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Accordo sul Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi

COMUNICATO STAMPA

Accordo sul Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi

Le Alpi devono essere protette dagli effetti nocivi del traffico. Dopo anni
di trattative, gli Stati che aderiscono alla Convenzione delle Alpi hanno
approvato il Protocollo Trasporti nell'ambito della VI Conferenza delle Alpi
svoltasi presso il Centro Congressi e della Cultura di Lucerna. Quest'ultimo
Protocollo centrale ridà slancio alla Convenzione delle Alpi. Nel quadro
della Conferenza è stata decisa l'istituzione di un Segretariato permanente
della Convenzione delle Alpi. Inoltre sono stati approvati i rapporti
sull'attuazione della Convenzione delle Alpi, sugli obiettivi di qualità
ambientale per le Alpi e sull'inverno di valanghe 1998/99. Essi forniscono
spunti importanti ai fini dell'attuazione della Convenzione delle Alpi.

"La Conferenza delle Alpi ha il potenziale di rappresentare molto di più di
un progetto di sviluppo sostenibile delle Alpi", è quanto ha affermato il
Consigliere federale Moritz Leuenberger nel suo discorso d'apertura della
Conferenza Ministeriale da lui presieduta. "Essa rappresenta una grande
opportunità per la collaborazione transfrontaliera in tutta Europa". Alla
Conferenza hanno partecipato le Parti contraenti Germania, Francia, Italia,
Liechtenstein, Monaco, Austria, Slovenia e Svizzera nonché numerose
organizzazioni non governative. Durante la prima giornata il Consigliere
federale Leuenberger ha illustrato ai partecipanti la politica svizzera dei
trasporti e ha mostrato loro i lavori in corso al cunicolo d'accesso della
galleria di base della NFTA. Nel corso della seconda giornata di lavori le
Parti contraenti hanno adottato numerose decisioni importanti.

I Paesi dell'arco alpino si sono accordati sui seguenti punti importanti del
Protocollo Trasporti:

- le nuove costruzioni e le modifiche sostanziali alle infrastrutture del
traffico devono essere concordate tra i Paesi;
- saranno favoriti i mezzi di trasporto compatibili con l'ambiente;
- si rinuncia alla costruzione di nuove strade transalpine;
- i costi per nuove costruzioni destinate alle infrastrutture del traffico
vanno a carico di chi li genera.

Il Protocollo sulla composizione delle controversie serve ad appianare le
divergenze d'opinione relative all'attuazione e all'interpretazione delle
disposizioni della Convenzione delle Alpi e dei suoi Protocolli. Il
Protocollo stabilisce una procedura obbligatoria che si conclude con una
sentenza vincolante.

Il Segretariato della Convenzione delle Alpi era gestito finora dal Paese
cui veniva affidata la presidenza della Conferenza delle Alpi.
Quest'alternanza si è rivelata poco soddisfacente. Con la decisione a favore
del Segretariato permanente la Conferenza delle Alpi ha optato per una
soluzione efficiente. Il concorso che dovrebbe essere bandito entro la fine
dell'anno, consente ai Comuni dei Paesi alpini di candidarsi per la sede del
Comitato permanente. La decisione sulla sede sarà presa durante la prossima
Conferenza delle Alpi.

Sulla base del Rapporto sull'inverno di valanghe 1998 / 1999 la Conferenza
delle Alpi ha condotto un dibattito animato. Il rapporto, elaborato dalla
Svizzera, giunge alla conclusione che

- le misure di prevenzione adottate finora hanno dato buoni risultati,
- la collaborazione transfrontaliera va intensificata,
- gli ulteriori lavori sono da estendere ai settori delle piene, delle
colate di detriti e delle frane, e
- la politica sul clima va costantemente incentivata.

La presidenza della Conferenza delle Alpi passa, per i prossimi due anni,
dalla Svizzera all'Italia.

Attuazione: la Conferenza delle Alpi si accorda su principi importanti

La Conferenza delle Alpi ha adottato dodici principi per l'attuazione della
Convenzione delle Alpi e dei suoi Protocolli. Alcuni esempi:
Principio 1: L'attuazione della Convenzione delle Alpi rispetta i principi
della prevenzione, della causalità e della cooperazione. Segue il principio
dello sviluppo sostenibile.
Principio 2: L'attuazione della Convenzione delle Alpi e dei suoi Protocolli
avviene sulla base del principio di sussidiarietà.
Il contributo delle organizzazioni e istituzioni non governative
(Commissione internazionale della protezione delle Alpi CIPRA, Rete di
Comuni "Alleanza nelle Alpi", Euromontana) è importante ai fini
dell'attuazione della Convenzione delle Alpi.

Berna, 31 ottobre 2000

ATEC Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e
delle comunicazioni
Servizio stampa

Informazioni:

Arthur Mohr, Presidente del Comitato permanente della Convenzione delle
Alpi, capo della Divisione Economia e ricerca, Ufficio federale
dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031 322 93 29;
079 687 11 69

Maria Senn, coordinatrice della Convenzione delle Alpi, Divisione Economia e
ricerca, Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio
(UFAFP), tel. 031 322 22 82; 079 687 11 80.

Peter Greminger, capo del settore Bosco di protezione e pericoli naturali,
Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel.
031 324 78 61 (Rapporto inverno di valanghe).

Rolf Zimmermann, sezione Affari internazionali, Ufficio federale dei
Trasporti (UFT), tel. 031 322 57 51 (Protocollo Trasporti).

Rolf Wespe, capo dell'Informazione UFAFP, tel. 079 277 51 83.

Irène Troxler, portavoce UFAFP, tel. 079 670 68 15.