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Parità di trattamento dei disabili:

Parità di trattamento dei disabili: base legale sufficiente e fabbisogno
normativo riconosciuto

Risultati della consultazione dell'autunno scorso

Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha avviato, su
mandato della Commissione della sicurezza sociale e della sanità pubblica
del Consiglio degli Stati (CSSS), una consultazione in merito alla parità di
trattamento fra disabili e non disabili. La procedura di consultazione è
stata aperta nel luglio e si è conclusa la fine di ottobre del 1999. Delle
164 istituzioni interpellate 74 hanno preso posizione: 25 Governi cantonali,
tutti i partiti rappresentati in seno al Consiglio federale, 9 associazioni
mantello nonché 17 organizzazioni che si occupano in particolar modo degli
interessi dei disabili. Un rapporto della CSSS del giugno 1999 concernente
l'ulteriore modo di procedere in ambito legale per la parità di trattamento
dei disabili funse da base per la consultazione

Non si contesta il fabbisogno normativo

Lo scopo della consultazione era quello di accertare i settori nei quali i
Cantoni avevano già adottato delle misure in merito alla parità di
trattamento dei disabili, nei quali è dato un fabbisogno normativo nonché di
quali conseguenze finanziarie occorreva tener conto secondo il parere delle
cerchie consultate. Quest'ultime reputano necessario un fabbisogno normativo
segnatamente nei settori trasporti pubblici (migliorare l'accesso, il
materiale rotabile, l'informazione visiva), edilizia (migliorare l'accesso),
comunicazione (televisione e prestazioni dei servizi telefonici per
audiolesi), formazione/scuola (agevolazioni d'accesso, formazione integrata)
e lavoro (incentivi per la creazione di posti di lavoro per disabili).

La maggioranza ritiene sufficiente la base costituzionale

L'articolo 8 della Costituzione federale - come base legale per la futura
politica in materia di disabili - è ritenuta sufficiente dalla maggioranza
degli interpellati e di conseguenza non necessita di un completamento. I
partiti borghesi e le cerchie dell'economia respingono l'introduzione di un
diritto soggettivo d'accesso agli edifici, agli impianti e alle prestazioni
che può essere invocato direttamente dinanzi al giudice poiché lo ritengono
poco opportuno e fonte di costi imprevedibili. Diversi interpellati, invece,
approvano un tale diritto per determinati settori. Mentre gli uni sono
favorevoli a sancire un siffatto diritto nella Costituzione, gli altri si
accontentano con una regolamentazione a livello di legge. Numerosi
consultati accolgono favorevolmente la proposta della CSSS di presentare un
controprogetto indiretto all'iniziativa popolare che contenga un programma
legislativo concreto.

Il DFGP elabora progetti di legge

Alla fine di dicembre del 1999, dopo aver preso atto dei risultati
provvisori della consultazione, il Consiglio federale ha incaricato il DFGP
di elaborare dei progetti di legge suscettibili di essere presentati come
controprogetti indiretti all'iniziativa popolare "Parità di diritti per i
disabili".

Berna, 10 febbraio 2000

Altre informazioni:
Dieter Biedermann, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 322 47 50