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Il Consiglio federale stabilisce valori limite per il rumore degli aeropor

COMUNICATO STAMPA

Il Consiglio federale stabilisce valori limite per il rumore degli
 aeroporti

Il Consiglio federale ha stabilito valori limite per il rumore degli
 aeroporti nazionali. Là dove vengono superati i valori limite
 d'immissione, saranno istallate finestre fonoisolanti e non potranno
 essere costruite nuove abitazioni. Miglioreranno le basi legali relative
 al divieto dei voli notturni. Nelle ore al limite delle fasce notturne
 saranno vietati decolli e atterraggi di aerei particolarmente rumorosi.

Dopo il traffico ferroviario e quello stradale, tocca ora al traffico
 aereo, per il quale vengono definiti valori limite d'immissione specifici.
 Per le ore diurne e per quelle al limite delle fasce notturne (dalle 22
 alle 24 e dalle 5 alle 6) si applicano valori limite diversi. Di giorno si
 vuole evitare un disturbo rilevante del benessere della popolazione. Nelle
 ore al limite delle fasce notturne le persone che dormono non devono
 essere svegliate dagli aerei. Tra la mezzanotte e le cinque del mattino è
 in vigore un divieto dei voli notturni.

Finestre fonoisolanti

Se il carico diurno o notturno supera i valori limite d'immissione, devono
 essere istallate delle finestre fonoisolanti. Circa 6000 persone che
 abitano nei pressi degli aeroporti di Zurigo e Ginevra sono toccate dalla
 misura. Nelle vicinanze dell'aeroporto di Zurigo-Kloten i valori limite
 d'immissione vengono superati ad esempio nelle zone residenziali dei
 Comuni di Höri, Hochfelden, Oberglatt, Oberhasli, Adlikon, Rümlang,
 Kloten, Opfikon, Glattbrugg e Wallisellen.

Nei pressi dell'aeroporto di Ginevra-Cointrin, a registrare valori limite
 d'immissione troppo elevati sono per esempio le zone residenziali dei
 Comuni di Meyrin, Vernier, Versoix, Genthod, Bellevue e Le Grand Saconnex.
 Per quanto concerne l'aeroporto di Basilea-Mulhouse, i valori limite
 d'immissione non vengono superati in territorio svizzero.

Il progetto tocca anche gli aeroporti regionali con traffico aereo di linea
 e charter, segnatamente i due aeroporti di Lugano-Agno e Berna-Belp, dove
 le zone in cui viene superato il valore limite in futuro saranno un po'
 più ridotte rispetto all'attuale catasto dei rumori. Il motivo va
 ricercato in un nuovo sistema di valutazione che tiene in maggiore
 considerazione i vari tipi di traffico aereo.

Prevenzione nella pianificazione del territorio

Il nuovo progetto garantisce una migliore armonizzazione della protezione
 dall'inquinamento fonico con la pianificazione del territorio. I Cantoni
 in cui vi sono degli aeroporti devono tirare le necessarie conseguenze per
 quanto riguarda la pianificazione del territorio. Nelle vicinanze degli
 aeroporti non può più essere delimitata una zona edificabile se il rumore
 supera il valore di pianificazione, il quale risulta essere inferiore
 rispetto al valore limite d'immissione. Se la zona edificabile è già stata
 delimitata, e qualora il valore limite d'immissione venga superato, non
 possono essere costruite altre abitazioni.

Mediante i catasti del rumore la Confederazione intende inoltre evitare che
 nei pressi degli aeroporti nazionali il rumore continui ad aumentare
 lentamente. In tali catasti è stabilito a quale carico fonico l'aeroporto
 può sottoporre le zone limitrofe. Se il carico effettivo supera nettamente
 quello previsto dall'autorizzazione, il gestore dell'aeroporto deve
 ridurre il rumore degli aerei o chiedere una modifica della concessione.

Chi è all'origine del rumore paga

Il carico fonico e le relative limitazioni edilizie possono comportare
 delle richieste d'indennizzo. Il Dipartimento ATEC valuta i costi globali
 in base all'attuale numero di voli a ca. 220 milioni di franchi, di cui 30
 milioni sono destinati a misure di protezione antifonica e ca. 190 milioni
 di franchi sono previsti per indennizzi in seguito a un deprezzamento o a
 limitazioni dell'utilizzazione di edifici.

In via di principio, chi causa tali costi deve anche farsene carico. Se i
 costi andassero a carico dei passeggeri, sarebbero ammortizzati entro
 cinque anni, a condizione di prelevare su ogni biglietto venduto una tassa
 sul rumore inferiore a 2 franchi.

Migliorano le basi legali relative al divieto dei voli notturni

Il progetto migliora le basi legali per quanto attiene al divieto dei voli
 notturni. Il divieto attualmente in vigore tra le 24 e le 5 (le 05.30 in
 base alla decisione di concessione relativa alla 5a tappa di costruzione a
 Zurigo) sarà regolamentato a livello di ordinanza e non più nelle
 concessioni d'esercizio. Inoltre, negli aeroporti nazionali i velivoli
 particolarmente rumorosi non possono decollare o atterrare tra le 22 e le
 24.

Per gli aeroporti regionali il divieto dei voli notturni inizia già alle 23
 e dura fino alle 6. In futuro anche per questi aeroporti non saranno più
 autorizzati voli di velivoli rumorosi tra le 22 e le 23.

Il progetto (modifica dell'ordinanza contro l'inquinamento fonico e
 dell'ordinanza sull'infrastruttura aeronautica) entra in vigore il 1°
 maggio 2000.

Berna, 12 aprile 2000
ATEC Dipartimento federale dell'ambiente,
dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
Servizio stampa
Informazioni:

Urs Jörg, capo della divisione Lotta contro i rumori, Ufficio federale
 dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031 322 93 05.
Samuel Wenger, capo della sezione Ambiente, Ufficio federale dell'aviazione
 civile (UFAC), tel. 031 325 91 09.
Allegato:
testo dell'ordinanza, valori limite per il rumore degli aeroporti:
 l'essenziale in breve.