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Preventivo in nero - piano finanziario in rosso

COMUNICATO STAMPA

Preventivo in nero - piano finanziario in rosso

Per il prossimo anno, il Governo sottoporrà alle Camere federali un
preventivo in linea con il freno all 'indebitamento e con un saldo
positivo pari a 60 milioni circa. Per gli anni del piano finanziario
sono per contro necessari degli aggiustamenti. Invece di eccedenze, come
esigerebbe il freno all 'indebitamento, si registrano disavanzi, che
supereranno i 900 milioni nel 2006. La causa principale risiede nella
decisione presa dal Consiglio nazionale in merito alla soppressione
delle quote della Confederazione al punto di percento IVA a favore dell
'AVS e dell 'AI. In occasione della sua seduta di clausura di ieri il
Consiglio federale ha deciso di effettuare in autunno un 'analisi della
situazione politico-finanziaria, nell 'ambito della quale non solo si
occuperà della questione relativa a un eventuale messaggio sulle misure
di risanamento ma valuterà anche la possibilità di creare un ulteriore
margine di manovra per compiti nuovi e prioritari. Qualora il Parlamento
dovesse rivedere le decisioni già prese da una delle due Camere nel
settore sociale, nel piano finanziario potranno essere fissate priorità
di crescita per i settori formazione, ricerca e tecnologia (+6,0%),
previdenza sociale (+5,1%) nonché aiuto allo sviluppo e lotta contro la
criminalità organizzata, il riciclaggio di denaro, la corruzione e la
criminalità economica.

Il preventivo 2003 è stato allestito per la prima volta seguendo i
principi del freno all 'indebitamento. Per il prossimo anno, il
Consiglio federale presenterà alle Camere federali un preventivo in
linea con il freno all 'indebitamento e con un 'eccedenza pari a 60
milioni circa. Rispetto al preventivo dell 'anno in corso, il tasso di
crescita delle uscite è dell 'uno per cento circa; un confronto con il
piano finanziario dello scorso autunno evidenzia risparmi per circa 700
milioni. Questo risultato è stato possibile grazie ad aggiustamenti nei
principali settori di compiti. Oltre a correzioni delle stime, a
proroghe temporali dei trasferimenti e a tagli nel settore proprio
(costruzioni civili, servizi di terzi, misure salariali), sono stati
necessari aggiustamenti in tutti i settori di compiti più importanti, ad
esempio nel militare, nell 'agricoltura e nelle infrastrutture per il
traffico. In questi settori il raggiungimento degli obiettivi centrali
della politica del Consiglio federale non è però in pericolo. L 'avvio
di Esercito XXI è pertanto garantito.

Piano finanziario

Per gli anni del piano finanziario 2004-2006 è necessario operare degli
aggiustamenti. Invece di eccedenze, come esige il freno all
'indebitamento (tra l 'altro lo strumento del freno all 'indebitamento è
vincolante solo per il preventivo), si registrano disavanzi per circa
500 (2004), 600 (2005) e superiori ai 900 milioni (2006). Il piano
finanziario potrebbe soddisfare, sebbene a malapena, le esigenze poste
dal freno all 'indebitamento unicamente se il Parlamento ritornasse
sulle decisioni già prese da una delle due Camere in materia di
assicurazione contro le malattie e riguardo alla quota della
Confederazione al punto di percento IVA a favore dell 'AVS e dell 'AI.
In questo modo potranno essere fissate priorità di crescita per i
settori formazione, ricerca e tecnologia (+6,0%), previdenza sociale
(+5,1%) nonché aiuto allo sviluppo e lotta contro la criminalità
organizzata, il riciclaggio di denaro, la corruzione e la criminalità
economica.

Per il periodo di pianificazione 2003-2006 le entrate complessive
registrano, con il 4,2 per cento annuo, un 'evoluzione superiore all
'ipotizzata crescita economica media del 3,3 per cento. Le entrate
fiscali, il cui incremento è del 4,8 per cento sull 'intero periodo di
pianificazione, comprendono i previsti aumenti fiscali, ad esempio il
punto di percento IVA a favore dell 'AI (2005) e la tassa sul traffico
pesante commisurata alle prestazioni (2005). Queste maggiori entrate
rappresentano dei mezzi vincolati, che contribuiscono ad aumentare sia
la quota delle uscite della Confederazione sia l 'aliquota fiscale,
senza tuttavia influire sul conto finanziario. In queste cifre sono pure
considerate le perdite fiscali dovute alla riforma nell 'ambito dell
'imposizione della famiglia decisa dal Governo. Esse dovrebbero
ammontare al massimo a circa un miliardo di franchi annui (2005).

