Stemma della Svizzera

CONFOEDERATIO HELVETICA
Le autorità federali della Confederazione Svizzera

Home page
Mail
Cerca

Progetti di politica finanziaria in votazione: Un SÌ e due NO da parte di Villiger e Deiss

COMUNICATO STAMPA

Progetti di politica finanziaria in votazione: Un SÌ e due NO da parte
di Villiger e Deiss

SÌ al freno all'indebitamento, NO all'iniziativa "Tassare l'energia e
non il lavoro", NO all'inizativa per un'imposta sugli utili da capitale
sono le posizioni rappresentate dai Consiglieri federali Kaspar Villiger
e Joseph Deiss nell'odierna conferenza stampa tenutasi a Berna in
occasione dell'inizio della campagna concernente i progetti di politica
finanziaria in votazione.

Il prossimo 2 dicembre, Popolo e Cantoni si potranno pronunciare su
cinque oggetti in votazione. Si tratta del freno all'indebitamento e di
quattro iniziative popolari, di cui due concernono il Dipartimento
federale delle finanze (DFF) e due il Dipartimento della difesa, della
protezione della popolazione e dello sport (DDPS): "Per garantire l'AVS
- tassare l'energia e non il lavoro!", "Per un'imposta sugli utili da
capitale", "Per una politica di sicurezza credibile e una Svizzera senza
esercito" e "La solidarietà crea sicurezza: per un servizio civile
volontario per la pace".

Villiger ha nuovamente ricordato che è stato possibile ristabilire
l'equilibrio delle finanze federali attraverso l'obiettivo di bilancio
2001, il programma di stabilizzazione, una coerente disciplina in
materia di spese e grazie a una congiuntura favorevole. Lo straordinario
risultato conseguito nel 2000 ha però già provocato un rilassamento
della disciplina nella parte delle spese. Numerose richieste, che prese
separatamente sembravano plausibili, hanno comportato nel loro insieme
ripercussioni inaccettabili; lo stesso dicasi di esagerate richieste di
sgravi fiscali. E tutto ciò in un periodo caratterizzato da imprevisti
che costringono la Confederazione a metter mano al portafoglio e per di
più in modo consistente (conseguenze degli atti terroristici, Swissair)
per evitare danni durevoli all'economia globale del nostro Paese.

Villiger ha aggiunto che il freno all'indebitamento, ancorato nella
Costituzione federale, è necessario per impedire una ricaduta
nell'economia dei debiti, per salvaguardare quanto raggiunto assieme e
per permettere alle generazioni future di plasmare il proprio avvenire.
Lo strumento del freno all'indebitamento consente una politica
finanziaria sostenibile a beneficio di tutti e soprattutto delle
generazioni future, il cui margine di manovra politico non dovrà d'ora
innanzi più essere condizionato da elevati interessi passivi. Egli
invita quindi popolo e Cantoni a mettere nell'urna un SÌ il prossimo 2
dicembre.

Con riferimento all'inizativa "Tassare l'energia e non il lavoro", il
Consigliere federale Joseph Deiss ha affermato che l'intenzione di
operare uno sgravio fiscale del lavoro per aumentarne la domanda e di
tassare per contro l'energia - bene quantitativamente scarso - è di per
sé una buona idea. Dato che lo scorso anno il Popolo ha però già
respinto un simile progetto, il Governo intende occuparsi nuovamente di
questa tematica solo più avanti nel tempo. Pur presentando una buona
idea di fondo, l'iniziativa evidenzia anche importanti lacune. A titolo
d'esempio, essa disciplina il finanziamento di un eventuale abbassamento
dell'età del pensionamento, senza però richiedere un tale riduzione.
D'altra parte, nella Costituzione non viene fissata nessuna aliquota
massima dell'imposizione dell'energia, per cui imprese e privati non
potrebbero valutare le ripercussioni economiche e finanziarie. Inoltre,
in un'ottica economica ed ecologica non sarebbe molto sensato tassare le
forze idriche, provocando in tal modo un rincaro della più importante e
pulita fonte di energia indigena. Per tutte queste ragioni il
Consigliere federale Deiss raccomanda a popolo e Cantoni di respingere
l'iniziativa.

Per quanto concerne l'imposta sugli utili da capitale, Deiss ha voluto
chiarire che la Svizzera, a differenza della maggior parte degli altri
Paesi applica (a livello cantonale) imposte sulla sostanza. Queste
imposte sono più semplici da prelevare che non l'imposta sugli utili da
capitale e, dal momento che colpiscono la crescita patrimoniale, gravano
quindi anche l'utile. Un cumulo delle due imposte non è pensabile sul
lungo termine; un'imposta sugli utili da capitale a livello federale
penalizzerebbe i Cantoni. La riscossione di un'imposta sugli utili da
capitale è molto dispendiosa mentre il suo prodotto dipende fortemente
dall'andamento borsistico e sarebbe di conseguenza irregolare e poco
redditizio. Egli raccomanda perciò a Popolo e Cantoni di respingere
l'iniziativa e di porre quindi un NO nell'urna.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELLE FINANZE
Servizio della stampa e dell'informazioni

Informazioni:
Lukas Schneider, Amministrazione federale delle contribuzioni, tel.:
(031) 324 91 29
Margrit Himmel, Amministrazione federale delle finanze, tel.: (031) 324
86 88
Peter Saurer, Amministrazione federale delle finanze, tel.: (031) 322 60
09

Ulteriori informazioni su comunicati stampa attuali si trovano nella
rubrica "hot spot" del nostro sito internet: www.efd.admin.ch

22.10.2001