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Via libera alla nuova Convenzione di Kyoto

COMUNICATO STAMPA

Via libera alla nuova Convenzione di Kyoto

Quest'oggi il Consiglio federale ha approvato il protocollo sulla
modifica della convenzione doganale di  Kyoto che dovrebbe permettere
un'ulteriore uniformazione delle procedure doganali a livello mondiale.
Simultaneamente, il direttore generale delle dogane Rudolf Dietrich e
l'ambasciatore svizzero in Belgio Anton Thalmann sono stati abilitati,
con riserva di ratifica, a firmare il suddetto protocollo presso la sede
dell'Organizzazione mondiale delle dogane a Bruxelles. L'Amministrazione
federale delle dogane è stata incaricata di elaborare un messaggio
all'intenzione delle Camere federali.

Dal 1980 la Convenzione di Kyoto non è più stata modificata né adeguata
alle mutate condizioni tecniche. Da tale data il mondo doganale e quello
commerciale sono nel frattempo sostanzialmente cambiati. Nel 1995 è
stata avviata la modifica della summenzionata convenzione doganale cui
hanno collaborato anche periti doganali svizzeri. Il nuovo strumento
tien conto delle nuove tecniche, dell'informatica, delle procedure
doganali semplificate e dei controlli doganali proporzionati ai rischi.
La riorientazione della Convenzione di Kyoto è in sostanza disciplinata
nei relativi allegati.

Norme vincolanti per gli scambi internazionali di merci
L'Organizzazione mondiale delle dogane (OMD), la cui sede si trova a
Bruxelles, è stata fondata nel 1952. Il suo obiettivo è di uniformare e
semplificare a livello mondiale le procedure doganali affinché gli
scambi internazionali possano essere agevolati e accelerati. Per
concretizzare efficacemente tali obiettivi occorrono accordi doganali
internazionali che creino norme vincolanti per le parti contraenti.
Rientra in tale ambito anche la Convenzione di Kyoto che in 31 allegati
disciplina a livello mondiale la procedura doganale. Essa è stata
elaborata nel  1977 ed è applicata da 59 Stati contraenti, tra cui la
Svizzera.

Dato che la nuova Convenzione apporta numerosi vantaggi, segnatamente
nel campo del commercio transfrontaliero, la Svizzera auspica che essa
sia rapidamente operativa. Ciò sarà il caso quando 40 dei 150 Stati
membri del Consiglio doganale avranno ratificato la Convenzione.

Come proseguiranno le cose in Svizzera?
Dopo l'approvazione con riserva da parte della Svizzera verranno
elaborati - indipendentemente dalla data dell'entrata in vigore - un
messaggio sulla
 Convenzione e i relativi allegati all'intenzione della Camere federali.
In Svizzera, grazie alle procedure doganali innovative, gli adeguamenti
procedurali non saranno sostanziali. Affinché la nuova Convenzione
doganale abbia forza giuridica anche nel nostro Paese è tuttavia
necessaria l'approvazione del Parlamento

DIPARTIMENTO FEDERALE DELLE FINANZE
Servizio della stampa e dell'informazione

Informazioni
­ Georges-Henri Bauer, divisione Diritto e tributi, Direzione generale
delle dogane (Franchigia doganale e transiti), tel. 031 322 67 17
­ Otto Felix, divisione Diritto e tributi Direzione generale delle
dogane (Franchigia doganale e transiti), tel. 031 322 66 19

19.6.2000