Nessun limite di 30 km/h in tutto il Paese
COMUNICATO STAMPA
Nessun limite di 30 km/h in tutto il Paese
Il Consiglio federale intende mantenere il limite generale di 50 km/h
all'interno delle località e al contempo promuovere l'allestimento di zone
a traffico moderato. E' questo il suo parere riguardo all'iniziativa
popolare «per una maggiore sicurezza stradale grazie alla velocità massima
di 30 km/h nelle località con eccezioni (strade per tutti)», di cui
raccomanda il rifiuto al Parlamento. Pur sostenendo le proposte a favore
di una maggiore sicurezza e di una migliore qualità ambientale e di vita,
il Governo ritiene inopportuna l'introduzione del limite di velocità di 30
km/h in tutto il Paese. Inoltre, esso fa notare che gli obiettivi
dell'iniziativa popolare sarebbero raggiungibili solo con misure di
accompagnamento onerose.
L'iniziativa è stata presentata il 16 marzo dello scorso anno, corredata di
112'395 firme. Essa chiede una norma costituzionale che prescriva il
limite di velocità generale di 30 km/h all'interno delle località, mentre
la velocità ammessa fuori delle località e sulle autostrade continuerebbe
ad essere di competenza della Confederazione.
La segnaletica da sola non basta
L'iniziativa prevede un'introduzione generalizzata dei 30 km/h e non tiene
dovutamente in considerazione il grado di ampliamento e l'assetto della
rete stradale. E' vero che una riduzione dei limiti di velocità permette
di conseguire una diminuzione degli incidenti, dell'emissione di sostanze
inquinanti e del consumo di carburanti; tuttavia, questi miglioramenti
sono realizzabili solo se la velocità imposta viene effettivamente
rispettata. Stando elle esperienze condotte, una regola o un segnale da
soli non permettono di diminuire la velocità. Sono necessari infatti
provvedimenti tecnici ed organizzativi su larga scala per poter
raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Oggi le autorità cantonali e comunali hanno la facoltà di prendere
provvedimenti di moderazione del traffico in deroga ai limiti di velocità
prescritti dal Consiglio federale. Grazie a queste misure e in
collaborazione con la popolazione, è possibile tenere conto in modo
ottimale delle esigenze della sicurezza della circolazione stradale, della
tutela dell'ambiente e del benessere dei cittadini. Se l'iniziativa
venisse accettata, si otterrebbe l'effetto contrario: le autorità locali e
comunali competenti in materia finanziaria non potrebbero più fissare
delle priorità come lo fanno ora. Esse potrebbero autorizzare delle
deroghe alla velocità di 30 km/h soltanto in casi motivati e se i
provvedimenti non mettono in pericolo la sicurezza del traffico e della
popolazione.
Infine non vi è motivo di ripartire le attuali competenze in materia di
velocità massime. L'iniziativa attribuirebbe infatti al Consiglio federale
la competenza di stabilire la velocità massima per le strade fuori delle
località e per le autostrade, mentre quella per le strade all'interno
delle località spetterebbe alla popolazione e ai Cantoni.
Promovimento delle zone a traffico moderato
Il Consiglio federale rinuncia ad una controproposta all'iniziativa citata.
A suo parere, bisogna continuare sulla stessa strada percorsa finora,
ovvero mantenere il limite di velocità di 50 km/h e promuovere allo stesso
tempo la velocità di 30 km/h e altri provvedimenti di moderazione del
traffico sulle strade all'interno delle località. A sostegno di queste
soluzioni è previsto l'adeguamento delle rispettive istruzioni del
Dipartimento. Sono inoltre allo studio altre misure in questo senso.
Inoltre, nell'ambito della nuova perequazione finanziaria, dovrà essere
completata la regolamentazione relativa all'impiego dei contributi
generali a favore delle strade: in altre parole, i Cantoni potrebbero
utilizzare i mezzi finanziari messi a disposizione dalla Confederazione
anche per provvedimenti di riassetto della rete viaria pubblica in vista
di una maggiore sicurezza del traffico.
Berna, 13 marzo 2000
ATEC Dipartimento federale dell'Ambiente,
dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni
Servizio stampa
Informazioni:
Peter Friedli, Settore regolazione del traffico e traffico lento, Ufficio
federale delle strade, tel. 031/323'42'87
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