornire degli stimoli importanti per lo sviluppo
sostenibile e duraturo dello spazio alpino.

La Convenzione delle Alpi è un trattato internazionale per la difesa e per
lo sviluppo sostenibile dell'arco alpino composto da una convenzione quadro
e da protocolli d'applicazione specifici a cui hanno aderito tutti i Paesi
alpini e l'Unione europea. Le Camere federali hanno già ratificato nel 1999
la convenzione quadro, mentre per i protocolli d'applicazione il Parlamento
ha preferito attendere la versione definitiva di singoli protocolli che nel
1999 erano ancora in fase di elaborazione. Nel frattempo, sotto la
presidenza svizzera del biennio 1999 - 2000, si sono potute concludere le
trattative per tutti i protocolli d'applicazione. Di conseguenza si è
adempiuta la condizione posta a suo tempo dal Parlamento e relativa
all'entrata in materia sui Protocolli d'applicazione. Con ogni probabilità,
nel 2002 si passerà alla fase finale di approvazione dei protocolli
"Pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile", "Agricoltura di montag
na", "Foreste montane", "Protezione della natura e tutela del paesaggio",
"Turismo", "Energia", "Trasporti", "Difesa del suolo" e "Composizione delle
controversie".

I miglioramenti

La ratifica della convenzione quadro è stata preparata in stretta
collaborazione tra Confederazione e Cantoni. Dopo una serie di resistenze
iniziali provenienti soprattutto dai Cantoni di montagna (secondo questi
ultimi il trattato propendeva troppo per gli aspetti di difesa a scapito di
quelli d'utilizzo e le competenze, così come le responsabilità dei Cantoni,
non erano state considerate adeguatamente), la Delegazione svizzera è
riuscita ad ottenere dei sensibili miglioramenti durante le trattative
internazionali; in tutti i protocolli sono state integrate condizioni eque a
favore delle collettività locali e a sostegno del prinicipio di
sussidiarietà. In particolare, l'allora protocollo "Pianificazione del
territorio" è stato ampliato con aspetti di sviluppo economico e ridefinito
in "Pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile".

Il ruolo chiave della "Pianificazione del territorio e dello sviluppo
sostenibile"

Nel corso delle trattative, Confederazione e Cantoni sono riusciti a trovare
un accordo sull'opportunità di collaborare nell'ambito della Convenzione
delle Alpi. Questo accordo Confederazione - Cantoni, che ha portato nel 1999
alla ratifica della convenzione quadro, si basava su intenti comuni relativi
soprattutto ai seguenti ambiti:

- La Svizzera ha già soddisfatto tutti gli ordinamenti giuridici; in base
alla Convenzione delle Alpi e ai relativi Protocolli per il nostro Paese non
sussiste alcuna necessità di adattamento giuridico.

- La ripartizione delle competenze nazionali viene garantita e di
conseguenza anche il ruolo centrale dei Cantoni in materia di esecuzione.

- La Convenzione delle Alpi contribuisce a rendere la politica svizzera
delle regioni di montagna più dinamica e meglio coordinata a livello
internazionale.

- In considerazione dell'attuazione su suolo elvetico, al protocollo
"Pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile" è stato assegnato un
ruolo chiave e vincolante, visto che le richieste svizzere riguardanti il
principio di sussidiarietà e lo sviluppo economico sono state integrate nel
suddetto protocollo.

Lo scopo della conferenza glaronese era quello di valutare la situazione
allo stato attuale, in previsione della ratifica dei protocolli
d'applicazione. La Confederazione e i Cantoni hanno ribadito il proprio
punto di vista comune. I principi menzionati sono tutt'oggi validi e a
conclusione dei dibattimenti il loro contenuto risulta ancora più
intelligibile. A sostegno della priorità assegnata al protocollo
"Pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile", il Consiglio federale
ha trasferito il dossier "Convenzione delle Alpi" a partire dal 1° gennaio
2001, dall'Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio
(UFAFP) all'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (USTE); ossia al
Servizio competente in materia di pianificazione territoriale e sviluppo
sostenibile del Dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e
delle comunicazioni (ATEC). Questo passaggio assicurerà, a livello
contenutistico e procedurale, l'attuazione della Convenzione delle Alpi in
sintonia con la politica di ordinamento del territorio.

La politica svizzera delle regioni di montagna è assicurata

La Confederazione e i Cantoni si sono espressi a favore della ratifica dei
protocolli d'applicazione. I Cantoni auspicano in modo particolare che non
si assista alla creazione di un nuovo apparato amministrativo speciale. La
Confederazione è d'accordo con questa richiesta dal momento che vuole
attuare i protocolli nell'ambito della normale esecuzione delle politiche in
vigore, come per es. della politica agricola, forestale oppure della
pianificazione territoriale. Riconoscendo che in Svizzera non occorre alcun
adattamento giuridico, la ripartizione interna delle competenze non viene
toccata e il principio di sussidiarietà rimane garantito, per la
Confederazione e i Cantoni gli argomenti a favore della ratifica sono
soprattutto i seguenti:

- La Convenzione delle Alpi appoggia a livello nazionale gli sforzi a favore
di uno sviluppo sostenibile delle regioni di montagna.

- La politica svizzera delle regioni di montagna viene fissata in un
contratto internazionale valido anche per l'Unione europea, cautelandola
anche per il futuro.

- Nell'ambito della Convenzione delle Alpi, la Svizzera s'impegna a favore
di un obiettivo regionale ed europeo, collaborando attivamente non solo per
buona parte del territorio interno, ma anche per quello oltre confine.

Glarona, 6 giugno 2001

Ufficio federale dello sviluppo territoriale

ATEC Dipartimento federale dell'ambiente,
dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
Servizio stampa e d'informazioni

 Conferenza dei Governi
dei Cantoni di montagna