Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Negoziati bilaterali Svizzera-UE; Lotta contro la frode: progressi ma ancora nessuna intesa

COMUNICATO STAMPA, 15.3.2002

Negoziati bilaterali Svizzera-UE; Lotta contro la frode: progressi ma
ancora nessuna intesa

La quinta tornata di negoziati ha registrato progressi in singole
questioni. Tuttavia la Svizzera e l'UE non si sono ancora accordate su
una formula comune per la lotta contro la frode. La soluzione presentata
dalla Svizzera soddisfa sostanzialmente le richieste dell'UE e potrebbe
risolvere in modo rapido ed efficiente i problemi nell'ambito della
frode, in particolare il contrabbando di sigarette. Per contro l'UE
vuole andare oltre la soluzione originaria e orientarsi all'"Acquis
communautaire". Un nuovo incontro è previsto per il 18 aprile 2002 a
Bruxelles.

Un'intesa è stata trovata sul principio secondo cui l'accordo
contemplerà i delitti connessi con il traffico di merci e di servizi che
concernono le imposte indirette (imposte sul valore aggiunto per le
importazioni, imposte di consumo, dazi) e i sussidi. Le imposte dirette
sono escluse. Nel corso dei negoziati la Svizzera ha dimostrato
flessibilità e volontà di risolvere i problemi nell'interesse di una
rapida soluzione della questione centrale, ovvero della lotta contro la
frode, segnatamente della frode doganale e del contrabbando di
sigarette. La Svizzera sarebbe disposta a rinunciare al criterio del
superamento di una linea doganale e a cooperare con l'UE anche quando il
traffico di merci o servizi avviene esclusivamente in un Paese dell'UE.
La Svizzera potrebbe accettare una clausola generale e inserire
nell'accordo il riciclaggio di denaro conformemente alla definizione
dell'ONU valida a livello internazionale. Secondo la parte Svizzera la
necessaria presa in considerazione dei principi ancorati nel suo diritto
(doppia punibilità, principio di specialità, effetto sospensivo dei
rimedi giuridici) non pregiudicherebbe l'efficace lotta contro la frode.

Il punto cruciale resta l'"Acquis communautaire"
In linea generale, l'UE vuole riprendere nell'accordo l'"Acquis
communautaire", ossia il complesso del diritto dell'UE. Questo
comprometterebbe principi giuridici come la doppia punibilità e
l'effetto sospensivo dei rimedi giuridici, cui la Svizzera in qualità di
Paese non membro dell'UE non vuole rinunciare. Entrambe le delegazioni
proseguiranno  i negoziati il prossimo 18 aprile a Bruxelles.

La posizione della Svizzera:
Nel quadro del proprio ordinamento giuridico, la Svizzera è disposta a
cercare rapidamente soluzioni per combattere in modo efficiente la frode
doganale. Essa non ha nessun interesse a tollerare la truffa in materia
di tasse o a costituire una piattaforma del contrabbando organizzato.
Per questa ragione è necessario concordare, tramite trattato
internazionale, una maggiore assistenza amministrativa e giudiziaria. Al
riguardo potrebbero essere integrati anche il contrabbando professionale
e le frodi in materia di sussidi all'esportazione. In questi casi
verrebbe abolito anche il segreto bancario. L'applicazione di misure
coercitive, come ad esempio il sequestro di documenti, sarebbe
ammissibile anche in una procedura di assistenza amministrativa. In tal
modo verrebbero colpiti rapidamente ed efficacemente anche i grandi casi
di frode come quelli diventati famosi negli ultimi anni, cui hanno
partecipato organizzatori dalla Svizzera. La Svizzera potrebbe fornire
assistenza amministrativa e giudiziaria anche se la merce di
contrabbando non è transitata su territorio elvetico.

Informazioni dopo le ore 17.00:
Direttore generale delle dogane Rudolf Dietrich, tel. 031 / 322.65.01

15 marzo 2002