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Il Consiglio federale vieta la pesca con pesci da esca vivi; Modifica dell'ordinanza relativa alla legge federale sulla pesca

COMUNICATO STAMPA

Modifica dell'ordinanza relativa alla legge federale sulla pesca

Il Consiglio federale vieta la pesca con pesci da esca vivi

Il Consiglio federale ha sottoposto a revisione l'ordinanza sulla pesca.
Esso ha adottato una nuova regolamentazione per due disposizioni
controverse. L'ordinanza riveduta vieta l'impiego di pesci da esca vivi.
Inoltre, in futuro sarà autorizzata l'immissione della trota iridea negli
stagni da pesca chiusi.

Il divieto di utilizzare pesci da esca vivi, decretato dal Consiglio
federale, risponde a un'esigenza di protezione degli animali al passo coi
tempi. Deroghe sono ammesse in singoli casi: ad esempio, se per una pesca
fruttuosa è indispensabile ricorrere a pesci da esca vivi, qual è il caso
della cattura di lucci in stagni ricchi di vegetazione, i Cantoni possono
autorizzare delle eccezioni, ma solo a livello locale. La nuova
regolamentazione era auspicata anche dal punto di vista della protezione
delle specie ittiche, poiché spesso specie non indigene di pesci sono state
impiegate come esche vive e hanno così potuto diffondersi nelle acque. Il
codice etico per la pesca con la lenza, recentemente adottato dalla
Federazione Svizzera di Pesca (FSP), comprende una formulazione che
corrisponde ampiamente alla nuova regolamentazione della Confederazione.

Durante gli ultimi dieci anni e per ragioni tuttora inspiegabili, i
pescatori hanno catturato circa il 50% in meno di trote fario. Ciò ha
portato a discussioni sull'immissione della trota iridea, originariamente
proveniente dagli Stati Uniti. I pescatori hanno pertanto auspicato l'
introduzione di questa specie ovunque la trota fario mostrasse problemi di
sopravvivenza. Il Consiglio federale, la grande maggioranza dei Cantoni e le
organizzazioni di protezione della natura danno tuttavia prova di un
atteggiamento improntato alla protezione delle specie e al principio di
prevenzione. Essi si oppongono all'immissione della trota iridea nei corpi d
'acqua aperti. Dal momento che le due specie hanno esigenze simili per
quanto riguarda lo spazio vitale, si verrebbe a creare una situazione di
concorrenza che a sua volta indurrebbe uno stress ancora maggiore nelle
trote fario. Il Consiglio federale accoglie invece favorevolmente l'
introduzione della trota iridea negli stagni da pesca, poiché si tratta di
piccoli corpi d'acqua chiusi, nei quali vengono immessi pesci destinati ad
essere catturati dai pescatori.

Un'altra modifica apportata concerne il divieto di pescare il salmone nel
bacino imbrifero del Reno. In tal modo viene attuato un impegno contratto
dal nostro Paese a livello internazionale, nell'ambito del progetto di
reinserimento del salmone nel Reno. Dopo che, lo scorso mese di giugno, è
stata aperta una scala di monta per i pesci nei pressi della centrale
idroelettrica di Iffezheim (ca. 100 km a valle di Basilea), aumentano le
possibilità che questi nuotatori, abituati a percorrere grandi distanze,
giungano fino in Svizzera in provenienza dal mare. Fino alla fine di agosto,
sono già oltre 200 le trote di mare e 40 gli esemplari di salmone ad aver
attraversato questo punto, un tempo ostacolo alla loro migrazione.

Infine, l'allevamento di storioni non indigeni in impianti per la
piscicoltura chiusi è ora permesso, e oltre una dozzina di specie ittiche
beneficia di nuovi nomi latini, in ossequio a una revisione internazionale
della nomenclatura.

La modifica entra in vigore il 1° gennaio 2001; per l'attuazione della
regolamentazione concernente i pesci da esca vivi, ai Cantoni è dato tempo
sino al 1° gennaio 2003.

Berna, 8 novembre 2000

ATEC         Dipartimento federale dell'Ambiente,
dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni
Servizio stampa

Informazioni: Erich Staub, capo della Sezione Pesca, Ufficio federale dell'
ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031 322 93 77.

Allegati: Ordinanza relativa alla legge sulla pesca