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Il Consiglio federale è sempre contrario all'introduzione della tassa Tobin

COMUNICATO STAMPA

Intervento parlamentare

Il Consiglio federale è sempre contrario all'introduzione della tassa
Tobin

Il Consiglio federale è tuttora convinto che un cambiamento radicale del
sistema finanziario internazionale non sarebbe né auspicabile né
realizzabile. A tale proposito, esso ha risposto in data odierna ad un
postulato della Commissione dell'economia e dei tributi (CET) del
Consiglio nazionale (minoranza Remo Gysin PS/BS). Il Consiglio federale
ritiene che un'imposta sulle transazioni valutarie internazionali, come
richiesto in origine dal teorico americano James Tobin, non sia
tecnicamente realizzabile né economicamente auspicabile.
Il Consiglio federale non è del parere che l'introduzione di un'imposta
sulle transazioni valutarie (la cosiddetta tassa Tobin) sia realizzabile
sul piano politico. La tassa Tobin avrebbe soprattutto effetti distorti
difficilmente valutabili sui mercati dei capitali. Inoltre essa non
colpirebbe in primo luogo le cause delle crisi finanziarie e monetarie
bensì i loro sintomi. Il Consiglio federale solleva altresì dubbi sulla
ragionevolezza di una simile tassa sotto il profilo economico.
Per contro, il Consiglio federale sostiene attivamente le discussioni
sul consolidamento del sistema monetario e finanziario internazionale in
seno alle istituzioni Bretton Woods come pure negli organi della Banca
dei regolamenti internazionali (BRI) e del Gruppo dei Dieci (G10).
Questi mirano in primo luogo a rendere trasparente la politica economica
dei Paesi membri del FMI nonché il fondo monetario stesso. Il FMI deve
inoltre orientarsi maggiormente alla prevenzione delle crisi e alle
questioni concernenti i mercati finanziari. Infine, il maggior
coinvolgimento del settore privato nella gestione delle crisi deve
consentire di ridurre il possibile incentivo al rischio (Moral Hazard)
attraverso crediti ufficiali. Secondo il Consiglio federale, un
meccanismo efficiente e trasparente volto a ristrutturare i debiti
sovrani sarebbe un elemento importante per coinvolgere in maniera
efficace il settore privato nella soluzione di crisi finanziarie
internazionali. Esso approva pertanto la discussione che si sta
svolgendo in seno al FMI sull'introduzione di una  procedura in caso di
insolvenza per gli Stati eccessivamente indebitati.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELLE FINANZE
Servizio della stampa e dell'informazione

Informazioni:
Giorgio Dhima, Amministrazione federale delle finanze, tel.: 031 322 60
48

Ulteriori informazioni sui comunicati stampa attuali si trovano nella
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27.2.2002