Nessun pedinamento di clienti bancari italiani da parte delle autorità elvetiche

COMUNICATO STAMPA

Nessun pedinamento di clienti bancari italiani da parte delle autorità
elvetiche

Il Consiglio federale non è a conoscenza che autorità svizzere abbiano
aiutato la Magistratura italiana a filmare cittadini italiani mentre
svolgevano operazioni bancarie in Svizzera. Questo è quanto scrive il
Governo nella sua risposta odierna a un'interpellanza del Consigliere
nazionale Flavio Maspoli (Lega/TI), che si era fondato su un articolo di
"Milano Finanza".

Il Consiglio federale afferma che né il Ministero pubblico della
Confederazione né l'Amministrazione federale delle contribuzioni e
neppure la Commissione federale delle banche sono a conoscenza di fatti
simili. L'articolo di giornale è d'altronde talmente vago che
s'impongono seri dubbi sulla sua veridicità. Di conseguenza, in mancanza
d'indizi concreti, il Ministero pubblico della Confederazione non
intravede nessuna ragione per esaminare se sussitano le fattispecie di
atti compiuti senza autorizzazione per conto di uno Stato estero (art.
271 CP) oppure di spionaggio economico (art. 273 CP). Infine, la
violazione del segreto bancario non sarebbe comunque data anche se si
fosse giunti ai fatti in questione, in quanto questo delitto potrebbe
essenzialmente essere commesso solo dagli organi della banca, ma non da
terzi.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELLE FINANZE
Servizio della stampe e dell'informazione

Informazioni: Bruno Dorner, Dipartimento federale delle finanze, tel.
(031) 322 61 90

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7.12.2001