Anche le costruzioni federali all'estero devono essere accessibili ai disabili

COMUNICATO STAMPA

Intervento parlamentare

Anche le costruzioni federali all'estero devono essere accessibili ai
disabili

I locali destinati all'uso pubblico di immobili della Confederazione
situati all'estero devono essere resi accessibili ai disabili. È questo
il principio sostenuto dal Consiglio federale nella sua risposta,
approvata oggi, all'interrogazione ordinaria del consigliere nazionale
Jean-Paul Glasson (PLR/FR).
In un'interrogazione ordinaria il consigliere nazionale Jean-Paul
Glasson (PLR/FR) ha chiesto informazioni riguardanti l'ambasciata
svizzera a Parigi. Nel quadro dei lavori di rinnovo è stata sistemata
una rampa d'accesso per permettere ai disabili di accedere alla
cancelleria. Inoltre, al pianterreno è stato disposto uno sportello,
così che le persone disabili non devono salire al primo piano che
peraltro è raggiungibile solamente dalle scale.
Nella sua risposta il Consiglio federale rileva che, laddove non sia
ancora avvenuto e qualora le circostanze lo permettano, in occasione dei
lavori di rinnovo degli immobili occupati dalle missioni diplomatiche e
consolari svizzere all'estero, le parti destinate all'uso pubblico
vengono trasformate in modo da facilitare l'accesso a persone colpite
nella loro mobilità. Il Consiglio federale aggiunge inoltre che,
attualmente, il Parlamento sta deliberando sul disegno della legge sui
disabili, che contiene disposizioni concernenti la garanzia dell'accesso
alle costruzioni e agli impianti pubblici nonché la possibilità di
fruire delle prestazioni destinate al pubblico. Il disegno di legge
contiene anche prescrizioni relative ai locali della Confederazione che
si trovano all'estero.

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27.2.2002