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Accordare al disponente la massima libertà possibile

Il Consiglio federale condivide il parere della Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale secondo cui al disponente va lasciata la massima libertà possibile per quanto attiene le liberalità al coniuge superstite. E' quanto il Consiglio federale esprime nel suo parere in merito a rapporto e avamprogetto della Commissione per la revisione della legge.

La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale ha proposto in un avamprogetto per la revisione del Codice civile di stabilire che, oltre al normale usufrutto, sia possibile lasciare al coniuge superstite anche una porzione disponibile di tre ottavi dell'eredità. La revisione, avviata in seguito all'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Marc Suter, intende dunque eliminare l'incertezza giuridica in tale ambito.

Il Consiglio federale condivide dunque lo spirito della revisione secondo la quale al coniuge superstite, oltre all'usufrutto, può essere attribuita una quota in proprietà di tre ottavi sulle porzioni legittime dei discendenti. Esso suggerisce tuttavia di limitare siffatto disciplinamento ai discendenti comuni. Accordare al disponente la massima libertà d'azione e intervenire nelle porzioni legittime, secondo il Consiglio federale, non si giustifica rispetto ai discendenti non comuni (ossia naturali) concepiti durante il matrimonio. Quest'ultimi non possono ereditare dal coniuge superstite.

Il Consiglio federale propone inoltre di formulare l'articolo 473 CC come disposizione speciale che disciplini esclusivamente il rapporto tra il coniuge superstite e discendenti comuni. Conseguentemente la quota in proprietà ascendente a tre ottavi deve potersi attribuire soltanto al coniuge superstite e non a una persona qualsiasi.

Berna, 9 marzo 2001

Altre informazioni:

Hermann Schmid, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 322 40 87