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Posizione del Consiglio federale in merito al WEF 2001 - Informazione orale del portavoce del Consiglio federale

Il Consiglio federale considera il Forum economico mondiale (World Economic Forum, WEF) un evento di grande portata per Davos e per la Svizzera. Il tradizionale incontro di Davos è diventato un’importante piattaforma di scambio di opinioni politiche, sociali e ecologiche sullo sviluppo della società mondiale. Per il Consiglio federale rappresenta inoltre un’occasione unica per avviare e approfondire contatti a livello multilaterale e curare gli aspetti internazionali della politica nazionale.

È un onore per la Svizzera poter ospitare questo incontro all’insegna del dialogo, dello scambio di opinioni e della ricerca di soluzioni.

In quest’ottica il Consiglio federale valuta positivamente l’intenzione di numerose organizzazioni non governative di presentare in modo pacifico a Davos le proprie preoccupazioni, argomentazioni e proposte in merito alla globalizzazione, convinto che ne possa scaturire un dialogo aperto e costruttivo.

Per contro il Consiglio federale constata con rammarico che alcuni altri raggruppamenti e organizzazioni segnalano l’intenzione di perturbare o addirittura impedire con mezzi violenti lo svolgimento del Forum. Il Consiglio federale condanna ogni forma di violenza e fa appello a queste cerchie affinché presentino il loro punto di vista nel contesto di un dialogo democratico e pacifico.

Il Consiglio federale considera la libertà di opinione un sommo bene della nostra democrazia ed è convinto che essa sarà rispettata anche a Davos.

Non è invece disposto a tollerare azioni illegali e per questo motivo appoggerà attivamente le competenti autorità del Cantone dei Grigioni nello sforzo di permettere alla Svizzera il rispetto delle responsabilità che le derivano dal diritto internazionale e di garantire uno svolgimento libero e dignitoso del Forum economico mondiale.

Il portavoce del Consiglio federale

Achille Casanova, Vicecancelliere

Berna, 17 gennaio 2001