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La nuova legge sulla radiotelevisione viene messa in consultazione

COMUNICATO STAMPA

La nuova legge sulla radiotelevisione viene messa in consultazione

Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente,
dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di avviare una
procedura di consultazione sull'avamprogetto della nuova legge sulla
radiotelevisione. L'avamprogetto prevede che, nel settore radiotelevisivo,
il servizio pubblico continui ad essere fornito da una SSR forte; le
emittenti private, per contro, godranno di una maggiore libertà.

Nei prossimi quattro mesi oltre 170 organizzazioni del settore, i Cantoni e
i partiti politici avranno la possibilità di esprimersi in merito
all'avamprogetto della nuova legge sulla radiotelevisione (LRTV). Questo
avamprogetto traduce in realtà i principi di politica dei media enunciati
nella nota di discussione pubblicata dal Consiglio federale nel gennaio
2000. Il Consiglio federale è convinto che, dato il rapido cambiamento in
atto nel settore della comunicazione, le esigenze di politica dei media
possano essere salvaguardate a lungo termine solo attraverso una nuova base
legale. L'attuale LRTV, entrata in vigore nel 1991, non tiene
sufficientemente conto, in particolare, della crescente fusione fra
radiodiffusione, telecomunicazioni e informatica ("convergenza") e della
forte internazionalizzazione della radiodiffusione. L'avamprogetto ora
presentato concretizza il sistema binario schizzato nella nota di
discussione. Da un lato, la SSR continuerà a fornire un servizio pubblico di
elevata qualità, dall'altro, saranno snellite le regole che disciplinano
l'attività delle emittenti private.

Un servizio pubblico più efficace - facilitazioni per le emittenti private

Attraverso una concentrazione mirata del mandato di prestazioni e dei mezzi
finanziari disponibili (tasse di ricezione) sulla SSR, sarà garantito un
servizio pubblico conforme a quanto stabilito dalla Costituzione. Un
servizio pubblico, quindi, in grado di offrire programmi equivalenti in
tutte le regioni linguistiche, completo dal punto di vista dei contenuti,
ricevibile su tutto il territorio nazionale e in grado di fronteggiare, in
Svizzera, la concorrenza estera.

Per contro, saranno ampliate le possibilità concesse alle emittenti private,
che avranno più facilmente accesso al mercato grazie all'abolizione
dell'obbligo di concessione. Queste emittenti, inoltre, saranno svincolate
da mandati di prestazioni e disporranno di una maggiore libertà commerciale
poiché le regole relative alla pubblicità verranno allineate a quelle
applicate in ambito europeo (inserti pubblicitari, trasmissioni
promozionali). In seguito all'abolizione dell'obbligo di concessione, le
emittenti non dovranno più pagare tasse di concessione sulle entrate
pubblicitarie. Infine, alle emittenti che desidereranno diffondere programmi
di contenuto particolare sarà garantito un accesso privilegiato alle
infrastrutture di diffusione.

In seguito all'abolizione del mandato di prestazioni per le emittenti
private, queste ultime non riceveranno più denaro proveniente dalle tasse di
ricezione. Solo in casi eccezionali le emittenti private potranno ricevere
del denaro pubblico (contributi per programmi bilingui in regioni bilingui,
contributi per costi di diffusione elevati a causa di particolari condizioni
topografiche).

Nuova organizzazione delle autorità: creazione di una Commissione
indipendente e di un Comitato consultivo della SSR

Il nuovo ordinamento della radiotelevisione tocca anche l'organizzazione e
le competenze delle autorità: il Consiglio federale continua ad essere
autorità concedente per la SSR; esso, cioè, definisce i limiti e le
caratteristiche del servizio pubblico, nonché l'entità delle tasse di
ricezione.  Anche il controllo finanziario della SSR rimane di competenza
dell'Amministrazione.

Sarà creata una Commissione delle telecomunicazioni e dei media elettronici
indipendente, che assumerà le funzioni attualmente svolte dalla Commissione
delle comunicazioni nel settore delle telecomunicazioni e fungerà da
autorità di regolamentazione per il settore della radiodiffusione. La
Commissione rilascerà le concessioni per le infrastrutture di rete e,
attraverso un sistema di diritti d'accesso, consentirà alle emittenti
private di accedere in modo privilegiato alle piattaforme di diffusione.
Alla Commissione, inoltre, spetterà il compito di sorvegliare dal punto di
vista giuridico tutte le emittenti. L'attuale Ufficio federale delle
comunicazioni sarà in gran parte scorporato dall'Amministrazione e integrato
nella Commissione come segreteria operativa. Poiché la Commissione dispone
di uno statuto indipendente, è possibile assegnarle anche il compito di
trattare i ricorsi contro i programmi trasmessi. Ciò comporta l'integrazione
nella Commissione dell'Autorità indipendente di ricorso in materia
radiotelevisiva (AIRR).

Viene infine creato un Comitato consultivo della SSR che seguirà l'attività
dell'emittente nel quadro di un dialogo istituzionalizzato, incentrato sulle
esigenze del servizio pubblico e sul loro soddisfacimento. Per rispettare
l'autonomia della SSR in materia di programmi garantita dalla Costituzione,
il Comitato consultivo non deve essere inteso come classica autorità di
sorveglianza con potere di emanare direttive, quanto piuttosto come elemento
dialettico di un sistema di garanzia della qualità.

Pubblicità e sponsorizzazione: regole diverse per SSR e privati

Per compensare la posizione di privilegio attribuita alla SSR in relazione
alla ripartizione dei proventi delle tasse di ricezione, le emittenti
private saranno assoggettate a disposizioni meno restrittive per quanto
concerne la pubblicità e la sponsorizzazione. La legge affida al Consiglio
federale il compito di regolamentare in dettaglio questa materia. Una
regolamentazione a livello di ordinanza anziché di legge è necessaria
affinché l'entità dell'asimmetria delle regole imposte ai privati e alla SSR
possa essere adattata ai futuri mutamenti delle esigenze del servizio
pubblico e delle condizioni di mercato. L'esperienza insegna che proprio le
possibilità commerciali della SSR sono oggetto di controversie e sono al
centro del dibattito politico sui media. Per evitare che nel corso della
procedura legislativa vengano introdotte nella legge soluzioni
inopportunamente rigide, il Consiglio federale ha già espresso chiaramente
come intende regolamentare nell'ordinanza le possibilità commerciali della
SSR: nei programmi della SSR saranno mantenute la limitazione della durata
della pubblicità, l'attuale regolamentazione sugli inserti pubblicitari
nonché il divieto di pubblicità radiofonica; a ciò si aggiungerà un divieto
generale di sponsorizzazione e il divieto di pubblicizzare i medicinali; non
sarà infine consentita la trasmissione di finestre promozionali al di fuori
degli spazi riservati agli spot nei canali della SSR. La possibilità di una
regolamentazione a livello di ordinanza, quindi più flessibile, consente al
Consiglio federale di adeguare le disposizioni in caso di mutamento delle
circostanze senza dover intraprendere una lunga procedura di revisione della
legge.

In vigore non prima del 2004

Il Consiglio federale conta di presentare alle Camere federali il messaggio
sulla nuova LRTV verso la fine del 2001, dopo l'esame dei risultati della
procedura di consultazione. La nuova legge non potrebbe quindi entrare in
vigore prima del 2004.

Berna, 20 dicembre 2000

ATEC     Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e
delle comunicazioni
Servizio stampa

Informazioni:
Servizio informazioni e stampa DATEC, tel. 031 322 55 11

(Il progetto della nuova LRTV e le relative spiegazioni sono disponibili al
sito: www.bakom.ch)