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“Traffici” illegali di cavalli da sella al confine

AFD-COMUNICATO STAMPA

“Traffici” illegali di cavalli da sella al confine

La dogana svizzera si occupa da parecchio tempo di diversi “traffici”
illegali concernenti centinaia di cavalli da sella. L'inchiesta si
estende a quasi tutto il territorio nazionale. Nel primo circondario
doganale (Basilea) sono stati importati illegalmente 60 cavalli; nella
faccenda sono coinvolte 37 persone. Anche nel secondo circondario
(Sciaffusa) sono state scoperte oltre 110 importazioni illegali di
cavalli; le persone implicate in tale traffico erano 61. Nella Svizzera
romanda (circondario III) sono in corso ulteriori indagini.

Le infrazioni accertate vanno dalla falsa dichiarazione del valore della
merce o dell'importatore/destinatario (cessioni del contingente non
ammesse) alla sostituzione di cavalli importati temporaneamente con
carta di passo e al contrabbando vero e proprio di cavalli attraverso
valichi di confine non occupati. Sono inoltre in corso dei chiarimenti
nell'ambito di una domanda di assistenza giudiziaria presentata dalle
autorità germaniche.
La complessa inchiesta ha consentito di identificare gli acquirenti, dal
lago Bodanico al Vallese. Numerosi di questi appassionati di cavalli
erano direttamente o indirettamente coinvolti nel contrabbando. Mentre
alcuni acquirenti tolleravano semplicemente il contrabbando, altri vi
hanno partecipato attivamente convenendo con gli autori del reato le
modalità prima dell'importazione del loro cavallo.

Circondario di Basilea
In tale circondario si sono ottenuti i primi risultati. Tra il 1996 e il
1999 sono stati importati illegalmente in Svizzera dalla Francia 62
cavalli. Alla Cassa federale sono pertanto stati sottratti circa 240'000
franchi. Nella procedura penale sono coinvolte 25 persone. Altri 12
acquirenti saranno confrontati con una riscossione posticipata del
dazio.
Come già annunciato nel 2000, il contrabbando di cavalli veniva
organizzato dall'Alsazia. L'organizzazione criminale, che conosce molto
bene la regione, ha scelto per le sue attività i valichi di confine non
occupati od occupati sporadicamente situati tra Boncourt e Basilea. I
cavalli venivano trasportati attraverso il confine soprattutto a tarda
sera o durante la notte. Inoltre, gli autori del reato non si tiravano
certo indietro e contrabbandavano in Svizzera singoli cavalli
utilizzando abusivamente dei documenti doganali già esistenti. A tal
fine passavano intenzionalmente attraverso valichi di confine occupati
presso i quali erano conosciuti come importatori di cavalli; grazie a
tale procedura potevano quindi contare sul fatto di essere sottoposti
solo sporadicamente a un controllo proporzionato ai rischi.
Soltanto nel I circondario doganale, comprendente i cantoni di
Basilea-Città, Basilea-Campagna, Argovia (senza i distretti di Baden e
Zurzach), Berna, Soletta, Giura, Lucerna, Obvaldo e Nidvaldo, sono state
incolpate 19 persone. I servizi inquirenti del II circondario (con sede
principale a Zurigo), risp. del III circondario (con sede principale a
Ginevra) hanno avviato una procedura penale nei confronti di altre sei
persone. Le decisioni relative alle riscossioni posticipate dei tributi
d'entrata non sono ancora cresciute in giudicato.

Le disposizioni d'importazione concernenti i cavalli
L'importazione di cavalli è disciplinata nell'ordinanza del 7 dicembre
1998 sulle importazioni agricole. Chiunque intende importare un cavallo
deve essere in possesso di un permesso generale d'importazione
dell'Ufficio federale dell'agricoltura. Esso viene rilasciato verso
domanda scritta alle persone fisiche e giuridiche nonché alle comunità
di persone che hanno il loro domicilio o la loro sede in Svizzera.
All'atto dell'importazione di un cavallo da sella viene attualmente
riscosso un dazio di 3'834 franchi. Ad esso si aggiunge l'imposta sul
valore aggiunto del 2,4 percento. I cavalli importati nell'ambito del
contingente doganale soggiacciono soltanto a un dazio di 120 franchi per
capo e all'IVA. All'atto dell'importazione i cavalli devono inoltre
essere sottoposti alla visita veterinaria di confine.
Per quanto concerne le infrazioni accertate nel II circondario (Svizzera
centrale e orientale), trattasi prevalentemente di cessioni del
contingente, non ammesse sino alla fine del 1998.
Le indagini hanno portato alla luce 110 importazioni illegali di
cavalli. Presso 61 persone sono stati riscossi posticipatamente dei
tributi per oltre 700'000 franchi. Sebbene i termini non siano ancora
scaduti, sono già pervenuti dei ricorsi contro alcune riscossioni
posticipate. Nei confronti di 33 persone è stata inoltre avviata una
procedura penale. Sono ancora in corso ulteriori indagini.
Come negli altri due circondari doganali, anche nel III circondario
(Svizzera romanda) vi sono numerose procedure in sospeso. Un caso
concernente l'importazione illegale di 8 cavalli da sella è stato
archiviato. 8 persone hanno ricevuto delle notifiche di riscossione
posticipata. Sebbene i termini non siano ancora scaduti, sono già
pervenuti dei ricorsi contro alcune riscossioni posticipate. Nei
confronti di  5 persone è stata avviata una procedura penale.
Assistenza giudiziaria internazionale: gli inquirenti svizzeri svolgono
delle indagini concernenti l'importazione illegale di cavalli in
Germania per la procura di Mannheim (dichiarazioni errate del valore).
Anche questo voluminoso incarto non è ancora stato sbrigato.

AMMINISTRAZIONE FEDERALE DELLE DOGANE - INFORMAZIONE

 Persone di contatto:
Intero incarto: Serge Gumy, div. Cause penali della Direzione generale
delle dogane,
tel. 031 322 67 98

Presso i servizi inquirenti (SI)
Luogo Nome, funzione Telefono
Basilea Edwin Bolliger, capo SI Basilea
Manfred Bruni, sost. capo SI Basilea
Beat Pfammatter, capogruppo Inchieste G 061 28 71 161
G 061 28 71 164
G 061 28 71 163
Sciaffusa/Zurigo Peter Glaus, capo Inchieste preliminari
 G 01 298 10 50

Ginevra/Losanna Daniel Piquilloud, capo Inchieste preliminari GE
Jérôme Coquoz, capo SI Losanna G 022 747 73 02
G 021 342 03 21

Nel nostro sito web www.efd.admin.ch (sotto"Hot Spot") trovate ulteriori
informazioni concernenti i comunicati stampa attuali.

1.3.2002