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Linee direttive relative alla protezione della popolazione Il progetto di riforma avanza a pieno regime

3003 Berna, 25 maggio 2000

Comunicato stampa

Linee direttive relative alla protezione della popolazione Il progetto di
riforma avanza a pieno regime

Sono ora disponibili le nuove linee direttive per la protezione della
popolazione. Frutto di un'intensa collaborazione tra cantoni, futuri attori
della protezione della popolazione e direzione del progetto "Protezione
della popolazione" del DDPS, in quanto ad importanza esse si pongono sullo
stesso piano delle "linee direttive politiche" elaborate nell'ambito del
progetto "Esercito XXI".
Il presidente della Confederazione Adolf Ogi, capo del DDPS, Peter Schmid,
direttore del progetto "Protezione della popolazione" e i due Consiglieri di
Stato Andreas Koellreuter (BL) e Josef Nigg (OW), dopo la seduta del
Consiglio federale di ieri informano in merito ai principali contenuti delle
nuove linee direttive.

In futuro i cantoni saranno i principali responsabili della protezione della
popolazione. La Confederazione regolerà questioni fondamentali e le misure
da adottare in caso di conflitto armato.

La ripartizione dei costi sarà disciplinata in base alla suddivisione dei
compiti. I cantoni si assumeranno le spese per il fronteggiamento di
catastrofi e altre situazioni d'emergenza. La Confederazione finanzierà
invece le misure necessarie in vista di minacce politico-militari.
In qualsiasi situazione la protezione della popolazione si baserà sui mezzi
sempre disponibili come polizia, pompieri, servizio sanitario di salvataggio
e aziende tecniche. Grazie ad un'organizzazione più efficiente e ad una
maggiore regionalizzazione, la protezione civile diverrà uno strumento
polivalente da impiegare a sostegno dei partner e per interventi di lunga
durata. Organi di condotta comuni permetteranno di intesificare la
collaborazione tra i diversi partner.

La protezione della popolazione costituirà in primo luogo uno strumento per
far fronte a catastrofi e altre situazioni d'emergenza. La facoltà di
potenziare i mezzi garantirà comunque un intervento efficace in caso di
conflitto armato. Ciò porterà ad una riduzione degli effettivi, in
particolare per la protezione civile.

Gli attuali obblighi di servire rimangono invariati. In futuro è previsto un
reclutamento comune per militi dell'esercito e della protezione civile, e l'
età massima di servizio nella protezione sarà portata dagli attuali 50 a 40
anni. Soppresso l'obbligo di prestare servizio nella protezione civile una
volta terminato quello militare.

A livello nazionale i cantoni necessitano di al massimo 120'000 militi di
protezione civile, compresa una riserva cantonale di al massimo 15'000
militi da mettere a disposizione dei corpi pompieri. Questo obiettivo potrà
essere raggiunto reclutando un quantitativo massimo di 6'000 nuovi militi
all'anno e con una durata dell'obbligo di 20 anni di servizio, cioè dall'età
di 20 a 40 anni.

Le linee direttive costituiscono una base politicamente assicurata per la
realizzazione del concetto direttivo della protezione della popolazione.
Quest'ultimo entrerà in procedura di consultazione, insieme alle nuove basi
legali, nella primavera del 2001, e in seguito verrà sottoposto al
Parlamento.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELLA DIFESA,
DELLA PROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE E DELLO SPORT
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