Congiuntura e freno all 'indebitamento

Il preventivo e il piano finanziario messi a punto durante l 'estate si
basano su uno scenario ottimista, ossia sull 'ipotesi di un
'accelerazione della ripresa economica nel prossimo anno, sostenuta
dagli effetti differiti della politica monetaria espansiva e da una
ripresa graduale del commercio estero. A queste condizioni, la
disoccupazione si manterrebbe bassa, l 'inflazione segnerebbe un leggero
rialzo e i tassi d 'interesse aumenterebbero in misura lieve. Il
preventivo e il piano finanziario si fondano sui seguenti indicatori
macroeconomici:

                     2002  Preventivo Piano finanziario
                           2003       2004-2006
PIL reale  (%)       1.0   2.0        1.8
Inflazione (%)       1.0   1.3        1.5
Tasso d'interesse (%)
-a breve termine     1.5   2.5        3.0
-a lungo termine     3.5   3.8        4.0

L 'ipotesi di una crescita economica reale per il prossimo anno collima
a grandi linee con i valori indicati attualmente dalle banche e dagli
istituti. Non si tiene pertanto conto del peggioramento delle
prospettive economiche delle ultime settimane, in primo luogo perché gli
effetti sulle entrate sono compresi implicitamente nelle proiezioni per
l 'anno in corso, in secondo luogo perché, proprio come stabilisce uno
dei principi del freno all 'indebitamento, in caso di minori entrate
legate alla congiuntura non bisogna reagire con tagli alle spese.

Dalle cifre aggiornate emerge chiaramente che, se alla Confederazione
vengono tolte le entrate attuali e quelle supplementari derivanti dall
'imposta sul valore aggiunto e destinate al finanziamento dell 'AVS e
dell 'AI, risulteranno pesanti conseguenze per le finanze federali. Il
Consiglio federale effettuerà in autunno un 'analisi della situazione
politico-finanziaria, nell 'ambito della quale non solo si occuperà
della questione relativa a un eventuale messaggio sulle misure di
risanamento ma valuterà anche la possibilità di creare un ulteriore
margine di manovra per compiti nuovi e prioritari.

Il messaggio concernente il preventivo 2003 nonché il rapporto relativo
al piano finanziario 2004-2006 saranno approvati dal Consiglio federale
a fine settembre 2002. Con la trasmissione al Parlamento di entrambi i
testi l 'opinione pubblica viene informata in dettaglio sull 'evoluzione
delle finanze federali dei prossimi anni.

Informazioni:
Peter Saurer, Amministrazione federale delle finanze, tel. 031 322 60 09

Karl Schwaar, Amministrazione federale delle finanze, tel. 031 323 86 09

Valutazione globale delle risorse nel settore del personale

Ad eccezione dei grandi progetti come la lotta alla criminalità
organizzata e al riciclaggio di denaro o l 'attuazione di Esercito XXI,
dalla primavera del 2000 il Consiglio federale non approva più
automaticamente risorse personali supplementari per far fronte a nuovi
compiti della Confederazione. Il Governo parte dal presupposto che i
dipartimenti possano e debbano liberare i mezzi necessari all
'esecuzione di nuovi compiti fissando priorità e stabilendo piani di
rinuncia. Pertanto, per quanto concerne le singole domande di mezzi
supplementari, esso si limita ora unicamente a prenderne atto e rinvia
la decisione sull 'eventuale attribuzione di posti supplementari e
ulteriori crediti in materia di personale al momento dell 'elaborazione
del preventivo per l 'anno successivo.

Unitamente alle sue decisioni sul preventivo, il Consiglio federale ha
preso atto il 21 agosto 2002 di una valutazione globale delle risorse
nel settore del personale. L 'obiettivo di tale valutazione è di
utilizzare in modo possibilmente parsimonioso la riserva relativamente
esigua di cui il Consiglio federale dispone quale margine di manovra. Da
anni tale riserva viene alimentata da risparmi conseguiti con i progetti
di riorganizzazione nell 'ambito della Riforma del Governo e dell
'amministrazione RGA.

