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Progetto di legge federale contro il lavoro nero: una maggioranza favorevole

COMMUNIQUE DE PRESSE / Berna, le 25.4.2001

Progetto di legge federale contro il lavoro nero: una maggioranza
favorevole

Il progetto di legge federale contro il lavoro nero è accolto con
favore dalla maggior parte delle cerchie consultate. In particolare
esso è sostenuto dalla maggioranza dei Cantoni, dalla sinistra e da
qualche ambiente padronale (costruzione e finiture). Per contro sono
formulate riserve da taluni partiti borghesi e da altri ambienti
padronali che ritengono alcuni provvedimenti sproporzionati o
inadeguati. Numerose cerchie consultate sottolineano peraltro
l'importanza di una politica dell'informazione.
In sintesi, le reazioni relative alle cinque categorie di misure
previste dal progetto sono le seguenti:
1. Le agevolazioni amministrative per i servizi prestati ai privati:
la procedura di accredito dei contributi sociali non incontra
praticamente alcuna opposizione, anche se, in talune risposte, si
mette in dubbio la reale efficacia di questa misura in assenza
d'incentivi fiscali. Alcuni pareri espressi dai borghesi chiedono che
venga esentato questo genere di attività fino a un determinato
importo.
2. Maggiori competenze di controllo delle commissioni paritetiche e
tripartite: questa categoria di misure è accolta favorevolmente dalla
maggioranza degli ambienti consultati. La sinistra e la maggior parte
dei Cantoni la sostengono (la maggioranza di questi ultimi chiede
tuttavia che il finanziamento sia riveduto). Per contro i partiti
borghesi e quasi tutte le cerchie padronali esprimono delle riserve in
proposito o si oppongono categoricamente alla creazione di commissioni
tripartite; solo i datori di lavoro del ramo delle costruzioni e delle
finiture sottolineano la necessità di un simile strumento per una
lotta efficace al lavoro nero.
3. La messa in rete limitata dei dati amministrativi e l'obbligo di
comunicare i risultati dei controlli dei datori di lavoro: la messa in
rete ristretta dei dati amministrativi è ampiamente sostenuta,
nonostante alcuni ne sottolineino il limitato interesse. Anche lo
scambio dei risultati dei controlli dei datori di lavoro raccoglie
perlopiù consensi. Le poche riserve espresse provengono soprattutto da
ambienti padronali.
4. Le misure contro il lavoro pseudo-indipendente: tutte le cerchie
consultate sono concordi nel sostenere che non occorre intervenire a
livello legislativo per dare una definizione del lavoro
pseudo-indipendente. La maggior parte di esse sostiene la proposta di
fare del lavoro pseudo-indipendente una situazione di lavoro illegale.
5. L'inasprimento delle sanzioni: nel complesso, questa proposta è
accolta favorevolmente dalla maggioranza dei pareri, con qualche
riserva da parte degli ambienti padronali (che ritengono segnatamente
le sanzioni previste nel settore dalla manodopera straniera troppo
severe) e con la richiesta invece da parte della sinistra di sanzioni
più rigide. La sanzione “orizzontale”, vale a dire l'esclusione dalla
procedura d'attribuzione degli appalti pubblici, riceve il sostegno
quasi unanime dei Cantoni e della sinistra, mentre soprattutto gli
ambienti padronali (eccetto il settore della costruzione e delle
finiture) e la Commissione della concorrenza la respingono.
Il Consiglio federale ha conferito il mandato al Dipartimento federale
dell'economia di redigere, entro la fine del 2001, il messaggio
concernente il progetto di legge federale contro il lavoro nero sulla
base dei risultati della consultazione.

Sito Internet: versione integrale del rapporto sui risultati della
procedura di consultazione:

http://www.seco-admin.ch/seco/seco2.nsf/dieSeite/AB AMP?OpenDocument&l
=it&HauptRessort=6

Informazioni:
Anne Küng Gugler, segretaria del GL federale "Lotta contro il lavoro
nero", Segretariato di Stato dell'economia, tel. 031 322 27 85