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Riserve di oro eccedentarie: triplice sostegno al controprogetto di Consiglio federale e Parlamento

COMUNICATO STAMPA

Riserve di oro eccedentarie: triplice sostegno al controprogetto di
Consiglio federale e Parlamento

Chiaro appoggio all'articolo costituzionale "L'oro all'AVS, ai Cantoni e
alla Fondazione". In data odierna, il presidente della Confederazione
Kaspar Villiger, la Consigliera federale Ruth Dreifuss e il consigliere
di Stato Luigi Pedrazzini, presidente della Conferenza dei Governi
cantonali, hanno espresso i motivi per cui respingono l'iniziativa
sull'oro e sostengono il controprogetto di Consiglio federale e
Parlamento. Kaspar Villiger ha definito l'idea della ripartizione alla
base del controprogetto come equilibrata, dato che mira a mantenere il
valore reale del patrimonio, crea un equilibrio tra le generazioni,
rispetta gli interessi legittimi dei Cantoni e rende possibile
l'istituzione della Fondazione Svizzera solidale. Luigi Pedrazzini ha
posto l'accento sulle ripercussioni negative dell'iniziativa sui conti
cantonali e non da ultimo sui cittadini.

Il 22 settembre 2002 popolo e Cantoni voteranno sull'Inizativa sull'oro
e sul controprogetto "L'oro all'AVS, ai Cantoni e alla Fondazione".
L'altro oggetto in votazione è la legge sul mercato dell'energia
elettrica.

Il presidente della Confederazione Kaspar Villiger ha inoltre aggiunto
che l'idea di fondo dell'Iniziativa sull'oro è lodevole e si manifesta
peraltro anche nel controprogetto. Tuttavia l'iniziativa assegna questo
eccezionale colpo di fortuna (le riserve di oro eccedentarie della Banca
nazionale svizzera, BNS) a un fine unico e la sua formulazione non è una
delle più felici. Infatti essa renderebbe possibile anche la
scorporazione di ulteriori, non meglio definite, riserve di oro oltre le
previste 1'300 tonnellate. Ciò collegherebbe la questione del necessario
ammontare delle riserve della BNS con il finanziamento dell'AVS. La
politica delle riserve dovrebbe tuttavia orientarsi unicamente al
mandato costituzionale della Banca centrale. Ogni concatenamento con
problemi politici di tutti i giorni potrebbe pregiudicare l'indipendenza
costituzionale della Banca d'emissione. Ciò è inaccettabile.

 Comitato apartitico con modesti mezzi finanziari

Diversamente dagli autori dell'iniziativa, ha continuato Kaspar
Villiger, Consiglio federale e Parlamento non intendono utilizzare
l'intero patrimonio per un unico scopo. Il controprogetto considera in
misura equilibrata tre importanti rivendicazioni distribuendo equamente
il patrimonio in ragione di un terzo ciascuno ad AVS, ai Cantoni e alla
Fondazione Svizzera solidale. Sempre, secondo Villiger il controprogetto
contiene due importanti principi. Per primo, definisce con esattezza la
quantità di denaro disponibile sottraendo in tal modo le riserve della
Banca centrale alle quotidiane richieste politiche. Per secondo, il
controprogetto mantiene il valore reale del patrimonio, sulla cui
destinazione la prossima generazione potrà nuovamente pronunciarsi tra
30 anni. La proposta del Governo fornisce garanzie in quanto possono
essere utilizzati solo gli interessi di questo deposito, paragonabile a
un libretto di risparmio.

Con riferimento alla Fondazione, Kaspar Villiger ha evidenziato che il
Popolo può decidere liberamente, senza pressioni dall'esterno e senza
limitazioni, sull'istituzione di questa opera di solidarietà proiettata
al futuro. Secondo il presidente della Confederazione chi sostiene che
la Fondazione sia uno strumento di ricatto e serva a riparare gli errori
del passato non dice di proposito la verità e non fa politica in modo
onesto. Il tenore della legge è la prova di quanto egli sostiene per cui
invita tutti quanti a leggersela.

Villiger si è espresso anche sulla campagna a favore del controprogetto,
condotta dalla Società Svizzera dell'utilità pubblica diretta da Judith
Stamm, nonché da parecchie organizzazioni e personalità del mondo
politico ed economico. A suo avviso non si tratta del classico
meccanismo messo in atto per le votazioni dai partiti politici e dalle
cerchie economiche bensì di un movimento apartitico che non dispone di
grossi mezzi finanziari ma che è convinto della causa per la quale si
impegna. "Pochi soldi, ma tanta passione". Questa espressione si addice
bene all'oggetto in questione, che riguarda, interessa e affascina
cittadini non necessariamente impegnati politicamente.

Garantire a lungo termine il finanziamento dell'AVS

La Consigliera federale Ruth Dreifuss si è in seguito espressa sul tema
del finanziamento dell'AVS. A suo avviso è comunque certo che l'oro
eccedentario della Banca nazionale non può esonerare i responsabili dai
lavori di risanamento a lungo termine delle opere sociali. Anche se
affluissero nel fondo AVS, i 20 miliardi di franchi provenienti dalle
vendite dell'oro rimarrebbero solo per poco tempo nel fondo. La signora
Dreifuss ha affermato che il futuro dell'AVS non dipende dalla manna di
oro, bensì dal consolidamento nel lungo termine attraverso revisioni
ordinarie. Una boccata d'ossigeno come quella prevista dall'articolo
costituzionale "L'oro all'AVS, ai Cantoni e alla Fondazione" è comunque
benvenuta. Per contro l'iniziativa pregiudicherebbe due importanti
opportunità nel settore sociale: da un lato, la possibilità per i
Cantoni di investire sufficientemente nella politica sociale e,
dall'altro, l'occasione di rivitalizzare attraverso la Fondazione le
attività sociali e di sostenere progetti che altrimenti non godrebbero
delle necessarie risorse.

Riguardo alla Fondazione svizzera solidale la signora Dreifuss si è
detta convinta che questa opera potrebbe rivestire un ruolo di primo
piano ai fini del miglioramento della qualità di vita in Svizzera e
all'estero. Essa potrebbe ridare al nostro Paese quell'immagine per
lungo tempo legata alla tradizione di Henri Dunant, ovvero l'immagine di
uno Stato solidale e aperto in cui si riconosce ogni svizzero.

Pregiudizi ai budget cantonali

Secondo il Consigliere di Stato Luigi Pedrazzini, l'accettazione
dell'Iniziativa dell'UDE sull'oro priverebbe i Cantoni di importati e
irrinunciabili fonti finanziarie, peraltro legittimate dalla
Costituzione. Un'accettazione dell'iniziativa avrebbe dirette
ripercussioni negative sui budget dei Cantoni e, di riflesso, anche
sulla popolazione. La Conferenza dei Governi Cantonali respinge in modo
deciso, chiaro e convinto l'iniziativa dell'UDC e sostiene il
controprogetto di Consiglio federale e Parlamento, ritenendolo una
soluzione in grado di tutelare le risorse finanziarie dei Cantoni,
migliorare la situazione finanziaria dell'AVS e offrire al nostro Paese
l'opportunità di realizzare progetti utili e necessari nell'ambito della
solidarietà.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELLE FINANZE
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1.7.2002