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Appello della Svizzera per un cessate il fuoco in Cecenia

DIPARTIMENTO FEDERALE
DEGLI AFFARI ESTERI            Berna, 29 dicembre 1999

Comunicato stampa

Appello della Svizzera per un cessate il fuoco in Cecenia

Il Governo svizzero è molto preoccupato per i combattimenti in  Cecenia. Di
recente, in una dichiarazione al Consiglio permanente dell'OSCE, la Svizzera
ha espresso la sua più viva inquietudine sulla sorte della popolazione
civile che si trova ancora a Grozny, appellandosi alla Russia, affinché
ordini un cessate il fuoco alle sue truppe e permetta a rappresentanti della
parte cecena di intraprendere negoziati in vista di una soluzione pacifica
del conflitto. Il consigliere federale Joseph Deiss, capo del DFAE, ha pure
scritto al ministro russo degli affari esteri Igor Ivanov per ricordare gli
impegni della Russia in qualità di firmataria delle Convenzioni di Ginevra e
dei loro protocolli aggiuntivi e per chiedere una tregua in Cecenia.

Il capo del DFAE ha espresso all'Organizzazione per la sicurezza e la
cooperazione in Europa (OSCE) la sua fiducia nel ruolo politico che essa può
esercitare per una soluzione del conflitto. Questa settimana, il Consigliere
federale Jospeh Deiss ha discusso telefonicamente gli sviluppi in Cenenia
con il Ministro austriaco degli affari esteri Wolfgang Schüssel, che
assumerà la Presidenza dell'OSCE nel 2000. Durante questo colloquio, il capo
del DFAE ha riaffermato l'importanza che la Svizzera attribuisce all'azione
politica dell'OSCE in vista di una soluzione del conflitto in Cecenia, e ha
riconfermato la disponibilità del nostro Paese per un sostegno attivo.

La Svizzera rispetta l'integrità territoriale della Russia e riconosce il
diritto di ogni Stato di lottare con mezzi adeguati contro il terrorismo.
Ciò nonostante, essa ha affermato, per prima, che le operazioni militari
delle forze russe in Cecenia sono spropositate.

La Svizzera contribuisce a fornire alle organizzazioni umanitarie
internazionali i mezzi per soccorrere le popolazioni costrette a lasciare la
Cecenia. Per consentire all'UNHCR e al CICR di svolgere infine la loro
missione nel Caucaso settentrionale in condizioni di sicurezza adeguate, il
DFAE ha erogato finora a queste organizzazioni 2 milioni di franchi. Sono
stati inoltre accordati importi supplementari di 500'000 franchi al CICR e
di 1 milione di franchi al Programma alimentare mondiale (PAM) delle Nazioni
Unite.