Il Consiglio federale firma il "Protocollo di Basilea" sulla responsabilità civile internazionale nei trasporti di rifiuti speci
COMUNICATO STAMPA
Il Consiglio federale firma il "Protocollo di Basilea" sulla responsabilità
civile internazionale nei trasporti di rifiuti speciali
Il Consigliere federale Moritz Leuenberger ha firmato oggi il "Protocollo
di Basilea" che stabilisce una responsabilità civile internazionale
completa nei trasporti di rifiuti speciali. Il Protocollo colma una lacuna
in questo settore e rappresenta una svolta per quanto riguarda la
sicurezza dello smaltimento dei rifiuti speciali a livello mondiale. Il
documento è stato adottato da 115 Stati in occasione della Conferenza di
Basilea sui rifiuti speciali, tenutasi nel dicembre 1999. Mediante tale
regolamentazione, per la prima volta vengono fissate in un importante
accordo ambientale internazionale delle norme sulla responsabilità civile
valide sul piano internazionale.
Il "Protocollo di Basilea" stabilisce una responsabilità civile completa
nel settore del traffico internazionale di rifiuti speciali. L'esportatore
si assume la responsabilità dei rifiuti fino al momento in cui essi,
conformemente alle prescrizioni, sono giunti a destinazione presso chi
provvederà a smaltirli nello Stato importatore. In seguito, la
responsabilità va a carico dell'impresa di smaltimento. Per i casi in cui
la responsabilità non può essere addossata a chi ha causato un danno viene
istituito un fondo. La nuova regolamentazione è importante soprattutto per
i Paesi in via di sviluppo, i quali dispongono in parte di una
legislazione in materia di responsabilità civile insufficiente. Negli
Stati industrializzati sono invece già in vigore regolamentazioni analoghe
sulla responsabilità civile.
"Il Protocollo consolida le disposizioni per un migliore controllo del
traffico di rifiuti pericolosi e intensifica la pressione sugli
esportatori", ha detto Moritz Leuenberger in occasione della firma del
documento. Tali normative sulla responsabilità civile creano un incentivo
economico che favorisce una maggiore cura e responsabilità nello
svolgimento di attività pericolose per l'ambiente. In futuro, gli
esportatori saranno quindi responsabili a livello mondiale di un trasporto
sicuro nonché di uno smaltimento rispettoso dell'ambiente e dovranno
rispondere dei danni causati. "Da simili normative traggono beneficio sia
l'Uomo che l'ambiente", ha sottolineato il Consigliere federale. La
Svizzera s'impegnerà pertanto a livello internazionale anche in altri
settori ambientali, quali ad esempio la protezione delle acque, in favore
dell'emanazione di regolamentazioni internazionali efficaci sulla
responsabilità civile in campo ambientale.
Il "Protocollo di Basilea" è un accordo aggiuntivo alla Convenzione di
Basilea sui rifiuti speciali ("Convenzione di Basilea sul movimento oltre
frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione"), risalente al
1989. La Svizzera, dieci anni fa, partecipò attivamente all'elaborazione
del documento. Il nuovo Protocollo è stato approvato all'unanimità da 115
Stati nel dicembre 1999, alla 5a Conferenza delle Parti tenutasi a Basilea
sotto la presidenza del direttore dell'UFAFP Philippe Roch.
Il "Protocollo di Basilea" sarà ratificato dal Parlamento.
Berna, 9 marzo 2000
ATEC Dipartimento federale dell'Ambiente,
dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni
Servizio stampa
Informazioni:
Monika Linn Locher, capo della sezione Questioni globali, divisione Affari
internazionali, Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del
paesaggio (UFAFP), tel. 031 322 90 91.
Jürg Bally, Servizio giuridico 2, Divisione giuridica, Ufficio federale
dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031 322 54 29.
Marco Buletti, sezione Industria e artigianato, divisione Rifiuti, Ufficio
federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031
322 93 10.
Internet:
Il testo, in inglese e in francese, del "Protocollo di Basilea" nonché
ulteriori informazioni sono disponibili al seguente indirizzo:
http://www.basel.int