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Estremismo di destra/Il CF intende combattere assieme ai Cantoni


Il Consiglio federale intende combattere assieme ai Cantoni l'estremismo di
destra

Mercoledì il Consiglio federale ha trattato la questione dell'estremismo di
destra in Svizzera. Ha proceduto a un'analisi della situazione, esprimendo
nel contempo la sua preoccupazione per i fatti delle ultime settimane. Ha
manifestato la sua volontà di utilizzare tutte le possibilità d'intervento
politiche e giuridiche per lottare, insieme ai Cantoni e ai Comuni, contro
la tendenza in atto.

L'estremismo di destra è aumentato

Il Consiglio federale ha preso atto che dopo una chiara diminuzione di
episodi dell'estrema destra negli anni fra il 1993 e il 1997, l'estremismo
di destra si è di nuovo rafforzato a partire dal 1999. Il punto di forza è
costituito dagli skinhead. Si calcola che lo zoccolo duro di tale gruppo
comprenda circa 600-700 persone. L'estremismo di destra cresce soprattutto
nella Svizzera tedesca; le nuove leve provengono principalmente dai Cantoni
Zurigo, Argovia, Berna, Lucerna e Basilea, ma anche dalla Svizzera romanda.
La Polizia federale ha a più riprese messo in guardia le autorità su un tale
sviluppo, da ultimo nel suo Rapporto sulla protezione dello Stato, del 1999.

Attualmente vi sono tentativi di attivare gli skinhead svizzeri dalla
Germania. In concomitanza con tali tentativi, nell'aprile del 2000, è stato
fondato a Berna un partito nazionaldemocratico della Svizzera
(Nationaldemokratische Partei der Schweiz NPS). Questo partito continua a
essere attivo e cerca contatti con il partito nazionaldemocratico della
Germana (Nationaldemokratische Partei Deutschlands NPD). Dal 1995 sono stati
pronunciati otto divieti d'entrata contro noti estremisti di destra
tedeschi.

Crescente propensione alla violenza

Sono motivo di preoccupazione sia l'ulteriore crescita della propensione
alla violenza sia l'utilizzazione di moderni mezzi di comunicazione
nell'organizzazione di manifestazioni e nella diffusione di idee
dell'estrema destra. Su intervento della Polizia federale parecchi siti
presso fornitori d'accesso (provider) svizzeri sono stati chiusi. Visto però
che la diffusione di tali idee avviene spesso per il tramite di server
all'estero, l'effetto di dette misure è limitato.

Secondo il parere del Consiglio federale un ulteriore aumento delle attività
dell'estrema destra in Svizzera non è da escludere. La situazione
diventerebbe problematica se in seguito a un eventuale divieto in Germania
il partito nazionaldemocratico di Germania volesse trasferire la sua
attività in Svizzera.

La situazione richiede che le autorità politiche restino vigili e prendano
in esame strumenti di prevenzione e di repressione, alla stregua di quanto
sta facendo il Dipartimento federale di giustizia e polizia. Occorre inoltre
impedire che partiti di estrema destra tedeschi trasferiscano il loro campo
d'azione in Svizzera. Al fine di contenere l'estremismo di destra, la
Polizia federale e gli organi cantonali preposti alla protezione dello Stato
devono intensificare la prevenzione, la repressione, la coordinazione e
l'informazione.

Il Consiglio federale reputa tuttavia che il problema non possa essere
risolto con il solo approccio mediante misure di polizia. Occorre scoprire
le cause per poter intervenire precocemente a livello di opinione pubblica e
di scuola. La Commissione consultiva in materia di sicurezza interna
prevista nella legge federale sulle misure per la salvaguardia della
sicurezza interna (LMSI) sarà istituita prossimamente.

Berna, 23 agosto 2000

Altre informazioni: Urs von Daeniken, Capo della polizia federale, tel. 031
322 45 14