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Legge federale sugli averi non rivendicati: procedura di consultazione con risultato controverso

COMUNICATO STAMPA

Legge federale sugli averi non rivendicati: procedura di consultazione
con risultato controverso

La procedura di consultazione concernente la legge federale ha avuto un
esito controverso. Il DFF istituirà quindi una piccola commissione di
esperti che dovrà presentare un rapporto entro la fine del 2003. La
legislazione auspicata in materia di averi non rivendicati deve definire
le condizioni quadro per l'autodisciplina.

In adempimento alle richieste formulate in diversi interventi
parlamentari, nel 1997 il Consiglio federale ha incaricato il
Dipartimento federale di giustizia e polizia di allestire un progetto di
legge per la procedura di consultazione relativa agli averi non
rivendicati. Nella seconda metà del 2000, il Dipartimento federale di
giustizia e polizia e il Dipartimento federale delle finanze hanno posto
in consultazione l'avamprogetto concernente una pertinente legge
federale. L'obbligo degli attori finanziari (di cui fanno parte le
banche e gli istituti di assicurazioni sottoposti alla vigilanza della
Confederazione) di annunciare gli averi ad una centrale d'informazione
istituita dallo Stato, qualora le numerose ricerche in merito diano
esito negativo e se dopo dieci anni tali averi non sono stati
rivendicati, nonché la devoluzione alla Confederazione degli averi che
dopo cinquant'anni non sono stati ancora rivendicati hanno costituito i
punti essenziali dell'avamprogetto.

Risultato della procedura di consultazione

La necessità di una normativa legale sugli averi non rivendicati ha
riscontrato un vasto consenso presso i partecipanti alla procedura di
consultazione. Controversi sono stati invece i pareri sull'impostazione
concreta di tale normativa. Le banche chiedono una legge che riconosca
l'autodisciplina, peraltro fortemente intensificata negli ultimi anni.
Sono stati rifiutati in particolare l'obbligo di annuncio degli averi
non rivendicati a una centrale d'informazione gestita dallo Stato e la
pubblicazione di tali averi.

I Cantoni desiderano partecipare al ricavato ottenuto dagli averi non
rivendicati. Altri partecipanti alla procedura di consultazione
desiderano un'utilizzazione a scopo vincolato degli averi non
rivendicati. Alcuni hanno anche espresso il desiderio che le pretese
relative agli averi non rivendicati possano essere fatte valere anche
dopo che gli averi in questione siano stati devoluti alla
Confederazione. Singoli partecipanti alla procedura di consultazione
esigono un'estensione del campo d'applicazione a settori non sottoposti
a vigilanza da leggi specifiche. Le assicurazioni sono invece del parere
che l'applicazione della legge si giustifica solo in relazione con le
assicurazioni di capitalizzazione sulla vita.

Ulteriore modo di procedere

Considerati i risultati controversi della consultazione, il Consiglio
federale ha incaricato il DFF di istituire una piccola commissione di
esperti. In tal modo si dovrebbe venire incontro alla richiesta di
prendere maggiormente in considerazione l'autodisciplina. Dapprima
bisognerà però esaminare il funzionamento dell'autodisciplina esercitata
attualmente dalle banche. La Commissione delle banche ha aperto le
rispettive inchieste. La legislazione auspicata deve definire le
condizioni quadro per l'autodisciplina, ad esempio l'obbligo degli
attori finanziari di costituire una centrale d'informazione per gli
averi non rivendicati.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELLE FINANZE
Servizio della stampa e dell'informazione

Informazioni:
- Barbara Schaerer, Amm. federale delle finanze, tel. 031 322 60 18
 - Felix Schöbi, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 322 53 57

Ulteriori informazioni su comunicati stampa attuali si trovano sul
nostro sito internet: www.dff.admin.ch/i

15.5.2002