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Il Consiglio federale adotta il messaggio concernente le iniziative nucleari e la nuova legge sull'energia nucleare

COMUNICATO STAMPA

Il Consiglio federale adotta il messaggio concernente le iniziative nucleari
e la nuova legge sull'energia nucleare

Il Consiglio federale ha adottato il messaggio al Parlamento concernente le
iniziative nucleari e la nuova legge sull'energia nucleare. L'avamprogetto
di legge sull'energia nucleare (LENu) mantiene l'opzione dell'energia
nucleare. Si rinuncia a limitare nel tempo l'esercizio delle centrali
nucleari. L'avamprogetto comprende anche il divieto di ritrattare gli
elementi combustibili esauriti nonché prescrizioni sulla gestione delle
scorie radioattive, come pure sul finanziamento della medesima. Le nuove
centrali nucleari sottostanno a referendum facoltativo. In questo modo il
Consiglio federale viene incontro alle iniziative su diversi punti. Le
iniziative popolari "Moratoria più" e "Corrente senza nucleare" sono
respinte, soprattutto in ragione dei costi economici che ne deriverebbero e
del freno alla politica del CO2.

La situazione iniziale

La legge federale del 23 dicembre1959 sull'energia nucleare e il decreto
federale del 6 ottobre 1978 concernente la legge sull'energia nucleare non
regolano molte questioni oggi d'attualità. Il Decreto federale ha validità
limitata. È stato prolungato di altri dieci anni agli inizi di ottobre 2000.
In settembre 2000, inoltre, la moratoria sull'energia nucleare iscritta
nella Costituzione è giunta a scadenza. Le due nuove iniziative federali
popolari "Moratoria più" e "Corrente senza nucleare" sono pendenti da
settembre 1999.

I lavori di revisione della legge sull'energia nucleare durano dalla metà
degli anni settanta. Sono stati differiti a più riprese, segnatamente in
ragione di iniziative popolari e in seguito alla catastrofe di Chernobil.
Tra il 1996 e il 1999 il dibattito sul tema dell'energia è stato vivo. Ma
mentre in altri settori si sono potuti registrare importanti progressi sotto
il profilo della collaborazione in materia di politica energetica, per molti
aspetti l'utilizzazione dell'energia nucleare è rimasta controversa.
Finalmente, agli inizi di febbraio 2000, un gruppo di esperti ha formulato
raccomandazioni per un piano di gestione delle scorie radioattive.

Il Consiglio federale si è ripetutamente occupato dell'avamprogetto della
legge sull'energia nucleare e delle due iniziative popolari e aveva già
preso le decisioni di principio. Esse riguardano segnatamente: il referendum
facoltativo per le nuove centrali nucleari, la rinuncia a limitare la durata
dell'autorizzazione d'esercizio delle centrali esistenti, il divieto di
ritrattare gli elementi combustibili esauriti come pure l'applicazione di un
piano di gestione delle scorie radioattive. Con la decisione odierna il
Consiglio federale tiene conto anche dei risultati controversi della
procedura di consultazione dell'estate 2000.

La legge sull'energia nucleare

L'avamprogetto contiene proposte sulle principali questioni in materia di
energia nucleare::

- Sono in principio ammessi l'esercizio delle centrali nucleari esistenti
come pure la costruzione di nuove centrali. La durata delle autorizzazioni
d'esercizio delle centrali nucleari non è limitata dalla legge. Le nuove
centrali nucleari devono essere costruite, di volta in volta, conformemente
allo stato attuale della scienza e della tecnica. La decisione su nuovi
impianti nucleari  - a eccezione dei depositi negli strati geologici
profondi -  sottostà a referendum facoltativo.

- Il ritrattamento di elementi combustibili esauriti come pure le
esportazioni ad esso relative  non devono più essere autorizzati. I
contratti esistenti possono ancora essere adempiuti in un contesto definito
dalla legge. Il Consiglio federale può disporre eccezioni ai fini della
ricerca.

- In futuro il trasporto aereo di materiali nucleari al plutonio dovrà
essere vietato.

- Il piano di gestione si basa sulle raccomandazioni del gruppo di esperti
"piano di gestione delle scorie radioattive". In vista di rispondere alle
esigenze di sorveglianza e di recupero agevolato delle scorie radioattive si
propone il deposito in strati geologici profondi. Qualora i rifiuti non
fossero recuperati, dopo una fase di osservazione prolungata il deposito può
essere convertito in immagazzinamento finale geologico. Dopo la chiusura del
deposito, la Confederazione è responsabile della sorveglianza come pure di
eventuali danni.