Il margine di manovra potenziale dei dipartimenti e della Cancelleria
federale stimato alla fine del 2002 ha avuto un ruolo decisivo in merito
all 'entità dei fondi da ripartire. La decisione odierna del Consiglio
federale è stata motivata dall 'idea che tale margine di manovra debba
ammontare per tutti i dipartimenti all 'inizio dell 'esercizio 2003 ad
almeno l '1,5 per cento delle loro retribuzioni concernenti il
personale. Di conseguenza dalle sue riserve complessive di 12 milioni,
il Governo ne ha destinati 8 al DFAE, DFI, DFGP, DFF e DFE. Il margine
di manovra del Consiglio federale per il prossimo anno si riduce a soli
4 milioni e rappresenta l '1 per mille delle uscite complessive per il
settore del personale della Confederazione.

Informazioni: Markus Heuberger, Ufficio federale del personale, tel. 031
322 62 52

Parere del Consiglio federale sui progetti concernenti gli immobili

Negli ultimi anni, con il 4 per cento annuo, l 'Amministrazione federale
ha registrato un aumento sproporzionato di posti di lavoro a seguito di
nuovi compiti e dell 'incremento del lavoro a tempo parziale. I costi d
'investimento, le spese di locazione nonché i costi d 'esercizio per gli
impiegati della Confederazione sono pertanto pure aumentati. L 'aumento
dei posti di lavoro ha comportato negli ultimi anni ulteriori spese di
locazione; non è infatti possibile pianificare e realizzare in breve
tempo opere proprie.

La strategia del DFF (UFCL) è comunque di sostituire a lungo termine le
locazioni con la proprietà, che offre più vantaggi economici. Sono
pertanto stati elaborati diversi grandi progetti di costruzione o di
trasformazione che dovrebbero permettere di accogliere i nuovi posti di
lavoro. I costi progettati superano tuttavia di circa 100 milioni le
cifre previste nel piano finanziario per l 'anno 2006 che sono di gran
lunga superiori a quelle finora previste. Alcuni progetti dovranno
pertanto essere rinviati. Ieri, il Consiglio federale ha incaricato il
DFF (UFCL) di dare la priorità alla realizzazione dei progetti volti ad
assicurare un posto di lavoro al personale federale che sarà impiegato
per i nuovi compiti decisi dal Parlamento, come il disegno sull
'efficienza e per i nuovi Tribunali federali. I progetti già avviati
dovranno inoltre essere portati a termine, come ad esempio l
'ampliamento dell 'UFCOM a Bienne e l 'edificazione del DATEC a Ittigen
nonché il risanamento del vecchio edificio del Museo nazionale svizzero
di Zurigo.

Informazioni: Gregor Saladin, Bettina Hahnloser, Stampa e informazione
UFCL, tel. 031 325 50 03

Un centro di calcolo per tutta l 'Amministrazione federale

La Confederazione dovrebbe ricevere un centro di calcolo di alta
disponibilità per tutti i dipartimenti. Il Consiglio federale ha
autorizzato ieri un credito di impegno per il coordinamento dell
'implementazione. L 'Ufficio federale dell 'informatica e della
telecomunicazione (UFIT) dovrebbe assumere il ruolo guida.

Il Consiglio federale ha deciso che l 'estensione ulteriore della rete
di centri di calcolo d 'emergenza all 'interno dell 'Amministrazione
federale dovrà essere effettuata in modo coordinato. A tal fine, esso ha
concesso all 'UFIT un credito di impegno di 15,3 milioni di franchi.
Questa somma consentirà di estendere l 'infrastruttura per renderla
accessibile a tutti i fornitori di prestazioni in seno ai dipartimenti e
per equipaggiare di caratteristiche di alta disponibilità le
applicazioni e i sistemi più importanti utilizzati dai dipartimenti. In
questo modo, è possibile mantenere il più possibile bassi i costi di un
centro di calcolo d 'emergenza. Sia per la trasmissione sia per la
memorizzazione dei dati vengono applicate le più moderne tecnologie.
Dato che l 'informatica assume un 'importanza sempre maggiore per le
attività lavorative dell 'Amministrazione federale, il Consiglio
federale vuole garantire con questo investimento il proprio ruolo guida
anche nelle situazioni di crisi.

Informazioni: Jules Busslinger, Segreteria generale DFF, tel. 031 324 00
38

22 ago 2002

Dipartimento federale delle finanze DFF
Comunicazione
CH-3003 Berna
Tel.: ++41 (0)31 322 60 33
Fax: ++41 (0)31 323 38 52
e-mail: info@gs-efd.admin.ch
Internet: http://www.dff.admin.ch