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Ordinanza sulle armi

Revisione dell'ordinanza sulle armi

Il DFGP avvia la procedura di consultazione sul progetto di revisione

Nella vigente ordinanza sulle armi alcune disposizioni sono risultate poco
chiare, creando nei Cantoni problemi d'esecuzione: di qui la necessità di
una revisione. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha
avviato, venerdì, la procedura di consultazione sul progetto di revisione. I
Cantoni, i partiti nonché gli enti e le associazioni interessati hanno tempo
fino al 30 settembre 2000 per esprimersi in proposito.

La nuova legislazione sulle armi (legge sulle armi e ordinanza sulle armi) è
entrata in vigore il 1° gennaio 1999. L'Ufficio centrale Armi, di nuova
istituzione, le competenti autorità cantonali d'esecuzione, le associazioni
professionali e i singoli cittadini hanno avuto modo di fare le prime
esperienze. Nell'applicazione pratica è risultato che soprattutto
l'ordinanza sulle armi presenta alcune disposizioni che danno adito a
difficoltà d'interpretazione e, di conseguenza, creano ai Cantoni problemi
di esecuzione. Per risolvere i problemi e le questioni che sono
prevalentemente di natura tecnica, la consigliera federale Ruth
Metzler-Arnold, capo del DFGP, ha incaricato della revisione dell'ordinanza
sulle armi un gruppo di lavoro composto di rappresentanti della Commissione
tecnica svizzera di polizia, delle associazioni di commercianti di armi e di
fabbricanti di coltelli, dell'organizzazione dell'aiuto alle vittime, della
Pro Tell, dell'Amministrazione federale delle dogane, delle autorità
cantonali d'esecuzione e dell'Ufficio centrale Armi.

Il gruppo di lavoro ha in particolare riformulato completamente le
disposizioni sui coltelli e pugnali, che erano risultate poco conformi alla
pratica. Il gruppo di lavoro propone inoltre la creazione di due strumenti
supplementari per prevenire gli abusi in materia di armi: da una parte
l'Ufficio centrale Armi, che è stato assegnato all'Ufficio federale di
polizia, è ora chiamato a gestire un organo di coordinamento per la
valutazione delle tracce di armi da fuoco. In tal modo si intende assicurare
il coordinamento tecnico-criminalistico nelle indagini e negli accertamenti
relativi alle tracce. Dall'altra parte l'Ufficio centrale Armi gestirà,
oltre alla banca dati sull'"acquisto di armi da parte di cittadini
stranieri", anche una banca dati sulla "revoca di autorizzazioni e sul
sequestro di armi".

Berna, 26 giugno 2000

Altre informazioni:
Alain Gallusser, Ufficio federale di polizia, tel. 031/323 77 84