- Per quanto concerne il finanziamento dei costi di arresto d'esercizio e di
gestione delle scorie radioattive, l'avamprogetto si rifà all'ordinanza
concernente il fondo per lo spegnimento di impianti nucleari e all'ordinanza
sul fondo di smaltimento delle scorie radioattive prodotte da centrali
nucleari. Inoltre, anche per il fondo di gestione delle scorie radioattive
si deve introdurre l'obbligo di effettuare versamenti supplementari, ossia
una sorta di responsabilità solidale delle società esercenti com'è già il
caso per il fondo di spegnimento. Tale obbligo di contribuire sarà contenuto
in limiti economicamente sopportabili. In caso di necessità; l'Assemblea
federale decide una partecipazione della Confederazione per i costi non
coperti.

- Le procedure di autorizzazione sono coordinate. Contro le disposizioni e
le decisioni di autorizzazione si può ricorrere presso un'autorità
giudiziaria indipendente dall'amministrazione.

- L'avamprogetto stabilisce i principi di arresto d'esercizio di centrali
nucleari e regola le singole fasi della procedura.

Iniziative sull'energia nucleare

Le iniziative sono state depositate il 28 settembre1999 con,
rispettivamente, 120'628 firme (Moratoria più) e117'675 firme (Corrente
senza nucleare).

Segnatamente, l'iniziativa "Moratoria più" chiede quanto segue:

-   nessuna autorizzazione per nuove centrali nucleari e reattori nucleari a
fini di ricerca come pure per incrementare le prestazioni delle centrali
esistenti può essere rilasciata per un periodo di 10 anni;

- la proroga dell'esercizio di centrali esistenti da oltre 40 anni sottostà
al referendum facoltativo;

- la dichiarazione della provenienza e del tipo di produzione della corrente
è obbligatoria

Le esigenze principali dell'iniziativa "Corrente senza nucleare" sono
essenzialmente:

- il ritiro dall'esercizio di Beznau I e II come pure di Mühleberg nei due
anni successivi all'approvazione dell'iniziativa e di Gösgen e Leibstadt al
più tardi dopo il raggiungimento dei 30 anni di esercizio ovvero nel 2008 e,
rispettivamente, nel 2014;

- il divieto di ritrattare gli elementi combustibili esauriti prodotti dalle
centrali nucleari svizzere;

- la presa a carico di tutti i costi di esercizio e di arresto delle
centrali nucleari da parte dell'esercente, dei suoi azionisti e delle altre
società esercenti;

- la regolamentazione del deposito a lungo termine dei rifiuti nucleari in
Svizzera e dell'estensione minima del diritto di codecisione delle
collettività interessate;

- la conversione dell'approvvigionamento di corrente a fonti energetiche non
nucleari.

Il Consiglio federale respinge le iniziative, segnatamente per i motivi qui
appresso:

- l'adozione dell'iniziativa "Moratoria più" intralcerebbe il mantenimento
dell'opzione dell'energia nucleare; l'iniziativa "Corrente senza nucleare"
avrebbe ovvie ripercussioni negative sull'economia;

- entrambe le iniziative renderebbero più difficile il raggiungimento degli
obbiettivi sul CO2;

- nel caso di "Corrente senza nucleare", un severo divieto delle
importazioni di corrente nucleare o di corrente di origine fossile termica
non potrebbe essere implementato per motivi di politica commerciale;

- quand'anche fossero politicamente realizzabili, le misure volte alla
neutralizzazione delle emissioni di CO2 (rispetto alla proroga
dell'esercizio delle centrali nucleari) o alla riduzione del 10% delle
emissioni di CO2 conformemente alla legge sul CO2 costituirebbero un onere
considerevole.

L'avamprogetto di LENu viene incontro alle iniziative su molti punti. Alte
misure richieste dai promotori delle iniziative possono già essere
introdotte sulla base di principi costituzionali e legislativi esistenti
(per es. obbligo di dichiarazione per la corrente).

Il Consiglio federale propone al Parlamento di raccomandare al popolo e ai
Cantoni di respingere le iniziative "Moratoria più" e "Corrente senza
nucleare" e di approvare la legge sull'energia nucleare.

Berna, 28 febbraio 2001

ATEC Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e
delle comunicazioni
Servizio stampa

Per informazioni:

Iniziative popolari:  Martin Renggli, Ufficio federale dell'energia,
telefono 031/322 56 33 (prospettive energetiche e ripercussioni economiche);
Philippe Huber, Ufficio federale dell'energia, telefono 031/322 56 52
(questioni giuridiche)

Legge sull'energia nucleare:  Peter Koch, Ufficio federale dell'energia,
telefono 031/322 56 36

Allegato: dossier stampa