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Stipendi dei quadri e onorari dei membri dei consigli di amministrazione di aziende parastatali federali disciplinati da una legge

COMUNICATO STAMPA

Stipendi dei quadri e onorari dei membri dei consigli di amministrazione
di aziende parastatali federali disciplinati da una legge

Il Consiglio federale è fondamentalmente d'accordo di introdurre una
norma legale per gli stipendi dei quadri e gli onorari dei membri dei
consigli di amministrazione di aziende parastatali federali. Nel suo
parere, approvato ieri, concernente l'iniziativa parlamentare della
Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N),
il Governo rileva che i suoi intendimenti e la proposta della CIP-N
mirano fondamentalmente a raggiungere medesimi obiettivi. Su alcuni
punti il parere del Consiglio federale diverge però da quello della
Commissione.

Nel suo rapporto del 25 aprile 2002 la Commissione delle istituzioni
politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) sostiene che il Consiglio
federale necessiti di una base legale che gli permetta di emanare
principi vincolanti. La Commissione intende inoltre garantire la
trasparenza non soltanto nei confronti della delegazione delle finanze
bensì anche nei confronti del Parlamento e dell'opinione pubblica. Essa
propone di completare la legge sul personale federale (LPers) con un
nuovo articolo che imponga al Consiglio federale di fissare i principi e
i valori di riferimento per gli stipendi dei dirigenti (comprese le
prestazioni accessorie), per gli onorari (comprese le prestazioni
accessorie) dei membri dei consigli di amministrazione nonché per gli
altri parametri contrattuali (ad es. la previdenza professionale e le
indennità di partenza) e per le occupazioni accessorie. Questi principi
dovrebbero valere per Posta, FFS e per altre aziende ed enti della
Confederazione che sottostanno alla LPers. Il Consiglio federale deve
provvedere affinché tali principi siano applicati anche nelle altre
imprese di diritto privato, di cui la Confederazione detiene la
maggioranza del capitale e dei voti, e nella SSR.

Nella sua risposta il Consiglio federale asserisce che i suoi
intendimenti e la proposta elaborata con l'iniziativa parlamentare della
CIP-N mirano fondamentalmente a raggiungere i medesimi obiettivi. In
linea generale il Governo è d'accordo con la proposta. Su tre punti il
suo parere diverge tuttavia da quello della Commissione:

1. Se le regole sulla trasparenza (obbligo di presentare un rendiconto)
dovrebbero valere per tutte le aziende interessate, il Consiglio
federale intende invece escludere dal campo d'applicazione dei principi
le aziende quotate in borsa (attualmente Swisscom SA).
2. Il Consiglio federale continua ad essere contrario alla pubblicazione
degli stipendi e degli onorari individuali comprese le prestazioni
accessorie. Ciò infatti lederebbe importanti aspetti della protezione
della personalità e dei dati e potrebbe svantaggiare le aziende
interessate sul mercato del lavoro.

3. Per considerazioni di ordine legislativo il Consiglio federale
ritiene poco opportuna l'introduzione in una legge di indicazioni
generiche come i valori di riferimento per le prestazioni massime e per
altre condizioni contrattuali. Il Governo è tuttavia disposto a fissare
dei criteri che permettano alle aziende di prendere le proprie decisioni
con chiarezza nel rispetto della situazione politica, sociale ed
economica del Paese.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELLE FINANZE
Servizio della stampa e dell'informazione

Informazioni:
Thierry Borel, Ufficio federale del personale, tel. 031 322 62 11
Hans-Rudolf Dörig, Segreteria generale DATEC, tel. 031 322 55 07

Ulteriori informazioni su comunicati stampa attuali si trovano sul
nostro sito internet: www.efd.admin.ch.

30.5.2002