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Accordo di riammissione tra Svizzera e Albania

Firmato l'accordo di riammissione tra Svizzera e Albania

La consigliera federale Ruth Metzler-Arnold e il ministro degli Interni
albanese Spartak Poçi hanno firmato martedì a Berna l'accordo di
riammissione concluso tra i due Paesi. L'accordo che, tra l'altro, regola il
transito dei cittadini kosovo-albanesi, entrerà in vigore non appena saranno
concluse le necessarie procedure nazionali albanesi.

Al centro dell'accordo vi è l'impegno reciproco di riammettere i propri
cittadini. In tale contesto è stato convenuto esplicitamente che i due Stati
contraenti collaboreranno strettamente nell'accertamento della cittadinanza.
E' la prima volta che una siffatta collaborazione è prevista in un accordo
di riammissione della Svizzera. L'accordo regola anche il transito degli
Albanesi del Kosovo attraverso l'Albania. E' stata confermata la politica
dell'Albania di permettere anche in futuro il transito individuale senza
ostacoli e senza obbligo di visto. Nuova è invece l'assistenza dell'Albania
per quanto riguarda il transito organizzato e scortato da agenti di polizia
attraverso il territorio albanese verso il Kosovo.

Verso un accordo multilaterale di transito

Nei colloqui che hanno preceduto la firma, il capo del Dipartimento federale
di giustizia e polizia ha parimenti espresso il desiderio di una
partecipazione dell'Albania all'accordo multilaterale di transito.
L'obiettivo di quest'ultimo è il ritorno senza visto di cittadini jugoslavi
che devono lasciare gli Stati contraenti occidentali. Oltre all'Albania
partecipano ai negoziati gli Stati seguenti: Bosnia Erzegovina, Germania,
Italia, Croazia, Austria, Svizzera, Slovenia e Ungheria. L'Albania si
presenta come il miglior itinerario per il ritorno nel Kosovo per via
terrestre. L'Albania ha reagito positivamente sulla richiesta della
Svizzera.

Collaborazione in materia di polizia giudiziaria

Nel settore della lotta contro la criminalità sono state discusse questioni
concernenti la collaborazione di polizia giudiziaria, il riciclaggio di
denaro e l'assistenza giudiziaria. La consigliera federale Ruth
Metzler-Arnold ha offerto al ministro degli Interni Poçi una collaborazione
nella formazione degli agenti di polizia albanesi. Un programma d'aiuto di
questo genere potrebbe, ad esempio, comprendere corsi di formazione in
Svizzera o in Albania come anche conferenze di specialisti svizzeri in loco.

Nell'ambito del riciclaggio di denaro si è convenuti che una lotta efficace
necessiti di una collaborazione internazionale. La consigliera federale ha
pertanto proposto di esaminare le misure bilaterali destinate a promuovere
la cooperazione nel settore della legislazione e dello scambio di
informazioni tra le autorità responsabili della lotta al riciclaggio di
denaro.

La delegazione albanese, giunta in Svizzera lunedì scorso e che partirà alla
volta di Tirana mercoledì era composta, tra gli altri, dell'ambasciatore
d'Albania in Svizzera, Vladimir Thanati, e del direttore generale della
polizia, Veli Myftari. Da parte svizzera erano presenti, tra gli altri,
l'ambasciatore di Svizzera a Tirana, Thomas Feller, il direttore supplente
dell'Ufficio federale dei rifugiati, Urs Hadorn, e il responsabile degli
Uffici centrali di polizia giudiziaria dell'Ufficio federale di polizia,
Stephan Gussmann.

Berna, 29 febbraio 2000

Altre informazioni:

Urs Hadorn, direttore supplente UFR, tel. 031/325 92 51 (per l'accordo di
riammissione)
Christoph Häni, Segreteria generale DFGP, tel. 079/671 99 50