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Niente più vecchie traversine ferroviarie nei giardini e nei parchi giochi

COMUNICATO STAMPA

In consultazione la modifica dell'ordinanza sulle sostanze

Niente più vecchie traversine ferroviarie nei giardini e nei parchi giochi

La vendita a privati di traversine ferroviarie in disuso, impregnate con
olio di catrame, dev'essere vietata. Le vecchie traversine non devono più
essere vendute per essere poi utilizzate nei giardini e nei parchi giochi
dei bambini. Esse contengono una sostanza che, a contatto con la pelle, può
provocare il cancro. Per le sostanze cancerogene contenute nei prodotti
destinati al trattamento del legno dovranno, in futuro, applicarsi valori
limite nettamente inferiori. Sono questi i due punti principali della
modifica relativa all'ordinanza sulle sostanze che il Dipartimento federale
dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (ATEC) ha
inviato oggi in consultazione.

Il Dipartimento ATEC intende ampliare l'ordinanza sulle sostanze
introducendo i due nuovi valori limite seguenti: il primo, di 50 milligrammi
per chilogrammo (ppm) per il benzo(a)pirene contenuto nei prodotti per la
protezione del legno a base di olio di catrame, e il secondo, pari al 3% per
i fenoli idrosolubili. Le ferrovie potranno cedere a terzi le loro
traversine soltanto se queste saranno state trattate con prodotti che
rispettano i nuovi valori limite. Il legno impregnato potrà però essere
utilizzato soltanto per le costruzioni ferroviarie, le opere di protezione
sui pendii, oppure per altri impieghi non pericolosi per le persone e gli
animali da reddito. L'ordinanza si applica a tutti i prodotti lignei
impregnati con olio di catrame, quindi per esempio anche ai recinti per i
giardini e ai paletti.

Le traversine ferroviarie contengono sostanze cancerogene

La durata di vita delle traversine ferroviarie può arrivare sino a 25 anni.
Durante questo periodo, esse rilasciano nell'ambiente circa un terzo dei 15
kg di olio di catrame con cui sono state impregnate. Nel legno delle
traversine rimangono soprattutto i componenti difficilmente volatili, com'è
stato stabilito in uno studio dell'LPMR. L'olio di catrame è costituito per
l'85% da idrocarburi aromatici policiclici (PAH), i quali sono difficilmente
biodegradabili, si concentrano negli esseri viventi e sono tossici per gli
organismi acquatici. Alcuni PAH, ad esempio il benzo(a)pirene, possono
provocare il cancro.

Ogni anno, in Svizzera, le imprese di trasporto sostituiscono almeno 200'000
traversine ferroviarie. Le vecchie traversine sono in parte vendute come
materiale da costruzione a grossi e piccoli clienti privati, i quali ne
utilizzano poi il legno nel giardinaggio, per delimitare le vasche di sabbia
nei parchi giochi dei bambini, o per realizzare panche da giardino. Nelle
utilizzazioni che implicano un contatto cutaneo regolare, le sostanze
cancerogene che rimangono nel legno possono essere assorbite dal corpo.
Sebbene fino ad ora non siano stati effettuati studi che potrebbero
dimostrare un legame diretto fra il contatto della pelle con le vecchie
traversine e l'insorgere di una malattia tumorale, in ossequio al principio
di prevenzione ancorato nelle legge sulla protezione dell'ambiente occorre
rinunciare a una loro utilizzazione in spazi chiusi, nei parchi giochi per i
bambini o nelle recinzioni degli orti.

Oggi è possibile fabbricare prodotti per la protezione del legno contenenti
olio di catrame con un tenore notevolmente ridotto di benzo(a)pirene,
aventi - ovviamente - il medesimo effetto di protezione. L'olio di catrame
utilizzato dalle FFS SA dal 1998 contiene ancora soltanto un decimo di
benzo(a)pirene (50 ppm) rispetto ai prodotti impiegati in passato. Vi sono
tuttavia sufficienti prove scientifiche secondo cui, per gli utilizzatori,
non può essere escluso un rischio di cancro persino con oli di catrame dal
tenore di benzo(a)pirene inferiore a 50 ppm.

Come smaltire le traversine ferroviarie in disuso?

Fino ad ora non vi era praticamente stato bisogno di smaltire le vecchie
traversine ferroviarie in legno: i relativi sistemi di smaltimento vanno
dunque dapprima organizzati. La maggior parte delle sostanze d'impregnazione
contenenti olio di catrame rimane nelle traversine. Per questo motivo esse
vanno smaltite in impianti d'incenerimento dei rifiuti urbani, nei
cementifici oppure in speciali impianti d'incenerimento del legno usato. In
Svizzera, alcune ditte specializzate offrono già lo smaltimento di piccole
quantità di traversine. Se si dovessero eliminare in questa maniera tutte le
traversine in disuso, per lo smaltimento si avrebbero costi che vanno da 170
a 250 franchi per ogni tonnellata, quindi - per un totale di 200'000
traversine - i costi annui si aggirerebbero sui 2,9 - 4 milioni di franchi.

Nessun obbligo di risanamento

La nuova ordinanza non stabilisce alcun obbligo di risanamento; viene
vietata soltanto la vendita delle traversine e non la loro utilizzazione. Le
traversine ferroviarie già impiegate a scopi privati non devono essere
eliminate né tantomeno sostituite con altri tipi di legno.
Per gli appassionati del giardinaggio vi sono però alternative ideali alle
traversine ferroviarie: per le costruzioni nei giardini e nei parchi giochi
si possono utilizzare anche altri tipi di legno non trattato, ad esempio il
castagno, la quercia e la robinia. Il cuore del legno di tali specie arboree
è resistente e ha una durata di vita che supera i 25 anni. Una soluzione più
economica sarebbe quella di impiegare tipi di legno con una resistenza
inferiore, come il larice e la douglasia. Oppure si può sempre impiegare
legno impregnato che soddisfa le esigenze legali. Per i muri di sostegno e
le recinzioni di colture, o le vasche di sabbia, si prestano bene anche le
pietre.

L'Ue rivede le sue disposizioni

Nell'Unione europea, il legno impregnato di fresco può essere utilizzato
unicamente a scopi artigianali e industriali. È vietato invece impiegare le
traversine nei parchi giochi e negli impianti per il tempo libero. Per l'
impregnazione delle traversine ferroviarie, di piloni per la corrente e di
staccionate sono tuttavia ammessi oli di catrame con un tenore di
benzo(a)pirene sino a 500 ppm al massimo. La Commissione europea sta
attualmente valutando se, sulla base delle nuove conoscenze scientifiche,
sia opportuno o meno inasprire le disposizioni contenute nella Direttiva CE
sugli oli di catrame.

Berna, 27 luglio 2000

ATEC         Dipartimento federale dell'Ambiente,
dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni
Servizio stampa

Informazioni:

Georg Karlaganis, capo della divisione Sostanze, suolo, biotecnologia,
Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel.
031 322 69 55.
Anna Wälty Küng, sezione Prodotti pericolosi per l'ambiente, Ufficio
federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031 323
13 17.

Allegati:

Modifica dell' ordinanza sulle sostanze pericolose per l'ambiente (ordinanza
sulle sostanze, Osost), rapporto esplicativo relativo alla modifica dell'
allegato 4.4. "Prodotti per la protezione del legno" dell'ordinanza sulle
sostanze e alla modifica dell'ordinanza sulle foreste.